Christmas presents

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Quando non ti diverti, il tempo passa molto lentamente.
Così lentamente, che quella che Zayn stava vivendo non gli sembrava una vacanza, bensì un'agonia. 

Non parlò con suo padre, neanche una volta. Non si sentiva a casa. Voleva dire tutto a Louis, cercare in lui una forza, ma si promise di farlo dopo il suo compleanno.
Così, il 24 dicembre, Zayn fece gli auguri a Louis a mezzanotte. Louis, quel giorno, gli raccontò che Harry era andato a casa sua in anticipo.
"Ecco il tuo regalo di compleanno!" Gli aveva detto.

Zayn invidiava Louis e la sua felicità. Voleva anche lui che Liam apparisse da un momento all'altro dietro la porta di casa sua e gli dicesse "Buon Natale piccolo!", ma sapeva che questo non era affatto possibile.
Tantomeno con  James in casa, tantomeno con suo padre vivo, vegeto e lucido.

E Zayn non disse nulla a Louis.

Il giorno di Natale passò nel peggiore dei modi, Zayn quell'anno visse il Natale peggiore di sempre. Non sorrise, si limitò a vegetare nella sua camera, scese a stento per mangiare.
Sua madre entrò con le tre sorelline per dargli il suo regalo.
Zayn lo scartò, e sorrise nel vedere che era un braccialetto argentato e sottile.
Era semplice, ma Zayn l'amava. Era il simbolo che la sua famiglia, almeno la componente femminile, non si era dimenticata di lui e lo amava così com'era. 

Ma solo la componente femminile.
Per quanto riguarda quella maschile, non gli augurò nemmeno buon Natale.

Zayn si sentì in colpa non avendo alcun regalo per loro, però sua madre lo tranquillizzò dicendo che non poteva comprare niente senza soldi, e che non doveva preoccuparsi. E Zayn non potè protestare.

Liam, invece, in chiamata, disse a Zayn che gli aveva comprato un regalo di natale, e che gliel'avrebbe dato una volta tornati al college.
Così Zayn dovette fingere di aver comprato un regalo e di non esserselo completamente dimenticato. Perché, sì, con quelli in casa Zayn non poteva neanche uscire. Per questo se n'era dimenticato.

La settimana dopo, James e la sua famiglia erano già andati via, Zayn frugò nei meandri della sua stanza, ruppe qualsiasi salvadanaio e svuotò qualsiasi tasca di qualsiasi giacca che possedeva.
Si stupì vedendo che il denaro che aveva prima di andare al college esisteva ancora. Non che fosse molto. Così, uscì con l'intento di comprare qualcosa per Liam.

Solo che non aveva la minima idea di cosa comprargli.
Liam non era il tipo da gioielli, tipo una collanina, un bracciale come quello ricevuto da sua madre o un anello.
Zayn camminava perso per le strade di Bradford, guardandosi intorno e controllando ogni vetrina nella speranza di trovare qualcosa.

Pensò ad una felpa. Ma scartò l'idea perché troppo banale.
Pensò ad un orologio, ma l'idea non lo allettava più di tanto.
Arrivò anche a pensare ad una nuova auto, ma era troppo costosa!

Così gli venne una brillante idea.
Si ricordò di come aveva legato fin da subito con Liam. Dove? Nell'aula di musica.
Cosa stava facendo? Stava cantando.
Pillowtalk.

Zayn non aveva tempo per scrivere una nuova canzone, ma perché non far resuscitare quella?
Così, Zayn tornò a casa e registrò un file su una pennetta, che conteneva le note suonate dalla tastiera che aveva nella sua camera, accompagnate dalla sua voce.

Eppure non gli sembrava abbastanza.
Mentre, un giorno di gennaio, parlava con il diretto interessato delle solite cazzate, gli venne una scarica di ispirazione.
Prese un foglio e cominciò a scrivere una canzone senza nome, senza note.
Poteva definirla poesia, ma si sforzò di darle un ritmo e cantarla acapella.

Aggiunse quindi un altro file alla pennetta, e aspettò pazientemente di tornare al college.
Il tempo sembrava scorrere dieci volte più lentamente.
Non ho detto come passò il giorno di Capodanno, ma perché semplicemente fu come tutti gli altri. Con la differenza che la sua famiglia se ne andò dai parenti lasciandolo solo a casa, come ordine irremovibile di suo padre.

Shy Means Cute {Z.M.} Where stories live. Discover now