Flightless Bird // TODODEKU

Capitolo 4

"giovane Shouto, non crede di aver esagerato?" si allontanò da Midoriya, il nobile impaurito.

"Shouto" lo rimproverò Enji.

"Midoriya, va a preparare il mio cavallo" ordinò al ragazzo, Todoroki.

"non è ancora finita la riunione" fece un'anziano.

"ho già dato la mia opinione al riguardo, ma il Re sembra non voler ragionare nei riguardi della sua gente" volse lo sguardo al padre.

"il potere è l'unica cosa che ci tiene legati al nostro regno" si alzò dalla sedia il Re.

"ciò che ti lega a questo regno è la tua sete di potere, o saresti a leccare i piedi al sovrano nella capitale" ruggì irato Shouto.

"se non fossi importante per la mia vittoria ti avrei spedito ai bassi fondi a morire di fame" gli rinfrancò la memoria Enji.

"se credi che sposerò la ragazza del nord, preferisco mi venga mozzata la testa" si avviò ad uscire.

"lo farai, come io ho compiuto il mio dovere con tua madre" ordinò.

Shouto si voltò di scatto, con gli occhi che bruciavano dall'odio prepotente che lo consumava dall'interno.

"ti riferisci alla donna che hai incenerito?" ruggì.

In quel momento stalagmiti di ghiaccio crebbero dal suolo, non potendo Shouto controllare il suo dono.

"dovresti morire tra le fiamme che ti rendono quello che tu credi sia un'eroe" e uscì, sbattendo la porta.

All'interno della sala, il silenzio, se non la temperatura rigida che congelava le pareti copiosa.

Shouto a passi decisi si precipitò alle scuderie, non aveva il tempo e la pazienza di indossare il necessario a cavalcare, sarebbe andato vestito da nobile qual era.

Nascosto dall'ombra del suo cognome, dal suo stato sociale.

Aveva difeso Midoriya, acciecato dalla rabbia che qualcuno potesse ferirlo.

Comprenderle il motivo era arduo, ma l'oppressione al petto che costantemente lo divorava svaniva, in presenza del sorriso del suo scudiero.

Se non fosse stato per lui sarebbe stato giustiziato per una piccolezza insignificante e il sol pensiero infiammava il suo animo di rabbia.

Doveva trattenere il fatto di sentirsi protettivo nei confronti di quel ragazzo, non era normale, essere deboli per un uomo.

"il suo cavallo" fece Midoriya sotto il sole mattutino del Sud, mentre stringeva tra le mani le redini.

Shouto si fiondò da lui, poggiando il palmo della propria mano sulla guancia contornata da innumerevoli lentiggini.

"stai bene?" gli chiese.

Izuku poteva sentire il gelido contatto sulla sua pelle, tutt'altro che non gradito, piacevole e soddisfacente.

"grazie a lei" lo guardò come se avesse trovato lo scopo di un'intera vita.

Todoroki, sopraffatto da quel momento, si ricompose, comprendendo ciò che stava accadendo, ed arrossi, quasi invisibilmente.

"puoi andare a casa Midoriya" disse mentre montava in sella.

"perché lo ha fatto?" chiese abbassando lo sguardo Izuku.

"non ne ho la minima idea" e se ne andò.

Midoriya non reggeva il peso di tali parole.

Resosi conto che qualcosa per il principe provava.

L'amicizia tra loro sarebbe stata negata e sentirsi talmente legato a lui non avrebbe migliorato il suo stato d'animo.

Izuku tornò a casa dalla madre.

Convinto che tutto sarebbe tornato alla normalità, che a causa di quell'incidente il Re non lo avrebbe licenziato, non poteva permettersi di perdere il posto di lavoro.

"madre, sono tornato" fece mentre si toglieva il mantello.

Ma vide che la donna non era sola, vi era una ragazza a farle compagnia, una ragazza che non aveva mai visto.

"tu devi essere Midoriya" si alzò lei dalla sedia in cui stava.

"esatto" appoggiò la stoffa in un mobile, mentre con aria perplessa guardava la ragazza.

Aveva i capelli castani, corti sino alle spalle e gli occhi grandi, le iridi color nocciola, profonde e dolci.

"devi avvisare i Re che i draghi stanno tornando dal grande freddo per lui" disse con voce preoccupata.

"il nord verrà con il suo esercito quest'inverno" lo avvertì.

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Spero vi piacciano le idee.
Introdurre i draghi era fondamentale e sinceramente non attendevo altro :))
Spero vi sia piaciuto ♡al prossimo capitolo

Se trovate errori non esitate a farmelo notare <