Nurofen
Ho bisogno di risposte. Devo sapere cos'ha fatto quel pazzo la scorsa sera.
« Eren; la scorsa notte. » Gli chiedo indirettamente
« Si...emh...non ricordo mol--- » Lo interrompo prendendo le sue mani tra le mie
« Quello che ricordi. » Cerco di farlo parlare
« Ecco, dopo aver ricevuto quel messaggio sono andato in bagno; speravo di non farlo più ma... » Dice quasi abbassando la voce e guardando i suoi polsi
« Mi sono sentito sbagliato troppe volte. » Aggiunge
Lo fermo sedendomi sopra di lui
« Non permetterò che tu dica una sola alla volta questa puttanata. Ti conviene stare zitto piuttosto. » Lo bacio vedendolo leggermente a disagio
« Continua » Lo incito a parlare e mostrandolo indifeso
« Ehm...ecco... » Balbetta facendo notare di aver perso il filo del discorso e facendo anche notare l'immenso imbarazzo per la posizione in cui siamo messi.
In fondo dovrà abituarsi.
« Eren, tranquillo. Non mangio mica. »
« Infatti mordi. »
Mi lascio scappare una mezza risata che finisco accasciandomi su di lui
« Levi...ecco...dopo aver fatto quello che dovevo fare sono andato a fare un giro per le strade di Shingashina arrivando nella via più...come dire...criminale? Beh, non pensavo che una passeggiata sarebbe arrivata a tanto. Comunque, sentivo la tua mancanza e quindi per dimenticare, o almeno come dicono gli ubriaconi, sono entrato in un locale dove la mia natura non viene giudicata. »
« Ma fammi indovinare, non ha funzionato e non hai dimenticato nulla. E fammi indovinare anche che non sei stato tu ad ubriacarti di tua spontanea volontà ma per volere di un malizioso e provocatorio alto e muscoloso biondo; non è così? »
« Se le cose sai allora perché me le chiedi? » Domanda facendo finta di arrabbiarsi
« Conosco quei tipi ed è meglio non frequentargli. Purtroppo quando stai così male e non hai nessuno accanto la passeggiata in quelle vie diventa quotidiana e quel biondino diventa una dipendenza. La chiamavo 'la Erwin dipendenza'; nome buffo per qualcosa di letale che ti uccide, vero? »
« Erwin dipendenza eh? Si, suona buffo. »