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Rosso

Sono confinato in casa da due giorni senza telefono, cibo o altro

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Sono confinato in casa da due giorni senza telefono, cibo o altro.

Ho causato troppi problemi, ho paura di continuare a far del male a Levi...non credo mi abbia dimenticato ma non posso stargli vicino; lo ferirei.

Sono una persona affatto empatica, infatti non riesco a mettermi nei panni del corvino.

Magari ora mi sta cercando, o magari no.

Magari mi ama davvero, o magari sono solo una sorta di sfogo..

Posso notare la grande preoccupazione di Armin e Mikasa che ogni tanto entrano nella mia stanza per vedere come sto.

Gli ho pregati di non chiamare Levi.

Sto chiuso qua dentro per due motivi: Lui...e Erwin.

Ho seriamente paura di uscire fuori di casa e ritrovamelo davanti...e non sto esagerando...ho paura di quell'uomo.

Decido di andare ad affacciarmi alla finestra ma appoggiandomi mi cadono le braccia dall'insopportabile dolore dei polsi.

Sembra essere ripartiti da zero, faceva così male solo la prima volta che mi tagliai.

Dovrei cambiare le bende.

Vado in bagno quasi dondolando a causa del dolore alle gambe per il poco movimento e il poco cibo in questi giorni.

Entro nel bagno togliendomi in maniera noncurante le bende e versandoci dell'amuchina; troppa.

Mi lascio scappare un tremendo urlo per poi scoppiare a piangere dal bruciore.

Cazzo...fa male.

Soffoco le grida tappandomi la bocca con una mano e appoggiandomi al lavandino cadendo.

Mi sto autodistruggendo.

Sento il campanello suonare e vado subito ad aprire riuscendo a rialzarmi con fatica.

Non faccio caso al fatto di avere tutto il sangue e l'ipoclorito di sodio sui polsi.

Apro la porta asciugandomi le lacrime che ormai sono andate in quelle gigantesche scavature che ho nelle guance.

In fondo sono già parecchio magro di mio, se non mangio nemmeno divento aria.

« Dica. » Dico senza prestare attenzione a chi è davanti alla porta

« E-Eren... » Quella voce. Quella frase detta in maniera tremolante...

Levi.

« Cos'hai...Cos'hai fatto imbecille? » Sbraita afferrandomi i polsi

Inizio a singhiozzare cercando di rimandare in dietro le lacrime

« Eren...perchè? » Continua piangendo e stringendomi a se

Cerco di staccarmi

« Me lo merito. » Sussurro sorridendo

« No! Non dire mai più una cosa del genere. Non ti lascerò mai più; a costo di dover vivere da me. »

« Permettimi di dire che sono davvero un coglione. Vorrei ringraziarti ma ti ferisco sempre e ti metto in situazioni di merda. » Dico singhiozzando

« Eren, non dire più una cosa così. » Aumenta la presa delle sue braccia.

Dio quanto lo amo.

DRUGS; | ereriWhere stories live. Discover now