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Spero solamente che sia vero quello che ha detto finora.
Non mi fido delle persone, in generale. Dall'omicidio dei miei genitori e da quegli avvenimenti a scuola la mia fiducia la dono solamente ad Armin e Mikasa. Levi...spero arriverà il momento di donarla anche a lui. Ma non so se sarà facile fidarsi; è già tanto che vada a casa sua, voglio dire non che avessi scelta ma...
I miei pensieri vengono interrotti dalla visione di una meravigliosa villa bianca recintata da un enorme cancello brillante.
La prima cosa che attira la mia attenzione è sicuramente il giardino; perfetto.
Nessun filo d'erba più alto, nessuno più basso; tutti uniforme.
Sbianco senza volere e rimango a bocca aperta.
Spero solamente di non sembrare un idiota.
« Rivaille, bentornato a casa. » Esclama una cortese ragazza dai capelli aranci.
Il corvino non degna nemmeno un commento o un saluto positivo, il contrario; la rimprovera.
« Scusi sir, lei chi è? » Domanda
« I-io sono Eren... » Balbetto un pò intimidito dalla cortesia e dall'eleganza del tono della ragazza...Petra, da come l'ha chiamata Levi.
Ed è anche una domestica, sempre da quello che ha detto Levi.
Il ruolo di nobile gli si addice a pennello.
Nobile...credo lo sia, anche se in pubblico non lo fa notare.
Chissà Rivaille com'è davvero...
Rivaille Ackerman.
Il nome è fatto apposta per il cognome e viceversa; come anche lui in se.
Lui è perfetto. Perfino il nome lo è.
Finalmente entriamo in quella fantastica e promettente dimora.
Tolgo le scarpe, come un buon ragazzo educato ed entro in casa.
Appena la mia calza di stoffa sente il contatto con il chiaro parquet un brivido mi attraversa l'intera colonna vertebrale.
Sembra essere entrati in un castello, riesco a specchiami persino sul pavimento in legno, e a donare un'atmosfera ancora più particolare c'è un vago odore di bourbon...vaniglia.
Inutile dire che il the alla vaniglia mi fa impazzire, ma l'aroma di esso ancora di più.
