Capitolo 23

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Midoriya si spingeva contro il corpo di Shouto, inarcando la schiena, mentre quest'ultimo disegnava circoli con le proprie labbra sul collo di Izuku.

"sai farlo?" chiese Midoriya tra un respiro profondo e l'altro.

"vuoi davvero saperlo?" si allontanò dal suo collo Todoroki, guardando Midoriya negli occhi.

Aveva le gote arrossate e lo sguardo languido, privo di incertezze.

"credo di no" rispose, sorridendogli, Izuku, mentre portava le mani ai lembi della camicia di Shouto.

Voleva sentire come il suo corpo reagiva ai suoi tocchi, se era la medesima sensazione che provava lui.

"hai provato a farlo con lei?" ma voleva ugualmente la conferma che Momo non avesse avuto lo stesso suo trattamento.

Lui era l'unico, al quale era permesso che le mani di Shouto scorressero lungo la propria pelle.

"te l'ho detto" e con forza fece premere i bacini di entrambi, facendo annaspare Midoriya "voglio fare queste cose solo con te" e gli accarezzò le gambe, le quali stavano lungo i suoi fianchi, perse nelle sensazioni del basso ventre.

Izuku prese a sbottonargli la camicia, catturato tra le labbra calde del suo Re.

Non era esperto, non conosceva nulla di ciò che stavano per fare, ma riconosceva solo che fin quando vi fosse stato Shouto, lo avrebbe accettato.

Di essere ignorante in alcuni contesti, sottomesso a lui, completamente parte di lui.

Izuku tastò, con le dita tremanti, i pettorali di Todoroki, sentendone il calore, fin quando le fece scorrere verso il basso, in un movimento lento, quasi snervante per Shouto, il quale fremeva ad ogni suo contatto, assaporando con i palmi i muscoli dell'addome, definiti, eccitanti.

Shouto si spinse, ancora una volta, contro di lui, e potè constatare che non era l'unico a sentirsi stretto.

Midoriya soffocava ad ogni contatto con il basso ventre di Todoroki e si chiese se era giusto tra uomini, se la natura non gli avrebbe puniti per ciò che stavano per fare.

Ma poi i palmi di Shouto gli pressarono la vita contro il letto, facendo scorrere le mani sotto i vestiti, strappando la camicia assieme ai suoi bottoni.

"mi piaceva" sospirò in un sussuro, nonostante stesse fremendo a quella violenza.

Ma Shouto non sembrò udirlo, gettandosi con le labbra sul suo petto.

E Izuku si rese conto di volerlo sentire più a fondo, più in basso.

"non ho chiuso a chiave" disse la prima cosa che gli balenò in mente, pur di placare quelle sensazioni che gli annebbiavano la ragione.

"che ci guardino" e si alzò, giusto il minimo per levarsi completamente la camicia, Todoroki, che in quel momento era di troppo.

"Momo stava per venire a cercarti" portò le proprie dita tra i capelli di Shouto, che ora lasciava con la propria bocca segni violacei lungo il suo addome.

"non vuoi, Izuku?" si fermò, alzando lo sguardo verso di lui.

E Midoriya lo vide così vicino alla propria virilità che quasi perse la facoltà di pronunciare parola.

"non c'è fretta" fece, mentre portò le proprie mani ai bordi dei suoi pantaloni, Shouto.

"non sei convincente" dichiarò Izuku, abbandonando il capo tra i cuscini del proprio letto.

E sentì il suo fiato caldo colpire il suo membro e credette, per un'istante, di poter morire sul posto, ora che aveva ogni cosa.

Ma poi percepì la bocca di Shouto e la sua lingua, perdendo il contatto con il mondo, se non le lenzuola che stringeva in due pugli, come ultimo spiraglio di realtà.

La sua bocca, così come il suo respiro, lo trascinavano in un buco nero di alternanze calde e fredde.

Izuku si morse con forza il labbro inferiore.

"fallo" udì la sua voce roca raggiungerlo "fatti sentire" e tornò a fare ciò che Midoriya mai pensò di poter provare.

E gridò, quando percepì l'orgasmo raggiungerlo come un'ondata di calore a travolgerlo.

"vuoi fermarti?" chiese ancora, Shouto.

"scherzi?" fece senza fiato Midoriya.

E lui gli sorrise.

Per quanto a Midoriya la situazione piacesse, per quanto amasse quel ragazzo, il terrore, la paura, che potesse morirgli tra le braccia non lo abbandonava.

Poteva proteggerlo, ma qualcosa non gli permetteva di credervi.

"io voglio proteggerti" disse all'improvviso.

Shouto si sistemò tra le sue gambe, intrecciò le proprie dita con quelle di Midoriya, e le portò ai lati del capo di quest'ultimo.

"sei il mio compagno" gli soffiò sulle labbra, mentre con pressione entrava in lui "mi basta il tuo amore fino all'ultimo dei miei giorni".

Midoriya strinse con forza le palpebre, non era piacevole, non all'inizio.

"ne rimangono così pochi" aprì gli occhi, e vi scorse quelli bicolori del suo amante, mentre una lacrima gli scivolò di lato "e io voglio viverti, fosse anche per l'eternità" la sua voce spezzata esprimeva dolore e piacere.

Quasi non potesse un'emozione vivere senza l'altra.

"so che mi amerai, so che tornerai e mi troverai nelle prossime vite" spinse, baciandogli l'angolo dell'occhio dove vi era sfuggita la goccia salata, marchiandolo della sua scia "e se così non fosse" un gemito roco dalla sua gola "ti sto amando ora, per tutte le altre in cui potrei non farlo".

Midoriya lasciò che la sua voce impregnasse di gemiti l'intera stanza, mentre le parole di Shouto gli colmavano il cuore di amarezza e speranza.

"non andare" lo supplicò "rimaniamo qui, dove nessuno può portarti via da me" inarcò la schiena.

"fosse per me, vivrei del tuo sorriso" e entrambi si abbandonarono, uno dentro al corpo dell'altro, uno tra le braccia di quest'ultimo.

Avvolgendosi tra le spesse corperte che gli avrebbero tenuti lontani dalla relatà ancora un po', non tanto a lungo da poter ingannare il destino che incombeva su di loro.


Questo capitolo è stato un parto.
Chiedo venia, non sono le mie armi migliori questi argomenti, gomen.
Spero comunque che non vi abbia annoiato ♡ al prossimo capitolo.

Flightless Bird // TODODEKUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora