10.

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"Ti prego, Harry. Devi svegliarti"

Harry aprí gli occhi, finalmente. Si alzò a sedere di scatto. Era sudato, stringeva il bordo del lenzuolo come se la notte potesse tornare e trascinarlo a fondo e lui cercasse disperatamente di ancorarsi a qualcosa. Flash dell'ennesimo incubo iniziarono a tornargli alla mente.

Ron che veniva torturato, e Hermione costretta a guardare, impotente. Ma non era possibile. Ron era lì, a guardarlo con un'espressione preoccupata.

"Sto bene" farfugliò Harry.

Ron lo fissò. Probabilmente stava per dirgli che nulla di tutto quello era un bene. Era proprio il contrario. Ma Hermione arrivò dietro di lui e gli appoggiò una mano sulla spalla.

"Hermione"

Lei sorrise. Non era la prima volta che era entrata nel loro dormitorio, ma per Harry era sempre una novità.

"Harry" si allungò e gli mise una mano sulla sua. Ron non disse niente, e Harry gliene fu grato. "Troverò un modo per sistemare questa cosa. Davvero"

"No, io... Posso farcela. Prima o poi.. Se ne andranno"

Non c'era bisogno che Hermione si preoccupasse anche di lui. Sapeva che anche se non c'erano molte speranze lei continuava a cercare un modo di riavere i suoi genitori.

Hermione non disse nulla. "È successo qualcosa?" chiese.

"Cos- uhm, da cosa l'hai capito?" fece Ron.

"Succede sempre qualcosa" borbottò Harry.

Scostò le coperte e si alzò. Non era imbarazzato dal fatto che lo avessero sorpreso nel bel mezzo di un incubo. Erano i suoi migliori amici, ed era successo tante volte. E poi, sapere che qualcuno che gli voleva bene era lì lo faceva sentire un po' meglio.

Hermione sospirò. "Hanno rapito la figlia di Jugson"

"Jugson..."

"È un Mangiamorte"

"Oh" Harry non sapeva cosa dire. "Io- pensi che sia una coincidenza? Prima Nott, poi quella ragazza..."

"Non è una coincidenza, non può esserlo"

"Hermione, devi smetterla" la riprese Ron. "Non sono affari nostri. Non più. È tanto chiederti di riuscire a goderti la gita ad Hogsmeade, per una volta?"

"La gita ad Hogsmeade?" Harry sbattè le palpebre. "Io non - non avevo idea che fosse oggi"

"Avevamo deciso di andare insieme a trovare George al negozio" gli ricordò dolcemente Hermione. A quanto pareva aveva deciso di ignorare quello che aveva detto Ron. "Non ricordi?"

"Già, io - ho avuto per la testa tante cose, in questo periodo" ammise Harry.

No, non cose. Solo una persona.

Quello che sentiva per Malfoy... Non era nulla, davvero. Solo che nessuno sembrava essersi interessato veramente a lui, dopo la guerra, esclusi naturalmente Ron ed Hermione. E Malfoy era effettivamente l'unica persona che fosse riuscito ad aiutare - anche solo vagamente - per un po' di tempo, e forse sentire di non odiarlo del tutto era una cosa positiva, in fondo. Non poteva essere nient'altro.

Harry inorridiva al solo pensiero. Era Malfoy. Non era l'essere più spregevole del mondo, ma non era esattamente una bella persona.

                                 * * *

"Api Frizzole?"

"Sono le mie preferite" si giustificò George. Porse una manciata di monete a Harry, che le guardò con aria critica.

Truth or Dare? ||Drarry ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora