CAPITOLO 36

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Quin pov's

Era decisa, ormai aveva scelto il suo futuro...

Guardò prima i suoi amici, Tea, Yugi, Mai e Joey, poi guardó i suoi amici dell'antichità, e per finire guardó il faraone, il suo faraone.

Lui annuì: era come se le leggesse il pensiero.

La viola tornò a guardare i due maghi e il sacerdote, sorridendo: - Mi dispiace... Ma rinuncio alla mia carica! - disse convinta.

Tutti i suoi amici la guardarono sbalorditi: - R-rinunci! Per quale motivo? - le domandò sconvolta Mana.

Lei chiuse gli occhi, riflettendo alle parole migliori da usare, per riaprirli dopo con una luce splendente negli occhi: - Vedete io... - era ancora incerta su come spiegare la sua decisione.

Atem prese un respiro profondo per poi avvicinarsi all'amico che un tempo lo seguiva ovunque, per proteggerlo: - Mahad, mi daresti quello? Quello che ti ho fatto fare al castello intendo... - disse allungando una mano verso l'amico che, compreso ciò che intendeva, gli consegnò una scatolina di velluto viola scuro.

Seth sbarrò gli occhi, mentre Mana già fangirlava e Mahad era fiero del suo amico.

Anche Yugi e gli altri si alzarono per andare a vedere: le ragazze iniziarono a saltellare ovunque mentre i due ragazzi davano pacche sulla schiena del ragazzo, che nel frattempo arrossiva.

La viola non capiva tutto questo entusiasmo, e quando cercò di avvicinarsi, il faraone esso girò verso di lei, avevano gli occhi di tutti puntati addosso, ma poco importava ad entrambi.

- Vedi Misaky, adesso ti dirò la ragione per cui non puoi diventare dea, di 'professione'! - un altro bel respiro del nostro faraone che mise il ginocchio destro a 90 gradi, mentre si appoggiò sull'altro.

La figlia di Anubi lo guardava incantata quasi, sperando che finalmente il suo sogno si stesse avverando.

Lui tirò fuori davanti ai suoi occhi la scatolina viola, e prese tutto il coraggio che si sentiva nel cuore: - Questa è la cosa che più spero che accetti... - il cuore della ragazza batteva forte senza darle tregua.

- Misaky Kaiba, figlia di Anubi e dea del regno delle ombre... - ecco, era veramente li, a chiederle quello che tanto agognava.

Nessuno osava più fiatare.

Le aprì la scatolina davanti, mostrando un anello di oro bianco, con un diamantino bellissimo in cima alla circonferenza: brillava grazie ai raggi di sole che entravano attraverso la finestra, che sembravano averlo fatto apposta per rendere il momento magico!

Misaky restò a fissare l'anello, aspettando quelle parole che le avrebbero reso il cuore pieno di gioia.

- Vuoi rendermi il più felice del mondo? Vuoi sposarmi? - le chiese finalmente il faraone.

I suoi occhi si riempiono di lacrime di gioia, e buttandosi fra le sue braccia gridò un grande "si".

Atem le diede un bacio, colmo di allegria, e felice che lei abbia accettato.

Tutti si congratulavano, fangirlavano (*cof* le ragazze *cof*) e provavano gioia per quei due ragazzi che dovettero aspettare i millenni per rendersi così felici l'un l'altro.

*Nell'ufficio di Seto*

Il ragazzo stava lavorando come suo solito al computer con il fratellino che guardava la televisione non molto interessato.

Il telefono squillò: - Mokuba, per piacere rispondi. - gli chiese il castano concentrato.

Il piccolo prese il telefono e schiacciò il tasto che accettava la chiamata: - Pronto? Chi parla? Ah ciao Tea! Si certo, ma sta lavorando! Si tutto bene, voi? Ah Si? Che notizia? Ah! Che meraviglia! Era anche ora che glielo chiedesse! - il moro ridacchió soddisfatto - Mhhh... effettivamente non so come la prenderà... - guardó di sottecchi il fratello maggiore che, sentendosi osservato, alzò lo sguardo - Tea, glielo dici tu? - le domandò il ragazzino.

ᑌᑎ ᑎᑌᝪᐯᝪ ᑭᗩᔑᔑᗩᎢᝪDove le storie prendono vita. Scoprilo ora