CAPITOLO 17

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Atem pov's

Stavamo scendendo le scale per dirigerci in sala da pranzo e, mentre Joey era dietro di noi a guardarci come un ebete, io tenevo la mano di Misa nella mia felice e spensierato.

Alla fine della scale mi venne un'idea così ci fermammo e in un orecchio le sussurrai: - Ti va di divertirti giocando un po'? - lei sobbalzò sul posto a mi guardò con sguardo interrogativo ma io le rivolsi un sorriso rassicurante e lei annuì.

- Resta qui - la feci rimanere in piedi sul quarto scalino e io scesi anche l'ultimo è una volta lì mi girai verso di lei aprendo le braccia - Salta! - lei fece una faccia perplessa e spaventata.

- E se cadessi? - disse lei timida quasi: è tenerissima!

- Fidati di me principessa! - lei arrosì lievemente ma sorrise anche di cuore.

Saltò e io la presi al volo e tenendola saldamente feci un giro su me stesso con lei che rideva spensierata e riuscì a vedere Joey di striscio che sorrideva felice che la nostra amica sia così allegra.

Mi fermai e le feci toccare terra con i piedi mentre le poggiai la mia fronte sulla sua ridendo leggermente anche io: - Visto principessa? - le dissi e lei ridacchiò ancora ma poi alzò lo sguardo.

- Dobbiamo andare a cena, ho fame! - disse lei prendendomi per mano e tirandomi leggermente così io e Joey la seguimmo ma prima della sala da pranzo il nostro amico ci bloccò indicando con lo sguardo le nostre mani e noi a malincuore ci staccammo.

- Aspetta! - la fermai per un braccio e lei si girò così io le diedi un bacio veloce e quando tornammo a respirare lei sorrise e aprimmo la porta della sala mentre tutti ci guardarono.

- Finalmente siete scesi! - ci disse Mai e Joey si diresse da lei mentre io e la giovane Kaiba ci sedemmo vicini al fianco di Seto.

- Scusate ma ci ho messo un po' a disinfettare la spalla di Atem! - utilizzò come scusa Misaky e così ci misimo a mangiare.

Dopo nemmeno dieci minuti la mia ragazza mi rivolse uno sguardo dubbioso e io la rassicurai facendole un sorriso: - Ehm... s-scusate... vorrei dirvi una cosa... - disse lei con sguardo basso e le guancie rosse e, anche se il suo tono era basso, tutti la udirono e si fermarono in suo ascolto.

Lei però non ne ebbe il coraggio e stringendo gli occhi si buttò sul mio petto stringendomi per l'imbarazzo e io ridacchiai accarezzandole la testa.

- Non per interrompere il dolce momento ma la cosa che ci dovevi dire? - disse Mai.

Io sorrisi: - Beh, ecco io e Misa ci siamo messi insieme! - Tea e Yugi sorrisero come tutti i miei amici ma Seto che stava bevendo strabuzzò gli occhi e sputò l'acqua.

Io tentai di coprire sua sorella perché rischiava di essere bagnata: - CHE DIAVOLO SIGNIFICA CHE VI SIETE MESSI INSIEME?! - urlò lui alzandosi.

- S-seto calmati non c'è nulla di male se sto con Atem! - tentò di spiegargli sua sorella.

- C'è di male che lui è il mio acerrimo nemico! - disse lui per non demordere - e poi sei piccola! - disse ancora: - Ti rendi conto che ho sedici anni vero? - chiese con una gocciolina sulla testa la viola.

- Ma... - provò a ribattere ma Tea lo colpì sulla testa: - Seto basta! Stavamo aspettando tutti il loro fidanzamento! E poi Misa non è più una bambina! -.

Seto si demoralizzò completamente: - La mia sorellina... - noi nel frattempo ridevamo per la scena comica.

All'improvviso sentimmo un boato provenire dal giardino e ci precipitammo li di corsa.

ᑌᑎ ᑎᑌᝪᐯᝪ ᑭᗩᔑᔑᗩᎢᝪDove le storie prendono vita. Scoprilo ora