Capitolo 13

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Il loro cavalli non vi erano più.

Quel manto pallido e perlaceo del destriero di Shouto non rimase che un ricordo.

"i vostri cavalli" fece Midoriya al Principe.

"sali" impartì, cavalcando a ritmo lento.

"mi racconti di sua madre" con coraggio chiese lo scudiero.

"lei era bellissima" Izuku lo vide sorridere, malinconico "i suoi capelli erano pallidi e sottili come la neve" alzò lo sguardo al cielo.

"deve essere stata una donna magnifica" lo guardò Izuku.

I capelli bicolori di lui che dondolavano come in una danza armoniosa.

"fu dolce con me, non vedeva il mostro che ero, al principio" voltò il capo verso Midoriya, Shouto.

"perché non lo è, principe" disse lo scudiero, convinto delle proprie parole.

"lei mi fece questo" chiuse gli occhi lui, mentre portava i capelli all'indietro con la mano, mostrando la bruciatura sul viso "perché comprese che dal sangue di un Re, vi deriva sempre oscurità".

"fu suo padre a renderla in quel modo, lei, principe, non centra nulla" tentò di farlo ragionare Midoriya.

"potrebbe, non lo nego, ma lei mi fece capire che nessuno sarebbe rimasto a lungo al mio fianco" vide da lontano il brillare delle acque di Tanabata "ma tu per giorni mi facesti credere il contrario, come se fossi cambiato" si voltò a guardarlo, sorridendo.

"io rimarrò sempre al suo fianco Principe" fece Izuku con voce disperata.

Avrebbe voluto dirgli che sarebbe rimasto con lui, amandolo ogni singolo giorno come il primo.

"lo so, sei il mio scudiero, dopotutto" e si fece guidare da una folle corsa verso il lago.

Come la volta precedente si stesero lungo la riva.

Ad osservare il sole alto in cielo.

"calato il tramonto giungerà e domani, dovrò unirmi a lei" fece perso tra i propri pensieri Shouto.

"è quello che realmente vuole?" gli chiese Izuku osservando le nuvole che lo sovrastavano.

"no" la risposta fu immediata "credevo di sapere cosa stessi facendo quando accettai, ma in realtà, ero emotivamente instabile per rendermi conto delle mie scelte" sospirò afflitto.

"cos'è accaduto?" fece ignaro.

"tu" si sedette Todoroki "sei accaduto tu".

"principe, ieri lei mi disse" imitò le sue azioni.

"credi che non sappia cos'abbia detto?" si portò una mano sulla fronte esausto.

"ed è così che deve andare" ripeté le parole della strega, Midoriya.

"non fingere di non volermi quando i tuoi occhi brillano riflessi nei miei, sei incapace di mentire" lo guardò serio in volto, quasi con rabbia.

"e se anche fosse, se anche io l'amassi, sarebbe possibile ora stare assieme? Io non voglio vivere come l'amante del principe" si alzò in piedi, quasi urlandogli contro.

"non ti darei mai il peso del segreto, per questo, ora, ti dissolvo dall'incarico di mio scudiero" lo informò.

"io" Midoriya non riusciva a parlare, sconvolto qual era.

"mi dispiace" si avviò verso il cavallo.

"è così che un principe risolve i suoi problemi?" gli disse in un sussurro "come un codardo?" gridò.

La brezza autunnale gli investiva come in piena.

"cosa vuoi che faccia? Che lasci il mio esercito senza armi? Per te? Che non vuoi neppure raccontare la verità delle parole della strega? tu non hai nulla che il mio cuore, ti dovrebbe bastare" fece quasi con disprezzo.

"e cosa dovrebbe valere un cuore che non sa dimostrarmi amore? Dovrebbe importarmi? Vuole sapere una verità Principe?" si avvicinò a lui, con il volto contorto in un'espressione di rabbia "sono tremendamente egoista, perché lascerei che il popolo finisse nelle mani dei nord, pur di poterla avere una notte" gli puntò il dito sul petto, con pressione.

"tu" si rivolse a lui quasi in una minaccia "mi farai perdere la testa" mentre gli avvolse con le proprie mani il volto e con prepotenza, lo baciò.

Midoriya si strinse al suo petto, lasciandosi condurre in quel movimento di labbra quasi logorante e mai come in quel momento si sentì più vivo.

Shouto si allontanò il minimo necessario per vedere gli occhi smeraldini di lui brillare lucidi.

"Izuku" sospirò sulle sue labbra.

"non sposarla, scegli me, Shouto" lo guardò disperato, quasi fosse un sogno e potesse quel momento dissolversi.

"sempre" e si fiondò sulle sue labbra.


Maledetta scuola.
Ho iniziato oggi e le nuove compagne mi stanno sul deretano.
COMUNQUE.
spero vi sia piaciuto ♡ al prossimo capitolo

Flightless Bird // TODODEKUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora