Pastiglie
Cerco di aprire gli occhi lentamente. Sento solo un fortissimo mal di testa e dei rumori soffocati.« Levi... » Sussurro
« Eren. » Dice fasciandomi i polsi.
Fa molto male, lo so, ma in questo momento non riesco a sentire nulla. Forse per la confusione o per la presenza di Levi.
« Si può sapere come cavolo fai a non sapere come medicare una ferita? » Chiede divertito
« Non sono un dottore, genio. » Dico sbattendomi la mano sulla fronte.
« Si ma poi che centra? Sono svenuto » Aggiungo affatto preoccupato
« Per dolore. » Dice rabbuiandosi
« Levi, non è la prima volta. »
« Ah no? E i tuoi amichetti non ci pensano a te? »
« Sono indipendente. »
« Beh, da oggi avrai una mamma. »
« Come scusa? »
« Diventerò la tipica mamma con il grembiulino » Dice divertito
« Come scusa? » Sbraito ripetendo la domanda di prima
« Scherzo. MA ti starò comunque attaccato al ca--- » Lo interrompo
« Levi! » Grido ridendo
« Ho capito... » Aggiungo rabbuiandomi
« Ma...secondo me sarebbe meglio non vederci più... »
Vedo il corvino sbiancare di colpo
« Perché? »
« Levi, ma davvero non riesci a capire? Già in meno di due mesi da quando ci siamo visti ne ho combinate tante e nei guai ci sei finito tu, a causa mia. Sono un fottuto problema e non darmi torto. » Dico sottolineando bene ciò che ho detto
« Eren. Per favo--- »
« Se venissi a vivere con te tutto diventerebbe un disastro! » Vado fuori dalla stanza prendendo il borsone in mano
« Eren! » Mi afferra un braccio per poi togliermi il borsone dalle mani
« Tu ora vieni con me, e non fare storie! »
« D'accordo. » Mi allontano verso il bagno
« Dove vai? »
« A sciacquarmi per un'ultima volta il polso, mi brucia » Mento chiudendo il bagno.
Ora dovrò prepararmi.
Apro la cassetta del pronto intervento e afferro le mie pastiglie e le mie lamette.
Se dovrò morire lo farò con stile.
Ma che dico...solo qualche incisione nel caso mi senta...male.