Forget about another of those stupid kisses.

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La mattina dopo, Zayn balzò giù dal letto appena aprì gli occhi, prima ancora che la sveglia suonasse.
Si preparò in pochissimo tempo, e fu pronto mezz'ora prima dell'arrivo dei suoi genitori. Louis non era lì, così Zayn pensò che fosse andato a salutare gli altri.
Prese la sua valigia e le chiavi della stanza e uscì, diretto all'uscita.

In cortile, trovò gli altri quattro.
Niall stava entrando in auto, quando vide Zayn. "Finalmente!" Esclamò l'irlandese, "ti stavo aspettando!". E lo abbracciò. 
"Buone vacanze Nialler" gli disse Zayn.

"Anche a te!" Ed entrò nell'auto, che poco dopo partì. Zayn si sedette sugli scalini dell'entrata accanto a Liam, poggiando la testa alla sua spalla.
"Sai, mia madre ci è rimasta malissimo che non verrai più" Lo informò Liam sorridendo.
Zayn alzò lo sguardo verso di lui, in un certo senso compiaciuto.
"Davvero?"
"Sì! 'Ma che peccato, avrei tanto voluto conoscerlo'" fece Liam, imitando la voce di sua madre.

"Ci saranno altre occasioni" rispose Zayn, tornando alla posizione iniziale. 
"Be', credo che per me sia arrivata l'ora di andare" disse Louis, cacciando le chiavi della sua macchina dalle tasche.
Zayn si alzò e lo abbracciò, dandogli delle pacche sulla spalla. Così fece Liam.

Poi Louis si girò verso Harry e lo strinse più forte di tutti, ovviamente, e gli rubò anche un bacio, mentre gli altri due cercavano di non dare importanza alla scena.
"Ci vediamo tra due settimane, riccio" gli disse all'orecchio. Harry sorrise. "Ci vediamo tra due settimane" ripeté lui.

Così, Louis si avvicinò alla sua macchina seguito dalla sua valigia, che gettò nel portabagagli, e andò via anche lui. 
Zayn guardò Liam. "Tu non vai con la tua macchina?" Gli chiese. Liam annuì:"Dopo di te".

Alla fine andò via anche Harry, e Zayn e Liam rimasero soli sugli scalini. Zayn si strinse nel maglione alla folata di vento che arrivò. Cominciava a pensare che i suoi non sarebbero più arrivati, e che quello fosse solo uno scherzo di cattivo gusto.
Liam gli passò un braccio sulle spalle e lo strinse a sè. Gli lasciò un bacio sulla tempia e sussurrò:"Succedesse qualsiasi cosa, ricorda che io ci sono. E anche casa mia".

Zayn sorrise. "Non preoccuparti, andrà tutto bene. Me lo sento" gli rispose.

Liam, però, non credeva la stessa cosa. Temeva che il suo ragazzo sarebbe tornato al college di nuovo come a settembre, con il muro di insicurezze che Liam aveva lottato per abbattere, costruito da capo.
Una parte di sé temeva anche che Zayn non sarebbe proprio tornato al college, ma Liam aveva cercato di reprimere questa parte di sé stesso. Aveva cercato di non farci caso, e di ignorare quest'idea mentre si faceva spazio nella sua mente.

Dopo poco, Zayn vide una macchina arrivare. Non la riconobbe finché non vide Safaa scendere dall'auto e corrergli in braccio. La strinse a sè. Gli era mancata così tanto!

"Fratellone!" Esclamò. "Ciao, piccola!" Fece Zayn, con un gran sorriso.
Quella scena sciolse il cuore di Liam. Vedere il suo Zayn così felice, con una bambina fra le braccia, era la scena più bella e dolce di sempre.

Il finestrino del passeggero anteriore si aprì, mostrando il volto sorridente di Trisha.
"Su, salite!" Disse la donna, rivolta ai figli.
Zayn si voltò verso Liam e lo abbracciò forte. "Mi mancherai, piccolo..." fece Liam.

Poi, il castano puntò lo sguardo sulla madre di Zayn, che li stava fissando, e chiese sottovoce. "Posso baciarti o?"
"Ma chi se ne fotte, certo che puoi!" Rispose convinto Zayn.  Così Liam lo baciò dolcemente. Durò poco, perché la madre di Zayn lo chiamò ancora.

Lui si allontanò da Liam e seguì sua sorella nella macchina. "Allora, fa buon viaggio!" Gli disse Liam. "Ci proverò, ma mi mancherai troppo, Liam!" Disse Zayn, chiudendo lo sportello. Liam sorrise, e la macchina si allontanò.

**s/a i can die happy now**

Quando Zayn fu nell'auto, arrivò anche un silenzio imbarazzante. Suo padre non gli rivolse neanche uno sguardo attraverso lo specchietto. Sua sorella si sedette in braccio a lui sorridente, e sua madre sembrava indecisa se parlare o meno.
Ma alla fine lo fece.

"Bene! Ciao figliolo".
"Ciao mamma" rispose Zayn. "Sei felice?" Gli chiese sua madre.
Zayn annuì. "Certo".
Poi portò lo sguardo sullo specchietto, che rifletteva ancora lo sguardo di suo padre incollato alla strada, un cipiglio sulla fronte.
"Ci sei mancato un sacco Zaynie! Soprattutto la tua grande bravura nella matematica! Ci ho messo un sacco ad imparare le tabelline senza di te. Ha dovuto aiutarmi papà!" Esclamò Safaa.

Poi la piccola si avvicinò al suo orecchio e sussurrò:"Detto fra noi, papà non è affatto bravo quanto te nell'aiutarmi coi compiti!". Zayn sorrise.

"E le altre due?" Chiese a sua madre.
"Sono a casa con... la tua sorpresa!" Esclamò sua madre entusiasta.
"Cos- un oggetto sta tenendo le bambine?" Chiese sorpreso il ragazzo.
"Ma no stupido fratellone! Sono delle persone!" Spiegò la piccola Safaa.
Zayn alzò un sopracciglio. "Avete organizzato una festa?".

Safaa scosse ripetutamente la testa indignata. "Papà  non me l'ha permesso".
Zayn non riusciva a capire chi potessero essere queste persone. Non ne aveva la minima idea.

Passarono altro tempo in silenzio. Poi, successe una cosa che Zayn non si aspettava.
"Chi era quel ragazzo?" Chiese suo padre, serio.
"Liam." Rispose secco Zayn.
"Grazie al cazzo".
"Yaser!" Lo rimproverò sua moglie. Lui scosse la testa.
"Non conosco Liam, dimmi chi è Liam" disse, cercando di essere calmo.

"Una persona con cui non parlerai mai nella tua vita" disse Zayn a denti stretti.
"Quel coglione che te lo mette in culo, abbiamo capito..." mormorò suo padre, così piano che Zayn dovette sforzarsi di sentire. 
"Yaser, ti prego...c'è Safaa..." Lo implorò Trisha.
"Non parlare così di Liam, non lo conosci" sbottò Zayn.

Suo padre rise, ma in modo cattivo.
"Neanche tu lo conoscerai dopo oggi, scordati un altro di quegli stupidi baci" disse.
Zayn non perse uno, né due, battiti. Ne perse un migliaio.

Balzò in avanti, facendo scendere la sorellina dalle sue gambe.
"Che cosa vuol dire questo?!" Chiese nel panico.
"Lo capirai quando vedrai la tua sorpresa." Rispose la profonda voce di suo padre. La paura stava mangiando Zayn da dentro, lo stava divorando. Nessuno poteva toglierli Liam, l'unico motivo per cui sorrideva ogni giorno.
Non avrebbe permesso a nessuno di allontanarlo da Liam.
Nessuno.

La macchina si fermò davanti alla famigerata casa, e Zayn non si sentì più tanto felice quando varcò quella porta.
Entrò nel salotto, e le altre due sorelline lo abbracciarono. 
Quello che non si aspettava, era di trovarsi di fronte lui.

"Ciao, futuro marito".

"Futuro marito?!" Esclamò Zayn, basito e stupito allo stesso tempo.

Shy Means Cute {Z.M.} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora