Capitolo 34

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Shouto si rigirava, al dito, l'anello da Midoriya regalato.

"ci tieni così tanto a lui?" chiese una voce familiare alle sue spalle.

Nei giardini una cortina di fumo gli oscurò la visuale del castello.

Voltandosi, vide Fuyumi.

"devi andartene" le rispose, minaccioso.

"dovresti volermi bruciare viva, per quello che potrei saperne" gli sorrise "potevo ucciderlo" gli ricordò, mentre gli girava, a passo lento, attorno.

"non è questo il luogo" la scrutava con il filo dell'occhio.

E la sua risata, si fece sonora in quel banco di polvere grigia.

"sei davvero divertente" fece per asciugarsi una lacrima, ironica, ma in un secondo la sua follia scomparve e il suo volto si contorse in un'espressione impenetrabile, distante, quasi ella non fosse la sorella che ricordava con amore e affetto "ma non sono qui per ricostruire i legami tra fratelli" si fermò a un braccio di distanza da Todoroki.

"sei mia sorella, puoi ancora rimediare" tentò, Shouto, perché nonostante i suoi crimini, nonostante il tradimento, lei rimaneva una parte di lui che non poteva affrontare a cuore aperto.

"sei ridicolo" gli rispose acida "la casata Todoroki era forte, e tu l'hai disonorata" l'accusò "con la debolezza che ora ti avvolge ci farai cadere in rovina".

"nostro padre ci stava  portando alla rovina" replicò.

"nostro padre stava facendo del nostro regno una potenza che sarebbe stata capace di rovesciare il regno di All Might" quasi gridò "ma tu, hai rovinato ogni cosa per uno scudiero che non valeva neppure una goccia del nostro sangue".

"lui era, ed è, l'erede del continente" difese il marito, Shouto.

"per colpa tua, sfortunatamente lo è" strinse le mani in due pugni.

"perché stai dalle parti di Endeavor?" le chiese, con la consapevolezza che sua sorella, non vi era più.

"questo ora non ha importanza" rispose, vaga "sono qui per darti, da parte sua, un'ultima possibilità, per rimediare ai tuoi errori" deviò lo sguardo, non volendo incrociare quello del fratello.

"non ho nulla da accettare da parte sua, è chiuso in una cella, le quali sbarre non posso essere scalfite da alcun dono, la sua richiesta non ha ne capo ne fondo" le osservò il viso ed era così perfetta, i lineamenti dolci della madre, la pelle perlacea.

Shouto si chiese da quanto Fuyumi fosse divenuta ciò che in quell'esatto istante era.

"ma non vi starà a lungo" gli sorrise, beffarda "e se il Nord dovesse vincere, il primo a morire non sarà che il tuo amato Re" lo informò "ma se vieni con noi, faremo in modo che non accada".

"il Sud vincerà la guerra" rispose, con incertezza, Shouto.

"forse, ma tu non vi sarai a proteggere Midoriya se non accadesse" fece, la sorella.

Il corpo di Shouto s'irrigidì.

Era una conseguenza alla quale non aveva riflettuto.

"pensaci fratellino" il fumo si dissolse "tradire il tuo Re per proteggerlo? o continuare ad amarlo sapendo che morirà per una tua scelta?" come ella.

Shouto si aggirava per il castello, privo di alcuna meta precisa.

"Todoroki" lo chiamò Midoriya.

Ma egli non rispose, continuando a camminare.

Izuku lo afferrò per il polso, fermandolo.

"qualcosa non va?" gli chiese, inclinando appena il capo per scrutarlo, ma non vedeva che il suo collo e le sue larghe spalle.

"se facessi qualcosa che non sopporteresti, ma per il tuo bene" sussurrò, a volto basso "mi perdoneresti mai?" chiese.

"io" non trovava le parole, forse perché si sentiva così confuso da quella domanda "perché me lo chiedi?" non rispose.

Shouto si voltò, accarezzandogli il viso con le proprie mani.

"ti amo" lo guardò negli occhi, quasi dovesse ricordarli per un imminente addio "non ti basta sapere altro" e lo baciò, a fior di labbra, sapendo che se avrebbe approfondito, non avrebbe avuto il coraggio, e la forza, di lasciarlo andare.

"quasiasi cosa accada, Shouto" gli prese le mani fra le proprie "sarei disposto a tutto, pur di poterti aiutare" e gli sorrise.

Todoroki pensò a quanto lui lo rendesse immensamente felice, e allo stesso tempo, lo tormentava.

Il bisogno costante di volerlo proteggere, il sentimento che lo attraeva a lui logorarlo.

Credeva che di amore vi sarebbe morto.

"Izuku" lo chiamò, Ochaco.

Ed era ora per Shouto, di partire.

Nelle mie ff come parola chiave vi è sempre "mai na gioia" non so se ve ne siete accorti.
Fuyumi è importante quindi la rivedremo ancora.
Spero vi piaccia ♡ al prossimo capitolo

Flightless Bird // TODODEKUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora