25.

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"Sembri felice, Harry" constató Hermione quella mattina.

Effettivamente, lo era. Lo era tantissimo.

"Già" Harry sorrise, e lei si limitó a scuotere la testa sorridendo di rimando. Prese un sorso del suo thé caldo.

"Ehi, pensate che Dean e Ginny si siano lasciati?" chiese Ron, con un biscotto a mezz'aria tra il vassoio e la sua bocca. "No, perché quello non mi sembra un comportamento normale"

Hermione seguí svogliatamente il suo sguardo dall'altra parte del tavolo di Grifondoro. "Uh, si. Si sono lasciati. E si, adesso Dean sta con Seamus, quindi è normale che lo stia abbracciando"

"Che cosa?" sbottó Ron. "Be' ma- e Ginny? Io lo odiavo, insomma, sia chiaro, ma pensavo-"

"Non peggiorare la situazione, Ron, si trova già in un periodo difficile" Hermione alzó gli occhi quando lo stormo di gufi attraversó la Sala Comune, cercando il proprio.

Harry, invece, cercava qualcun altro. Lo aveva appena trovato.

Malfoy entró nella Sala Comune con Pansy. Chiacchieravano, e lui sorrideva con il suo solito ghigno sarcastico. Lei rise, guardó proprio verso di lui e vide che li stava già osservando. Gli fece l'occhiolino e tornó a concentrarsi su Draco.

Harry sorrise. Gli sembró di essere tornato a tanto tempo prima, nel sotterraneo di pozioni, quando Malfoy era praticamente uno sconosciuto e l'obbligo di baciarlo era stata una freccia dritta al cuore del suo orgoglio. Adesso, invece, era cambiato tutto.

"Allora, Harry?"

Harry si giró e vide Ron che lo guardava con impazienza. "Cosa?"

Ron sbuffó. "Difesa contro le arti oscure. Hai studiato l'ultimo incantesimo di protezione? É difficile, e gli esami si avvicinano..."

"Si, lo so. Non è difficile" Harry lanció uno sguardo distratto a Hermione che apriva la copia della Gazzetta del Profeta di quella mattina. "Se vuoi dopo possiamo provarlo in un'aula vuota"

"Si, sarebbe carino" Ron annuí. "E poi, soprattutto..." aggrottó le sopracciglia. "Che cosa succede?"

Harry si guardó intorno, improvvisamente nervoso e all'erta. Hermione guardava con gli occhi sbarrati la prima pagina. Si guardó intorno, preso da un attacco di panico. Tutti fissavano lui. E, notó con orrore, Malfoy.

Harry deglutí e strappó al primo studente che passava la copia del giornale. Lo aprí in fretta, scorrendo i titoli... E rimase senza fiato.

In prima pagina, grande e in bella vista, c'era una foto di lui e Malfoy. Si stavano baciando con foga, il corpo di Harry che sembrava sovrastare quello di Malfoy, ma allo stesso tempo si muoveva in simbiosi con lui. Nell'oscurità sembravano quasi emanare una luce dorata, bagnati dalla lieve pioggia. Per un secondo, i due ragazzi in foto si guardarono negli occhi. Uno sguardo carico di amore, desiderio, passione. Gli occhi grigi di Malfoy sembravano lasciare scintille argentate. E poi ripresero a baciarsi, Harry che accarezzava i capelli dell'altro, Malfoy che si avventava sul suo collo...

Harry strappó il giornale e distolse lo sguardo. Era calato un improvviso silenzio nella Sala, come se il tempo si fosse fermato in quel momento.

Harry esitó. Era consapevole dello sguardo di Hermione su di lui, carico di apprensione e preoccupazione, ma anche di felicità. Harry avrebbe voluto nascondersi, sotterrarsi e non farsi più vedere, invece guardó Malfoy, che si era alzato in piedi e stava sparendo nel corridoio.

* * *

"Potter!"

Harry ignoró il richiamo e continuó a correre, scansando i poveri studenti ignari di tutto ciò che era appena successo che incontrava sul suo passaggio. Rallentó solo quando vide la McGranitt svoltare per il corridoio alla sua sinistra, ma una mano fredda lo bloccó sul posto. "Ti vuoi fermare, Harry?"

Truth or Dare? ||Drarry ffWhere stories live. Discover now