5.

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"Avanti, Potter" Malfoy gli posò una mano sulla spalla, premendo sulla scapola. "Smaterializzati"

Harry chiuse gli occhi. Sentí la familiare sensazione di vuoto allo stomaco, e quando li riaprí era nella sala di Grimmauld Place.

Non ci tornava dai tempi della guerra. Odiava quel posto, gli ricordava Sirius. Sentiva la sua mancanza.

"La dimora dei Black" Malfoy sbuffò. "Dovevo immaginarlo"

"Malfoy...." iniziò Harry, ma Malfoy lo interruppe.

"Non mi interessa. Va bene così"

"Okay"

Malfoy si guardò intorno. Scelse un divano e ci si buttò sopra. Aveva una mano sopra gli occhi, un angolo della bocca piegato verso il basso. Non si era neanche preoccupato di coprirsi, perché chiaramente doveva essere congelato.

Harry sospirò e andò a cercare due coperte. Le trovò, nascoste in un armadio, un po' impolverate, ma andavano bene.

Tornò in soggiorno. Malfoy non si era mosso di lì. Gli lanciò una coperta e lui mugolò.

Harry si lasciò cadere in un altro divano, a debita distanza dal Serpeverde. Si tolse la felpa e la buttò sul pavimento.

Malfoy si mosse di scatto. "Ma che - Potter!"

"Che diavolo c'è?"

"Non puoi dormire qui!" strillò lui.

"Senti- non mi va di dormire nella camera di Sirius" disse Harry, cercando di trattenere la voce che tremava nel pronunciare il nome del padrino.

"Si, ma pensavo che saresti andato a dormire in una - una camera, non so" spiegò Malfoy. Aveva già ripreso il controllo di sé, e sembrava solo leggermente irritato, ma la sua voce era addolcita. Forse perché condivideva con lui il dolore per la morte del padrino, dopotutto.

"Be', non ho intenzione di farlo" replicò Harry. "E poi non stiamo mica dormendo insieme"

Malfoy si rilassò lentamente contro lo schienale del divano. "Suppongo di no" obiettò.

Harry si distese e socchiuse gli occhi. Nella penombra riusciva a vedere Malfoy, la chiazza di capelli chiari in contrasto con il divano di pelle scuro. Vedeva ancora il luccichio dei suoi occhi argentati, pallidi alla luce della Luna.

Rabbrividí. Si chiedeva come Malfoy poteva non aver avuto freddo, prima in strada. Probabilmente era abituato. Nei sotterranei, d'inverno, doveva fare davvero freddo.

All'improvviso avrebbe voluto allungarsi, percorrere la distanza che li separava e sentire un corpo caldo che riscaldava il suo, il battito sotto al suo corpo. Sentire di non essere solo.

Ma era Malfoy, e quando se ne accorse ebbe voglia di gettarsi dal piano più alto di Grimmauld place. Non poteva pensare certe cose di Malfoy.

"Potter" disse lui. La sua voce era morbida, e Harry pensò di stare sognando. "Potter!"

No, non stava sognando. Harry si alzò immediatamente e impugnò la bacchetta, pronto a scattare. "Cosa è successo?"

Malfoy lo guardò. Anche nell'ombra poteva vedere la sua espressione sprezzante. "Fai sempre così?"

"Dopo la guerra sì" mormorò Harry. "Cosa volevi?"

Malfoy esitò. "Non pensavo che dormissi già"

"Non dormivo"

"Certo" ribatté Malfoy. Poi esitò. "Volevo ringraziarti"

"Be', potevi anche aspettate domattina" sbottò Harry. "E comunque non c'è problema, Malfoy"

Truth or Dare? ||Drarry ffWhere stories live. Discover now