Seduciamo usando le menzogne e pretendiamo che ci amino per quello che siamo

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Ehilà!!!!

Precisazione per la lettura del capitolo!

Dunque, piace la lettura? Allora, per il seguente capitolo le conversazioni poste tra asterisco (*) significano che sono fatte in lingua inglese. Questo perché Mikhail Arbatov (ma sì che avevi capito bene, sì sì, proprio lui!) non parla giapponese (come scopriamo nel quinto volume, capitolo 26, dove parla solo russo o inglese).

Poi... Ci saranno poche frasi in lingua tedesca, ma sono di mia traduzione, quindi non contare troppo sulla loro correttezza (se trovi errori, segnalameli che provvederò).

Okay, mi pare tutto...

Buona lettura, Asami-addicted (non lo siamo tutti?)!

Alla prossima!!!!

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19. Seduciamo usando le menzogne e pretendiamo che ci amino per quello che siamo

Il giorno dopo in casa Asami regnava il silenzio. Erano tutti in cucina, al tavolo, seduti e muti.

Tempo dieci mesi e tutto era dirottato verso un cataclisma. Di nuovo.

-Quando contatterai i russi?- domandò alla fine Shinichi.

-Questo pomeriggio, come stabilito ieri. Dirò loro di avere in ostaggio la ragazza e che le mie azioni basate sulle informazioni della loro talpa avevano finalità solo territoriali. Non dovrebbero esserci problemi: i russi volevano intaccare i miei affari qui a Tokyo e io ho semplicemente difeso ciò che è mio.-

-E noi cosa facciamo?- domandò Akihito.

-Noi rimarremo qui e aspetteremo.- rispose Okura.

-Cosa? Tutto qui?- fece Shinichi.

-Sì, è meglio così. Aspetteremo.-

E così, poco dopo, Asami lasciò l'attico. Akihito era entrato in uno stato di torpore che gli faceva sembrare d'essere annegato in un sogno, dove i sensi erano attutiti.

Okura e Shinichi, nel frattempo, stavano avendo una seria discussione.

-Questa volta ha esagerato.- stava dicendo Shinichi.

Akihito non voleva disturbarli, così se ne rimase in camera, ma con la porta ben aperta.

-Non essere duro con lei: lo ha fatto perché ti vuole bene.- rispose Okura.

-La cosa non mi interessa: ora siamo tutti in pericolo a causa sua.-

-Ha agito seguendo ciò che le sembrava giusto, Shinichi: non la puoi rimproverare e lo sai bene. I vostri genitori sono sempre stati molto selettivi: tu li hai ricoperti di orgoglio e Ayano ha fatto più fatica a trovare una strada che compiacesse lei stessa e loro.-

-Le ho sempre detto di sbattersene le scatole di loro e le loro stupide idee tradizionaliste.- rispose Shinichi.

-Tu sei ribelle, ma abbastanza ponderato da contenerti dinanzi a loro: Ayano è indomita tanto quanto te, ma non ha la capacità che hai tu di mentire.-

Akihito si affacciò alla porta e riuscì ad intravedere i due sposi che discutevano. Okura in quel momento si alzò e poggiò una mano sulla spalla del marito, che gli dava le spalle a braccia conserte:

-Per lei sei tutto, Shinichi, sei il suo modello, il suo eroe.- disse e nella sua voce Akihito sentì qualcosa simile alla dolcezza e alla disperazione.

-Non stiamo parlando di quando l'abbiamo coperta perché ha hackerato qualche bancomat o quando ha copiato carte di credito: qui ci sono in ballo i russi, Okura, e io so meglio di chiunque altro di che cosa sono capaci.- rispose Shinichi, voltandosi verso di lui.

Una persona dannatamente carismatica 2Where stories live. Discover now