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Mi alzo dal letto quando ad un tratto ricordo dell'appuntamento con Aaron.

Si tra noi é nata una bella amicizia, abbiamo iniziato a darci del tu subito dopo il college, e abbiamo scoperto di trovarci molto d'accordo insieme. Così a mio padre abbiamo detto che mi servivano altre lezioni di chimica e matematica per l'università, ma invece no, ci vediamo quell'oretta per parlare, per sentirci e per ascoltarci. Se mio padre lo avesse scoperto lo avrei mandato a quel paese, non mi sarei più fatta spaventare dalla sua stupida ira e gelosia nei miei confronti.

Così mi vesto velocemente prendo la borsa e mi chiudo la porta alle spalle uscendo di casa.

Chiudo il cancello e aspetto Aaron, che non tarda ad arrivare, salgo in macchina, in una lussuosa Mercedes blu scura, e partiamo diretti per il parco.

Arrivati li si respira l'aria fresca. É il parco "Sweety Garden", il più famoso.

Ci sediamo in una panchina e parliamo del più e del meno, così mi invita Venerdì ad una cena romantica perché mi deve parlare di una cosa a lui molto importante.

So già di cosa parla e ho paura a rispondere. Però Venerdì ho già detto di essere libera e oramai devo andarci.

Abbasso il capo quando guardando l'orologio mi rendo conto che é già passata un ora e così Aaron mi riaccomoagna a casa.

Arrivata lì Aaron mi lascia davanti al cancello e io scavo, nella piccola borsa nera, in cerca delle chiavi che non trovo.

Suono al cancello della villetta accanto. Abito in una villetta e posso saltare il muretto tramite quello della vicina per prendere le chiavi che deduco di aver dimenticato, speriamo solo che mi senta e non sia sorda!

"Si un attimo!", esclama una voce acuta e rauca.

Si avvicina una signora anziana con i capelli bianchi e corti, dall'aspetto curato; anche della villa si può dire altrettanto, è rossa con le due colonnine bianche che adornano l'ingresso e sorreggono il balcone del primo piano.

La signora si avvicina sempre di più e mi squadra dalla testa ai piedi, poi apre il cancello e mi fa entrare.

"Ooh tu sei la nipote di Wendy! Wendy Joh!", sorride e prende le mie mani tra le sue.

"Sei la figlia di Ariana Henderson, non é così??"

All'inizio ero un po' spaesata, ma quando nomina mia madre la mia mente riconnette.

"Si esatto!", sorrido, ma sono piuttosto a disagio.

"Ooh bene! Perché non vieni dentro...posso offrirti una tazza si te??", sorride mentre apre la porta.

"Oh non si preoccupi...io dovevo.."

Mi interrompe e va a prendere la tazza e l'argenteria.

Mi sa che é sorda, ma è veramente  gentile.

Prendo la tazza che mi porge e mi accomodo nella nobile poltrona bordò, e lei fa lo stesso sedendosi difronte a me.

"Signora..."

"Walker", alza lo sguardo verso di me e sorride

Ricambio, "Come fa a conoscere mia nonna?"

"Beh ci siamo conosciute perché mia figlia era una grande amica di tua madre, cara. Tua nonna era una donna molto dolce e diligente...Non te ne ha parlato?", alza un sopracciglio mentre ancora sorseggia il te.

"No...", tentenno piuttosto confusa.

Ma davvero?! Io non sapevo veramente nulla di tutto questo...ma perché mio padre non mi ha mai detto nulla?

ObsessionWhere stories live. Discover now