12.

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Quando Harry e Draco si smaterializzarono dal Ministero e tornarono ad Hogwarts non si aspettavano di certo di dover gestire una catastrofe, eppure non poterono farne a meno.

La Stanza delle Necessità era più grande del solito, forse per l'ampia pista da ballo in centro. Harry vide subito Ron che rideva in un gruppo di studenti di tutte le case, rosso in viso.

Fece per andare da lui, ma Hermione lo fermò. Era preoccupata e splendente: indossava un vestito che non le aveva mai visto. Tra le mani aveva un liquido color panna pieno di bollicine. Champagne, probabilmente, che le colorava le guance di una dolce sfumatura rosata. "Finalmente sei arrivato!"

Harry le sorrise. "Sei bellissima"

"Anche tu" Hermione arrossí ma ricambiò nervosamente il sorriso. "Com'è andato il processo?" chiese a bassa voce.

Harry si guardò alle spalle. Malfoy era scomparso. "Bene. Non - non subirà il Bacio"

"Morirà, vero?" la sua voce era incolore. Harry annuì, e lei sospirò.

"Dov'è Pansy?"

Vide Hermione irrigidirsi e capí che aveva fatto la domanda sbagliata. "Non lo so"

"Uh, okay. Be'- ti spiace se vado da Ron?"

"Buona fortuna" gli augurò lei, con una punta di irritazione nella voce. "È ubriaco"

"Ah" Harry era un po' dispiaciuto per la sua amica. "Vuoi che resti con te?"

Ma Hermione non gli rispose. Stava guardando un punto dietro di lui. Harry seguí il suo sguardo: Pansy che correva via, attraversando tutta la Stanza. Stava piangendo, si vedeva, ma non stava facendo nulla per nasconderlo. Malfoy le stava dietro, urlando qualcosa che Harry non riusciva a comprendere.

"Hermione..."

Ma la ragazza era già partita. Harry trasalí e la seguí, semplicemente perché era suo dovere e forse anche perché era curioso. Hermione raggiunse Blaise, che la guardava con aria beatamente assorta. "Granger, stai con Weasley, abbi un po' di dignità"

"Cosa intendi?" sibilò lei, gli occhi ridotti a due fessure. Harry gli fu dietro in un secondo. Era spaventosamente calma. Ebbe paura per il Serpeverde.

"Pansy è già venuta a provarci con me. Si offenderebbe se dicessi a te di si, non credi?"

Hermione non gli lasciò il tempo di dire altro. Gli tirò uno schiaffo sulla guancia, così forte che Harry ebbe quasi pena per Blaise. Il Serpeverde diventò rosso dalla rabbia e Hermione si rese conto di quello che aveva appena fatto, indietreggiando e sbattendo contro Harry. Lui la sostenne e la tirò fuori dalla portata di Blaise.

"Hermione, ma che diavolo-"

"Devo trovare Pansy" disse lei, decisa. Harry la guardò, con aria a metà tra la disperazione e l'impotenza.

"Granger!"

Hermione si girò di scatto. Malfoy stava venendo verso di loro, con la sua solita andatura cadenzata. Harry sbuffò e cercò di non pensare al fatto che l'avesse abbracciato solo poco tempo prima. "Cosa vuoi, Malfoy?"

"Voglio portarti da Pansy" annunciò, il tono burbero nonostante le stesse chiedendo un favore. "Ho visto quello che hai fatto a Blaise"

Hermione rimase chiaramente sorpresa. "Oh, va bene. Grazie, Malfoy"

                                 * * *

"Diamine, Potter" scattò Malfoy, alzando improvvisamente gli occhi dal libro che aveva davanti. "Smettila di tremare"

Truth or Dare? ||Drarry ffWhere stories live. Discover now