Regret

5K 273 507
                                    

Zayn si guardò intorno alla ricerca di suo padre, le tre sorelline e Liam al suo seguito. Non lo trovava, e non sapeva dove andare a cercare nel cimitero deserto.
Pensò che se si fosse trovato lì solo di sera, quello sarebbe stato un ambiente molto più agghiacciante. Ma già il fatto di avere Liam era rassicurante.

Sentì Doniya chiedergli dove fosse suo padre. Scosse la testa e disse:"Non lo so". Provò a telefonare a suo padre. Il contatto diceva "Yaser." e nient'altro.

"Risponde la segreteria telefonica del numero..."
Zayn chiuse la chiamata. "Andiamo a casa" disse girandosi verso Liam, il quale annuì.
Le sorelline seguirono i due verso l'auto di Liam, e si sedettero nei sedili posteriori.
Liam si girò verso Zayn:"Se tuo padre si trova a casa tua" sussurrò, "lasciamo le bambine e torniamo al college". Si passò una mano sul volto, mentre faceva partire l'auto: Zayn si rese conto che sembrava esausto, e anche più grande.

Zayn annuì. "Devo ancora studiare..." continuò, sbuffando.
"Salta le lezioni domani" gli suggerì Zayn.
"Non posso Zay, ne ho saltate troppe a causa tua..." rispose Liam scuotendo la testa.
Aveva ragione, pensò Zayn, non poteva.

"Scusami" mormorò.
"Non preoccuparti" rispose Liam sorridendo, "Per te questo e altro".
Zayn ricambiò il sorriso, era estremamente riconoscente a Liam per tutto quello che faceva per lui.

"Zayn" lo chiamò Waliyha seria. Il ragazzo le rivolse uno sguardo attraverso lo specchietto. Era seduta al centro.
"Torna a casa. Abbiamo bisogno di te".
Zayn fu preso alla sprovvista da questa frase. Cosa intendeva? "Ora che mamma non c'è più, anche papà sembra non esserci più. È come inesistente e noi dobbiamo fare tutto da sole. Io sono la più grande e quindi papà dà tutta la responsabilità a me. Ma lui è come spento, senza mamma" spiegò Waliyha, "Abbiamo bisogno di te".
Zayn si girò verso di lei mortificato:"Non posso, devo finire l'anno. Dovete restare con papà".

Le sue dita magre si strinsero sul suo avambraccio e lo scossero appena. "Parla tu con papà. Convincilo a svegliarsi e a tornare più forte di prima".
Il 'parla tu con papà' era già troppo per Zayn.
Parlare con suo padre. Si era dimenticato quest'abilità.
Liam parcheggiò vicino a casa sua e tutti scesero. Zayn bussò, per vedere se suo padre veniva ad aprire, cosa che successe.

Aveva un aspetto miserabile, ma Zayn e Liam sembravano essere gli unici sorpesi da questo.
Entrarono, e Zayn disse a Waliyha di andare con le altre due in camera sua, così che lui potesse parlare con suo padre.
"Resta con loro" disse a Liam, che annuì.
Diede un veloce bacio sulle labbra di Zayn e si chiuse la porta della camera alle spalle.

Zayn entrò in cucina, e vide suo padre seduto, o accasciato, su una delle sedie del tavolo.
I palmi cominciarono a sudargli quando lo sguardo penetrante dell'uomo incrociò il suo.
"So che sei stato tu" sputò Zayn. Suo padre abbassò lo sguardo.
"Lo so anche io" rispose, con aria impotente.
"Lo so. Ho..." si guardò i palmi delle mani, "L'ho uccisa io... con queste mani...".

Per la prima volta, Zayn vide gli occhi di suo padre lucidi. Per un po', aveva pensato che suo padre non piangesse mai, ed adesso quell'idea era stata sfatata.

"L'ho colpita così forte che è svenuta. Mi sento un mostro..."
"Sei un mostro". Nonostante le sue lacrime, Zayn non provava alcun senso di pietà nei confronti del padre.
L'uomo lo guardò ancora mentre si sedeva di fronte a lui.
"Mi sono pentito, Zayn. Sto male per l'accaduto. Ho capito i miei errori".

Zayn scosse la testa guardandolo schifato. "È troppo tardi per pentirsi, non credi? E ora cosa dirai al padre di James?".
"Che il matrimonio è annullato. Sei libero Zayn, ho ucciso Trisha e non voglio uccidere anche te. Ho fatto qualcosa che non mi perdonerò mai" rispose Yaser in tono disperato.
Zayn strinse le mani in due pugni.

Shy Means Cute {Z.M.} Où les histoires vivent. Découvrez maintenant