You'll never feel like you're alone

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Quando Zayn prese di nuovo posto su quel letto, non sapeva se voleva dire tutto a Liam.
Si sentiva un po' patetico a scoppiare a piangere sulla spalla di un ragazzo. O di qualsiasi persona.

Non importava affatto che questa persona fosse Liam James Payne, la sua cotta. Zayn lo giura.

Liam sedette accanto a lui, aspettando qualche segno di vita da parte del moro. Ma Zayn continuava a stare lì, senza dire niente, nel disperato tentativo di non scoppiare a piangere ancora.

"Allora?" Chiese Liam infine.
Zayn chiuse gli occhi e sospirò. Sapeva che se avesse detto a Liam il vero motivo per cui si trovava in quel college, Liam l'avrebbe trovato solo estremamente patetico.
Avrebbe pensato che Zayn si facesse un sacco di filmini mentali, eccetera, o no?

"Ripeto, Liam, non devi preoccuparti. Non ha importanza" disse Zayn cercando di alzarsi dal letto, ma Liam gli prese un polso e lo attirò di nuovo sul letto.

"Se ti fa piangere ha importanza, non importa se per te non ne ha, per me ne ha tanta".
Zayn si girò verso il castano, e credette di star sognando. Liam era così gentile e sembrava davvero preoccupato. Così, annuì.
"Se vuoi assistere ai miei piagnistei, benvenuto" fece spallucce.

Liam lo spronò a parlare, girandosi per stare di fronte a lui, con una gamba piegata sul letto e l'altra penzolante fuori.
"Sono qui principalmente per mio padre. Perché quando mesi e mesi fa ho preso il coraggio per dire alla mia famiglia che sono gay, loro..." iniziò Zayn.

Liam si rese conto di aver già capito tutto, ma non lo interruppe, continuò ad ascoltarlo e a fissarlo mentre parlava con sguardo basso.
"Loro non l'hanno presa affatto bene. Anzi. Non mi hanno parlato per molto ed io... io non sapevo cosa pensare, perché non mi avevano detto nulla di concreto. Poi se ne uscirono con un 'andrai in questo college dove potrai studiare meglio'. Ed invece poi li sentii parlare di me quando non sapevano che io stessi ascoltando, dicendo che finalmente non avrebbero più dovuto avere in casa un gay. Ne fui distrutto. Non solo avevo perso tutti i miei -non che fossero molti- amici, avevo perso anche i miei genitori. Le mie sorelle minori probabilmente non avevano capito a fondo la situazione. E credo sia meglio così, perché non vorrei guastare l'immagine dell'eroe che si sono fatte del loro fratello maggiore..." la sua voce si spezzò, mentre si asciugava una delle tante lacrime che aveva smesso di trattenere.

"Non vorrei che loro scoprissero che al ragazzo che hanno sempre chiamato eroe piace prenderlo in culo" sputò, e si lasciò cadere di schiena sul letto, gli occhi ancora chiusi. Liam lo guardava con tanto dispiacere, ma soprattutto schifo per i suoi genitori.
"A volte mi faccio schifo da solo per questo... Quindi, se io fossi stato importante davvero, non sarei qui. Sarei stato accettato, non credi?"

"Non dire così. Sono loro che non sanno apprezzarti, Zayn. Non sanno apprezzare la bellissima persona che sei. Non sono riusciti a capirli e sei il loro figlio, ma sono riuscito a capirlo io che ti conosco da poco meno di un mese. Non pensare che fai schifo, e non piangere, mi fa male il cuore a vederti così. La gente con la mente chiusa è così... ma sono certo che ti accetteranno prima o poi. Sei loro figlio Zay, ti amano, a loro serve solo del tempo per metabolizzarlo" disse Liam di getto. Pensava davvero ogni parola che diceva, fino in fondo. Mancava solo il 'ti amo' che gli stava scoppiando dentro, ma che non era ancora tempo di dire.

"Magari sei tu che ti sbagli non loro, magari faccio davvero schifo come persona e te ne accorgerai anche tu, tra qualche settimana" singhiozzò Zayn, senza muoversi.

"Non potrei mai pensare questo di te" affermò Liam, guardando quelle lacrime che stava cercando di fermare.
"E perché mai?" Zayn fece spallucce.

Perché io ti amo, stupido pakistano, come potrei mai pensare che fai schifo?! Fai schifo nel fare schifo , e okay, nonostante Liam morisse dalla voglia di dirglielo, si trattenne.

Zayn dal canto suo non riusciva proprio a capire come faceva a piacere ad una persona brillante come Liam. Liam era simpatico, intelligente, sportivo, perfetto, bello, perfetto, fantastico, perfetto, coraggioso... Zayn aveva già pensato perfetto?
Invece lui, cos'era in confronto a Liam? Una feccia umana. O almeno così pensava.

"Perchè dovrei pensarlo? Tu sei una delle cose più belle che io... non fai schifo" rispose Liam dopo un po'. Non sapeva se voleva dirgli tutto o no, ed optò per la seconda.
Zayn si alzò a sedere.

Liam lo strinse in un abbraccio, che Zayn ricambiò.
Si sentiva protetto da quelle braccia, come se con esse a stringerlo tutti i problemi e la gente di merda scomparissero.

"Basta piangere, fa vedere loro che sei felice così. Sii l'eroe che le tue sorelline pensano tu sia. Perché lo sei. Tu sei forte, lo so. Non piangere ti prego"
"Grazie Liam. Ti voglio bene" rispose Zayn.

Ed io ti amo, bella merda eh.
Pensò Liam.

"Non ringraziarmi, sarò sempre qui quando ne avrai bisogno. Non sarai mai solo, promesso".

***

Quando Zayn camminava per i corridoi della scuola, attirava sempre su di lui, anche se involontariamente, l'attenzione di molte ragazzine in preda agli ormoni.
Non se lo spiegava, ma andiamo. La sua aria da ragazzo misterioso, mentre si portava una mano al ciuffo, con gli occhi ambrati che scrutavano intorno senza lasciar trasparire l'imbarazzo che provava.

E questa cosa, oltre che a mettere Zayn in soggezione, non piaceva a Liam.

"Guardatele, come ridacchiano. 'Oh mio dio Zayn Malik mi ha guardato mi ama avremo tanti figli omgomgomg'. Placate gli ormoni, gli piace il c a z z o!" Si lamentava con Louis ed Harry.
"Qualcuno sta diventando geloso quaggiù..." Lo stuzzicò Louis, mentre aspettavano il suono della campanella.

"Non sono geloso ma, insomma, è degradante!" Disse.
Louis ed Harry dovevano trattenersi dal ridere, quando Zayn li raggiunse.
"Ciao" fece, stroppiciandosi gli occhi come un bambino assonnato. Liam gli passò subito un braccio sulle spalle, facendolo un po' sussultare.

Louis ed Harry li fissavano divertiti, perché Zayn stava dormendo in piedi e Liam lo teneva stretto a sè come a dire "se vi azzardate anche solo a guardarlo vi spezzo in cinquanta pezzetti diversi".

"Dov'è Niall?" Si permise di chiedere Zayn, ancora insicuro che Liam avesse fatto pace con il biondo.
"Non viene a lezione" rispose Harry.

"Non lo so...penso sia per quel fatto vostro, Liam" rispose quando gli chiesero il perché.
"Sì, devo parlargli per quello".
Liam si era un po' pentito della reazione che aveva avuto con Niall, non se lo meritava. Quindi era determinato a fare pace con lui.

"Io devo andare a storia. Ci si vede" salutò Louis, lasciando poi un bacio sulla guancia di Harry, che arrossì di colpo.
Quando anche Harry si allontanò, Liam si girò verso Zayn.
"Hai qualcosa da fare questo weekend?" Gli chiese.

Zayn ci pensò su un po', e arrivò alla conclusione che no, non aveva niente da fare. Come ogni weekend che passava in quel college, a guardare serie tv arretrate e film della Marvel.

Così scosse la testa. "Ti va di venire con me a casa mia?"
Zayn si chiese allora perché dovesse andare con Liam a casa sua. Dai suoi genitori. "Non ci sono i miei" continuò, "quindi perché no."

Zayn trasalì, perché lui e Liam in una casa vuota era un grande NO, ma d'altra parte anche un suo silenzioso sogno.
"Lo chiederò anche agli altri naturalmente. E non perdono mai l'occasione di venire a casa mia quando ci sono ancora queste belle giornate, possono farsi il bagno..." continuò Liam.
Zayn si tranquillizzò.

"Bagno?" Chiese poi, un po' stupito. "C'è una piscina Zay" gli spiegò.
Wow, pensò Zayn, sono innamorato di un riccone.
"Okay. Verrò" accettò infine.

***

S/A
Kiao
questo non è un capitolo bellissimo ma sì, mi serviva.
Che ne pensate voi?

Credete che sia vero che Liam inviterà anche gli altri?
Io non ci scommetterei...😏

Kisses,
-F

Shy Means Cute {Z.M.} Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu