"Pillowtalk"

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Louis stava camminando verso la biblioteca. Si era promesso di andare bene già dall'inizio in quest'anno, e così avrebbe fatto, a partire dalla prima settimana.

Fin quando sentì una voce fin troppo familiare chiamarlo da dietro.
"Cristo Louis fermati!"
Louis sentiva di sapere cosa Harry voleva da lui.

Prima di tornare al college, Harry gli aveva confessato il suo amore...ma Louis non vedeva Harry in un modo diverso da migliore amico. Tuttavia, stava cominciando a dubitarne, anche senza volerlo ammettere a se stesso.

Dubitava vivamente che quegli occhi verdi, quelle fossette, quei ricci, dubitava che Harry in generale, fosse davvero solo un amico.
Ma questo non importa.

Così, si girò verso Harry e sbottò:"Harry quante volte devo dirtelo ancora?! Io non sono gay e tra noi non potrà mai funzionare!"

"Io...volevo solo dirti che il libro che stai cercando alla biblioteca è in camera tua...l'ho trovato io prima..." Lo corresse Harry, con lo sguardo basso.
Louis si pentì immediatamente di aver fatto quella scenata.
"Grazie,in quel caso" e così andò via, urtando la spalla di Harry quasi volontariamente.
Lasciando Harry dietro di lui, in compagnia solo di un'enorme tristezza, e un altrettanto grande groppo in gola.

Quando Louis varcò la porta di camera sua, Zayn non era lì.
Si chiese allora dove potesse essere.
Non poteva di certo immaginare che, nel corridoio dei sotterranei, stessero risuonando le note di un pianoforte e che un' angelica voce stesse cantando una canzone. Una canzone le cui parole non erano di certo "angeliche", ma che lo sembravano se non esaminate.

Quell'aula di musica veniva usata dagli alunni poco quanto niente.
Veniva considerata un'arte, ma oramai nessuno voleva prenotarla per suonare qualcosa nel tempo libero.
Infatti, quando Zayn il giorno prima l'aveva chiesta, la signora della segreteria lo aveva guardato in modo strano.

"È bello che qualcuno accordi quel pianoforte ogni tanto" aveva detto. E Zayn era contento di essere quella persona. Almeno lo era stato, finché arrivato lì non aveva scoperto un pianoforte a coda, impolverato e con i tasti ingialliti, dannatamente scordato.

Però, più o meno, era riuscito ad accordarlo.

" Ooh
Climb on board
We'll go slow and high tempo
Light and dark
Hold me hard and mellow"

Zayn si sentì finalmente fiero di sè stesso, quando l'ultima nota suonò bene.
Scarabocchiò qualche correzione sullo spartito.

Per la cronaca, aveva scritto quella canzone due notti prima, non pensando a nulla in particolare. A nessuno in particolare. Infatti, quando aveva finito di scrivere di getto quelle parole, le aveva rilette e si era sentito tremendamente in imbarazzo con sé stesso.
Come potrebbe una persona così timida scrivere un testo del genere?

Continuò.

"I'm seeing the pain, seeing the pleasure
Nobody but you, 'body but me
'Body but us, bodies together
I love to hold you close, tonight and always
I love to wake up next to you
I love to hold you close, tonight and always
I love to wake up next to you

So we'll piss off the neighbours
In the place that feels the tears
The place to lose your fears
Yeah, reckless behavior
A place that is so pure, so dirty and raw
In the bed all day, bed all day, bed all day
Fucking in and fighting on
It's our paradise and it's our war zone
It's our paradise and it's our war zone"

Le sue dita si muovevano eleganti sul pianoforte, e se davvero qualcuno avesse ascoltato quella canzone, Zayn sperava con tutto se stesso che non avrebbe fatto caso alle parole.

Shy Means Cute {Z.M.} Où les histoires vivent. Découvrez maintenant