You'd love each other

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Liam aveva dovuto lasciarlo solo quella notte. Non poteva rimanere nella sua camera, anche se non desiderava per niente rivedere James in un momento del genere.
Liam e Louis, adesso, vedevano Zayn come qualcosa di incredibilmente fragile, come un vaso di porcellana che, alla parola sbagliata, sarebbe caduto a terra e si sarebbe rotto in mille pezzi.
Ed era esattamente così. 

Zayn non si era mai sentito così impotente e demotivato.  Sua madre gli aveva detto che avrebbe trovato una soluzione, ed era morta nell'intento. Ora la sua unica speranza era che suo padre, preso Liam in simpatia, avrebbe dimenticato James.
Non lo voleva perdonare però. Dalla sua mente, era molto lontana l'idea del perdono dell'uomo che aveva ucciso sua madre. Non era più "papà", era già tanto che Zayn lo definisse "uomo". Il suo pentimento gli importava poco quanto niente.

Liam aveva affidato Zayn a Louis, gli aveva detto testuali parole:"Se dovesse piangere, non lasciarlo solo. Non serve che tu gli dica qualcosa, gli basta non sentirsi solo. Avere un appiglio, qualcuno che gli dia forza", mentre Zayn non stava ascoltando.
Proprio come se stesse affidando un bambino ad un baby-sitter.

Ed ora gli occhi di Louis erano fissi sul moro, che non davano l'accenno di chiudersi. Neanche quelli di Zayn lo facevano, e lui sentiva lo sguardo dell'amico bruciare sulla sua pelle.
Il suo era rivolto verso il soffitto, ed i suoi pensieri scappavano dalla realtà, alla ricerca di qualcosa che fosse lontano da essa e da lui stesso. Ma nonostante gli sforzi, inciampava sempre nella situazione che stava vivendo e le lacrime gli riempivano gli occhi. Si trovò costretto a cacciarle dentro e fare ampi respiri molteplici volte, non volendo fare preoccupare Louis.

Stufo, sospirò. "Puoi dormire, non devi vegliare su di me come se potessi scappare da un momento all'altro" disse, facendo sobbalzare Louis.
"Non riesco a chiudere occhio..." si giustificò Louis.
"Perchè?" Gli chiese Zayn. Louis non rispose.
Così Zayn si ricordò che tra lui ed Harry c'era stata un'aspra lite risalente ad un mese prima.
"Tu ed Harry non avete fatto pace?" Chiese.

"Avevamo".
"Avete litigato ancora?" Chiese Zayn, poggiandosi su un fianco così da poter guardare Louis.
Egli annuì nel buio.
Zayn fu stupito. Louis ed Harry sembravano la coppia perfetta, una di quelle che non aveva imperfezioni e che non litigava mai. Erano fatti per stare insieme, si completavano.
Ma a tutte le coppie succede.

"Mi dispiace" gli disse Zayn, non sapendo dire altro. "Anche a me dispiace" rispose Louis.
Ovvio si ritrovarono a pensare entrambi.
Zayn non volle sapere il motivo della lite, ritenne che doveva essere Louis a dirglielo se voleva. E ciò non successe.

"Ho saputo di tua madre..."
Eccolo.
Eccolo che tornava tutto come prima.
"Mi dispiace..."
"Non farmi le condoglianze" Lo interruppe Zayn in modo falsamente pacato, "Ne avrò di troppe quando domani andrò a Bradford. E le tue non servono" disse. Poi, per paura che Louis fraintendesse, aggiunse:"Nel senso che le vostre condoglianze sono ovvie, e peggiorerebbero solo la mia situazione".
Louis credette di aver capito e glielo disse.

"Posso immaginare che era una grande donna, Zayn" disse Louis ad un certo punto. 
"Perchè?" Gli chiese Zayn, non capendo.
"Ti ha creato" rispose Louis, "E ha lottato per te e la tua felicità fino alla fine. Se questa non è una grande donna?".
Zayn sorrise:"Lo era, eccome se lo era" disse. "Ma credo che tutte le madri lo farebbero".
"Tutte le madri che lo farebbero sono delle grandi donne" completò Louis, abbastanza ammirato.

"Diciamolo" aggiunse poi, "Tutte le donne lo sono".
Zayn sorrise, non aveva mai scoperto questa parte di Louis. Pensò che fosse stata Harry a contagiargliela, perché l'aveva sentito qualche volta a dire cose simili.
Quando passi molto tempo con una persona tendi ad assomigliarle. Chissà se anche lui aveva preso qualcosa di Liam.

Shy Means Cute {Z.M.} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora