CAPITOLO 35

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Quin pov's

Silenzio.

L'unica cosa che regnava lì era quello che fino a nemmeno un oretta fa la gente si sognava lontanamente.

Ed ora quei ragazzi non proferivano parola, chi shoccato dal cambio improvviso del colore di occhi della viola, chi per la suspense mentre aspettava la fine di questo inferno che gli era capitato, chi era scettico (*cof* shin *cof*) e chi invece non poteva parlare perché il battito del proprio cuore rallentava sempre di più.

Il silenzio che proveniva dalla viola era più per concentrarsi, nemmeno lei sapeva come si sentiva nella piena facoltà di controllare i suoi poteri; era riuscita ad impedire che qualcuno potesse sentire la sua aura e percepire quanto stesse facendo aumentare il suo potere, per poterlo scagliare poi sul corvino.

- Tu... dici che sarà la fine... - cominciò il figlio di Zork - e su questo ti do ragione! ma su un argomento siamo molto disaccordo... - la ragazza dagli occhi di sangue alzò un sopracciglio - CHI MORIRA' NON SARO' DI CERTO IO!! FARO' VEDERE A TUTTI ANCHE IL TUO CORPO MORTO; MENTRE LA TUA ANIMA SI SGRETOLERA' COME FU 5 MILLENNI FA!!!! - confessò il corvino facendo apparire una falce come arma: c'è da dire che in proporzioni le armi erano uguali ma di potere?

- E allora... FATTI SOTTO!! - lo incitò Misaky, una volta accumulato più potere possibile.

E per la seconda volta, lui partì all'attacco di lei, che schivò, superandolo e colpendolo con un raggio nero dai riflessi viola e oro.

Agami venne preso di striscio, ustionandosi il braccio e provò a ferire l'avversaria con delle lame di fulmine, anch'esse nere.

Mentre loro combattevano, arrivarono i sacerdoti ed entrambi i reali, con anche Mana e i pochi superstiti: - Amici!! state tutti bene?! - chiese da lontano Mana non vedendo il motivo per il quale fossero radunati.

I ragazzi alzarono lo sguardo con le lacrime agli occhi, addolorati: - Ma che avete? - si avvicinarono tutti.

I ragazzi mortali fecero loro spazio per vedere cosa stesse succedendo: gli unici che avevano fatto dei passi erano proprio i due migliori amici di Atem nell'antichità: quando videro il corpo del loro amico steso a terra, sanguinante e in fin di vita, sentirono il cuore fermarsi e frantumarsi: - NO! - Mana cadde sulle sue ginocchia piangendo a dirotto, Mahad le posò una mano sulla spalla cercando di confortarla ma facendo cadere anche lui le lacrime.

A questa visione i due sovrani si avvicinarono preoccupati: e fu così che anche loro dovettero assistere alla pozza di sangue attorno a loro figlio.

La regina si coprì la bocca con le mani sconvolta, mentre il re tentò di rassicurarla fra le sue braccia, evidentemente scosso anch'esso.

- M-mam...ma - la donna venne richiamata dalla voce fiebile del figlio, così si inginocchiò e gli prese la testa mettendolo sul suo grembo invitandolo a non sforzarsi troppo - non... pi-piangete... i-io...sono... f-eli-ce di... ciò che ho... fatto, p-per...chè ho... salvato... Mi-sa - dichiarò il povero Atem fiero di se anche in punto di morte.

Lui era convinto, si era sacrificato, per permettere alla persona che più amava di vivere; mai se ne sarebbe pentito.

- Dove si trova la ragazza? - domandò Seth.

Joey indicò due figure nel cielo lottare fino a quando la ragazza non cadde violentemente sul terreno, facendo allarmare tutti, anche e soprattutto il suo ragazzo che nonostante la vita lo stesse abbandonando pensava solo ed esclusivamente a lei.

- Ti avevo avvertito! Sarai tu a morire! - la raggiunse Shin.

la ragazza si alzò barcollando: - E io... ti avevo avvertito... CHE HO PERSO LA PAZIENZA!!!! - gridò lei di rimando.

ᑌᑎ ᑎᑌᝪᐯᝪ ᑭᗩᔑᔑᗩᎢᝪWhere stories live. Discover now