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POV'S ANIA

Oggi abbiamo avuto tanti compiti, infatti sono seduta a studiare matematica e geografia.

Da quando se ne andata la Queen questa non ha fatto altro che tartassarci di compiti! Ah come vorrei essere a casa distesa sul letto a leggere qualche bel libro con la cioccolata calda e la felpa rosa pelusciosa che mi riscalda.

Spazzo via i miei pensieri e torno nei libri o stasera non potrò uscire con Nath.

Tre ore dopo...

Con il prezioso aiuto di Rachel riusciamo a finire i compiti in tempo. Poi lei se ne va e ci salutiamo calorosamente.

Mi comincio a preparare la valigia e a mettere un bel vestitino che avevo già scelto oggi prima di fare i compiti. È nero con lo scollo a cuore lungo fino al ginocchio con una gonnellina ampia tutta in pizzo. I capelli li tengo raccolti in un tuppo e indosso la collana in argento con la perla bianca regalatomi da Nath per il mio 17esimo compleanno.

Metto dei tacchi e vado ad aspettare con Rachel sedute in una panchina.

"Sei stupenda Ania!"

"Grazie..."

"E per chi ti sei fatta così bella?"

Arrossisco, "Nulla di che..."

Una brezza di vento autunnale mi avvolge ed emetto un brivido accompagnato, poi, da uno starnuto.

"Avanti che tra cinque minuti si parte!", sorride Rachel

"Cosa farai tu?", le chiedo

"Io e i miei andiamo a fare una passeggiata oggi e poi domani vedo un film a casa mia di pomeriggio con i miei cugini che vedrò per tutta domani! Un giorno di questi ti piacerebbe venire??"

" Si! Vedremo poi!", la abbraccio allegramente quando vengo distratta da un suono di clacson: È Nath. Aspetto qualche minuto che Rachel vada via e poi mi metto in macchina.

"Ania permettimi di farti un complimento!", mi guarda stupito.

"...forza", dico con indifferenza guardando avanti a me.

"Sei bellissima!", mi prende la mano.

"C'è è assurdo!", mi giro verso di lui e mi svincolo dalla sua presa, "Hai la ragazza e ci provi??! COSA dirà Lei?!", lo guardo malissimo e delusa.

"Senti Ania...mi sono reso conto che quella giusta sei tu, che quella bella fuori e bella dentro sei tu, che quella che mi completa e perfetta sei tu!Le altre saranno pure belle ma nessuna sarà mai come te!", mi ruba un dolce bacio sulla guancia.

Mi allontano e arrossisco al dolce gesto.

"Ania, permettimi di accompagnarti al nostro posto", i suoi occhi brillano e mi fa scendere dalla macchina.

Ora fa tutto il ragazzo dolce e premuroso...certo che è veramente strano! Non ho idea se mi stia prendendo in giro, ma di certo non mi fido...

Fino ad ora ho fatto l'indifferente. Siamo andati a mangiare sushi che, francamente, é la prima volta che lo provo.

Mi viene spontaneo, vederlo bere birra senza contegno, "C'è bevi, fumi...ti droghi anche??" - "Senti bella, io sono fatto così se ti piaccio sono questo!Non puoi capire quant'è difficile la vita di uno studente universitario!", beve un altro sorso.

"Sei patetico! Sei un coglione!", lo guardo infuriata e lui abbassa lo sguardo sul piatto.

Decido di non parlare per adesso.

Decidiamo di non prendere dolce e Nathan si offre di pagare il conto insistendo.

A questo punto saliamo in macchina.

"Ah bene dormiamo a casa tua?", sorride guardandomi con le mani sul volante.

"Ahahah hai preso troppa birra vero?! Portami a casa mia sana e salva o sarà l'ultima volta che uscirò con te!", lo guardo furibonda con le braccia incrociate sotto il seno.

Ride, mette in moto la macchina e usciamo dal parcheggio.

"Ti dovresti abbassare la cresta con me bellezza, dovresti reputarti fortunata!"

Lo ignoro. Cade un silenzio tombale che poi decido di spezzare.

"Comunque non sei giustificato", guardo avanti.

"Cosa vuoi dire? Di cosa stai parlando...", devia lo sguardo velocemente su di me che poi ritorna alla guida.

"Beh anch'io sono stressata dalla scuola, ma mi rilasso leggendo un  libro o...disegnando.."

"Ognuno si rilassa a modo suo. Io così! Qualche problema??"

"No...mi stupisco che una donna precisa come tua madre non dica nulla. Mio padre se mi scoprisse a bere fuori casa mi ammazzerebbe..."

"Si...lo so siamo troppo diversi", poi devia lo sguardo su di me, "Ma gli opposti si attraggono...giusto?"

"In chimica si, nel mondo reale si mandano a fanculo", apro la portiera e mi dirigo verso casa. "Non sai quello che dici. Eppure mi stai vicina...tesoro", apre la portiera ed esce, poi si avvivina a me.

Giro tutta la casa al suo esterno ma sembra che non ci sia nessuno.

Noto che Nath mi sta aspettando e infatti ha spento il motore della macchina. Io meccanicamente mi giro verso di lui:

"Perché Nath..."

Si avvicina a me ed io un po' mi allontano ed arrossisco.

" Non c'è un perché fragolina", mi sorride e si avvicina ancor di più.

Lo spingo e mi allontano:

"Senti Nathan...a me non sta bene questa cosa...Insomma hai la ragazza perché...perchè sei così?!"

"Ania quella era uno sfizio...insomma forse non hai chiara la situazione...sei troppo piccola...insomma da una 17enne non posso pretendere molto..", sorride e si accende una sigaretta.

Mi giro verso la porta di casa e mettoa mano in fronte, esplicitando la mia disperazione.

Poi mi giro verso di lui:

"Ancora a 19 anni giochi così Nath! Prima eri diverso...", lo guardo delusa.

Mi guarda male togliendosi la sigaretta dalla bocca:

"La verità è che tu non mi hai mai conosciuto! Insomma Ania..io sono sempre stato questo che vedi! Sotto sotto ti piace lo stronzo che sono..non é così?!", alza il tono di voce e viene verso di me.

Faccio un sospiro e arrossisco. Penso a quello che avevo detto a Rachel e mi sale il sospetto che lui mi abbia sentita.

Ma insomma! Come fa a sapere che provavo qualcosa per lui?? Beh ma lui si sbaglia su punto però: io ero innamorata di quel Nathan dolce e premuroso.

Si avvicina sempre di più a me ed insiste mettendomi tanta ansia e soggezione.

" Non è così Ania Steeven? O mi sbaglio??"

ObsessionWhere stories live. Discover now