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POV'S ANIA

È pomeriggio, sono le sei meno dieci. Mio padre è ancora in camera.

Esco di soppiatto e chiudo la porta.

Un rumore a dir poco spaventoso mi raggiunge. Corro verso il cancello e alle mie spalle mio padre apre la porta facendola sbattere.

"Ania dove stai andando!!!!", esclama infuriato.

"Papà vado a trovare la nonna", mi limito a dire solo questa parola dopo di che salgo in macchina con Aaron.

"Nonna??? Ania ma che cazzo stai dicendo??", urla mio padre aprendo la porta.

"Papà lo sai bene. Perché non mi hai detto di lei?? Adesso voglio solo sapere di mia madre. Tornerò presto!", lo saluto e Aaron mette in moto.

L'ultima cosa che vedo é mio padre piuttosto perplesso e poi ci allontaniamo. 

"Oh grazie mille Aaron! Non sai che grande aiuto mi stai dando in questi giorni!!", gli sorrido

"Oh ne sono onorato di poterti aiutare. Allora ehm Ania...", mi guarda per un istante e sorride, poi ritorna con lo sguardo attento alla guida.

"Ehm...si?", mi giro imbarazzata verso di lui.

Si volta nuovamente, "Ania io provo qualcosa per te. Dopo un anno e mezzo di "amicizia" mi sono reso conto che mi piaci. Insomma..sei molto intelligente, bella e divertente"

"Grazie mille Aaron ma io...", sto per prendere un grosso respiro e dirgli che sto con Nathan.

Nel giro di un secondo una macchina dall'altra corsia ci sta per prendere in pieno, mentre un'altra corre dietro di noi nella strada, oddio!

"AARON, ATTENTO!!", esclamo buttandomi su di lui che gira il volante, rischiando di rompere la barra in ferro che delimita la strada. Per fortuna Aaron riesce a frenare in tempo.

"PEZZO DI MERDA!!", esclama Aaron dal finestrino.

Il pazzo scende dalla macchina, che accosta nell'area di sosta lì vicino ed ha l'ardire di mettersi a tu per tu. Decido di intervenire.

Insomma sono una donna e devo farmi valere, non posso restarne fuori, ci stava per uccidere! Quell'uomo per quanto grosso sia non mi spaventa affatto!

"Hai il coraggio di parlare??", mi avvicino.

"Ahahah! Una bella signorina come te alza anche la voce??", sorride.

"Sono capace di alzare le mani anche!", osservo minacciosamente.

"Ania ti prego restane fuori, ci penso io a questo scaricatore di porto!", dice Aaron, mentre mi allontana dietro di sé con la mano.

"Come mi hai chiamato???", si avvicina minacciosamente il pazzo.

"Hai sentito bene! Senti una cosa, non ho voglia di abbassarmi a questi livelli di immaturità e stare a discutere, per fortuna nessuno si é fatto nulla. Tu pagherai ciò che hai fatto e chiudiamola qui"

"Ahahah adesso fai il vigliacco? Io non pago proprio nulla!!"

Intanto io mi avvicino alla macchina e faccio una foto alla targa.

"No! Abbiamo da fare capito!? E non abbiamo tempo da perdere! Possibilmente tu non hai niente da fare, che creare problemi alla gente, ma noi abbiamo da fare quindi Adios!", gli fa segno con la mano e ci diriggiamo verso la macchina.

Poi trascino Aaron per la mano, mentre lo guarda male.

Se fosse stato Nathan gli avrebbe rotto le costole...lo conosco molto bene

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