Capitolo 7

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<<Davvero Harry, non c'era bisogno di riaccompagnarti a casa. Potevo guidare tranquillamente quell'unicorno rosa.>> Louis barcollò mentre lo aiutai ad entrare dentro l'appartamento.

<<Shh Louis, quell'unicorno era stanco.>> gli ressi il gioco mentre lo aiutai a togliersi la giacca verde ma lui mi bloccò.

<<No.>> urlò. <<Questa me l'ha regalata un ragazzo che mi piace e non voglio lasciarla.>> disse andando verso il divano per poi buttarsi a peso morto.

<<E com'è questo ragazzo?>> domandai togliendoli le scarpe e coprirlo con una coperta.

<<Ha dei bellissimi occhi verdi che sembrano un prato fiorito. Poi il suo sorriso è accecante, così puro, così angelico. Per poi parlare di quando parla, starei ad ascoltarlo per ore e ore mentre mi racconta di tutte le sue avventure, oppure quando fa quelle battute stupide che non fanno ridere ma la sua risata ti contagia.>> mi sedetti guardandolo come un bambino guarda un negozio di giocattoli.

Louis mi vedeva davvero così? Pensava davvero queste cose su di me? Dio, ogni giorno mi piaceva sempre di più.

Forse è sbagliato amare una persona appena conosciuta.

Ho davvero appena detto amare?

<<Cameriere, mi porti dell'acqua.>> ordinò ed io ridacchiai andando verso la cucina per poi cercare un bicchiere. <<OH MIO DIO! C'è un ladro in casa mia!>> mi voltai per poi trovare Louis con la coperta come un mantello.

<<Ma sono Harry!>> esclamai cercando di riprendermi dallo spavento.

<<Provamelo.>> mi ordinò riducendo gli occhi in due fessure per poi avvicinarsi pericolosamente, anche se sembrava molto buffo.

L'unica cosa che feci fu sorridere in modo da fargli vedere le fossette e i suoi occhi si illuminarono. <<HARREH!>> esclamò abbracciandomi lasciando cadere la coperta a terra. <<Ti devo dire una cosa molto importante.>> granò gli occhi.

<<Dimmi.>> dissi imitandolo.

<<Ti amo.>> continuò a guardarmi con sguardo terrorizzato come se ci fosse un animale sopra la mia testa.

<<È troppo presto Lou.>> sussurrai aggiustandogli i capelli. <<ridimmelo fra qualche mese.>> detto quello sentimmo dei passi venire verso di noi e ci voltammo.

Notai una ragazza, dai lunghi capelli platino, gli occhi ancora impastati dal sonno e con due labbra rosee che stavano formando uno sbadiglio. <<Lou ma che sta...>> disse per poi bloccarsi guardandomi. <<Ehm.. perché c'è Harry Styles nella mia cucina?>> domandò a Louis e lui scrollò le spalle.

<<È venuto qui per rapinarci.>> sussurrò voltandosi verso la ragazza. <<Sorellina torna a dormire, ci penso io qui.>> prese aria gonfiando il petto per poi guardarmi. <<Buonanotte Harry!>> disse per poi andare a sdraiarsi sul divano.

<<Visto che mio fratello è andato, perché non mi spieghi perché sei qui?>> mi domandò sedendosi su uno sgabello.

<<L'ho riaccompagnato a casa, si è ubriacato dopo l'esibizione.>> spiegai incrociando le braccia, pronto a rispondere ad ogni sua domanda.

<<Non sapevo che Louis fosse andato ad un tuo concerto.>> si strofinò gli occhi, così azzurri con qualche iride verde.

<<Oh no no, io sono andato a sentirlo cantare al pub.>> sorrisi cercando un modo per andarmene. <<Ora se non ti dispiace, dovrei andare.>> mi avviai ma sentii la voce di Louis chiamare il mio nome e non riuscii a resistere così mi avvicinai al divano e lui era lì che mi aspettava seduto. <<Dimmi tutto.>> mi sedetti accanto a lui, poggiò la sua testa sulle mie cosce e cadde in un profondo sonno.

<<Allora sei tu il misterioso ragazzo per cui aveva una cotta.>> ridacchiò la ragazza sedendosi in una poltrona non troppo lontana, <<comunque io sono Lottie.>> tese la mano che strinsi cercando di non disturbare Louis.

<<Non sapevo avesse una sorella.>> scrollai le spalle accarezzando i capelli di Louis senza neanche accorgermene.

<<In realtà siamo quattro sorelle, poi ci sono due gemelli da un altro padre.>> spiegò.

Louis non mi aveva mai raccontato della sua famiglia.

Perché non glielo hai mai chiesto!

<<E dimmi Lottie, c'è qualcos'altro sulla vostra famiglia che Lou non mi ha detto?>> domandai e lei sorrise come se non aspettasse altro.

<<Allora, Louis è super geloso. Pensa che non ci fa uscire finché non vede come siamo vestite. Non viviamo tutte qui, solo io e le gemelle; Daisy e Phoebe. Mentre Félicité e i gemelli Doris ed Ernest abitano a Doncaster con il marito di nostra madre: Daniel.>> raccontò.

<<E vostra madre?>> alla mia domanda Lottie abbassò lo sguardo.
Forse non avrei dovuto chiederlo. <<Non c'è bisogno di rispondere, tranquilla.>>

<<No no, va tutto bene.>> mi rivolse un sorriso sforzato e poi prese parola. <<È morta il sette dicembre dell'anno scorso per la leucemia.>> le rivolsi un sorriso per farle capire che mi dispiaceva.

<<E come andate avanti? Intendo, con i soldi.>> domandai cercando di evitare di parlare della madre.

<<Beh, io lavoro in un salone e Louis ha il suo lavoro. Riusciamo ad arrivare a fine mese, a pagare la scuola alle gemelle e ad avere cibo in frigo. Questo è l'importante.>> annuii lentamente ascoltando ogni sua singola parola. <<Scommetto che se quel giorno non avessi attaccato la varicella a Louis a quest'ora sarebbe famoso in tutto il mondo.>> sussurrò.

<<Temo di non aver capito.>> la guardai confusa.

<<Sette anni fa circa, Louis si era iscritto per partecipare ad X Factor. Ha una bellissima voce e molto probabilmente avrebbe vinto oppure sarebbe arrivato ad avere un contratto discografico ma io gli attaccai la varicella per sbaglio.>> sorrisi immaginandomi Lou cantare come in quel palco come successe a me.

<<Sai, anch'io sette anni fa sono andato ad X Factor. Ho fatto l'audizione, ma poi dopo alcune settimane sono stato eliminato. Poi la figlia di un talent scout si innamorò di me durante la mia audizione e suo padre pur di farla felice mi prese nella sua casa discografica e da lì nacque il mio successo. Le cose belle accadono quando meno te le aspetti.>> raccontai guardando Louis accoccolato a me.

<<Puoi restare qui stanotte ma sappi che per colazione ci sono pancakes bruciati.>> disse per poi alzarsi, <<camera sua è in fondo al corridoio. È l'unica stanza aperta.>> sparì mentre io aspettai qualche minuto prima di portare Louis a letto.

Poteva essere famoso a quest'ora, l'avrei conosciuto comunque? Sarebbe cambiato qualcosa nella mia vita? O sarebbe rimasto tutto uguale?

...

Kiwi [ Louis & Harry ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora