Capitolo 8

11.6K 557 886
                                    

<<Ripetimi perché si trova qui.>>

<<Perché eri ubriaco.>>

<<Sì, ma perché è restato?>>

<<Perché gli piace casa nostra! Ma secondo te cretino, perché è rimasto?>>

<<Dici che gli piaccio?>>

<<Si dai, siete una bella coppia.>>

<<Guardalo, è perfetto pure mentre dorme.>>

<<È Harry Styles, è sempre perfetto.>>

<<Dovrei chiedergli di stare assieme?>>

Sentii delle voci e aprii leggermente gli occhi. <<Potresti, ma prima devi portarmi a mangiare.>> sussurrai con voce rauca richiudendo gli occhi per sorridere.

<<Harry... noi... non stavamo... ecco.>> sentii Louis balbettare per poi alzarmi e guardarmi attorno, ero ancora sul suo letto nella sua camera.

<<Quello che Louis vuole dire>> prese parola Lottie tirando una gomitata al fratello, <<è che al piano di sotto c'è la colazione pronta; tè, cereali o toast?>>

<<Il tè andrà benissimo, grazie Lottie.>> le sorrisi e lei se ne andò lasciandoci da soli. <<Passata la sbornia?>> domandai e Louis si sedette accanto a me sul letto.

<<Più o meno, verso le cinque del mattino ho vomitato anche l'anima e adesso non mi renda che mangiare miele e succo di frutta che dicono che aiuti.>> raccontò per poi rialzarsi. <<andiamo, il tè si raffredda.>> disse per poi andare verso la scrivania e prendere una felpa grigia. <<tieni, credo sia più comoda di quella camicetta rosa.>> sorrise lanciandomi la felpa che indossai con molto piacere mentre lo seguii al piano di sotto.

<<A me piace la mia camicetta.>> mi difesi rispondendo ad alcuni messaggi del mio manager dicendogli che sono rimasto a dormire da un mio amico.

<<Non ho mai detto che non sia bella, solo che le mie sorelle penserebbero male se ti presentassi con degli indumenti così eleganti a colazione.>> spiegò prima di entrare in sala da pranzo dove si sentiva Lottie parlare.

<<... quando scende non dite niente, come se voi non sapeste niente che hanno dormito insieme.>> udimmo prima che loro ci vedessero. <<Hey ragazzi, cosa ci fate qui?>>

<<Harry, posso abbracciarti?>> mi domandò una delle due gemelle avvicinandosi a me, <<Anch'io voglio un abbraccio.>> di avvicinò l'altra guardandomi con gli occhi da cucciola.

<<Certo ragazze.>> sorrisi e loro mi saltarono addosso.

<<Voi non avete mai seguito i cantanti inglesi.>> si lamentò Louis, forse per la gelosia.

<<Si, ma non capita tutti i giorni che una celebrità sia a casa nostra quindi fai colazione e lasciaci stare.>> rispose una delle due.

Ci sedemmo e venni travolto da domande del tipo "hai mai visto il presidente?" Oppure "conosci Justin Bieber, è il nostro idolo." Ma non ci feci molto caso perché erano domande non proprio rivolte a me visto che non mi davano il tempo di rispondere.

<<Bambine basta!>> urlò Lottie portando il silenzio. <<Fate colazione e poi preparatevi per andare a scuola.>> ordinò autoritaria.

<<La vostra casa è davvero bellissima.>> mi complimentai bevendo il tè. <<Anche se conoscendo Louis me la immaginavo con palle da calcio ovunque.>> ridacchiai contagiando anche Lottie e le gemelle, Phoebe e Daisy.

<<Quando sono stata via una settimana la casa era ridotta più o meno come te la immagini, solo che c'erano la tv rotta e qualche vestito in giro.>> raccontò Lottie prendendo in giro Louis.

<<Ah ah ah, non dovresti andare a lavoro?>> domandò Louis a denti stretti facendomi ridere.

Si vedeva che era imbarazzato, in fondo in fondo.

<<Hai ragione fratellone, ma sappi Harry che se vuoi conoscere qualche aneddoto divertente su LouLou, su Twitter sono Lottietommo.>> mi fece l'occhiolino per poi uscire insieme alle gemelle.

Guardai Louis che mi stava già fissando. I suoi occhi erano di un'azzurro più scuro, quasi verde. Così profondi che avrei voluto guardarli per sempre, giorno e notte.

<<Non vorrei essere maleducato Hazza, ma devo ancora farmi la doccia prima di andare a scuola. Oggi ho lezione e non vorrei arrivare in ritardo. Non che non voglia rimanere qui con te ma insomma, capiscimi... io.>> trattenni le risate ascoltando Louis confondersi da solo.

<<Okay, ho capito.>> sorrisi e lui ricambiò. <<Allora, io vado. Grazie mille per la colazione.>> mi alzai e lui fece lo stesso in un modo molto inquietante ma allo stesso tempo carino.

Ci guardammo per secondi indefiniti, il blu nel verde. E pur non trovandomi nel mio appartamento, nei suoi occhi avevo trovato una casa. Un luogo dove rifugiarmi quando tutto mi sembrava soffocare.

🚨 PARTE SMUT PER CHI NON LA VOLESSE LEGGERE VADA DIRETTAMENTE AL CAPITOLO SUCCESSIVO 🚨

<<Hai intenzione di baciarmi?>> domandai avvicinandomi lentamente, giusto di un millimetro.

<<Non lo so, tu hai intenzione di farmi fare tardi a lavoro?>> si avvicinò anche lui.

<<Solo se tu me lo permetti.>> sussurrai arrivando a pochi millimetri dal suo viso e in pochi secondi Louis mi baciò facendo scivolare le sue mani sotto la mia felpa. <<Oh Louis.>> sorrisi sulle sue labbra per poi spingerlo fino a farlo sedere di nuovo.

<<Oh Harry, Harry, Harry. Tu mi stai provocando.>> disse guardandomi mentre mi inginocchiai davanti a lui, posizionandomi fra le sue gambe.

<<Zitto e goditi questo momento perché non capiterà un'altra volta.>> gli calai la tuta e i boxer giusto per far uscire la sua erezione per poi inglobarla subito.

Non era una cosa che amavo fare, ma a Louis l'avrei fatta tutti i giorni.

<<Oh Harry!>> gemette portando indietro la testa per poi posizionare le sue mani fra i miei capelli, non forzando la mia testa, ma solo per giocherellarci.

Ci vollero pochi secondi e Louis venne dentro la mia bocca, ingoiai e poi mi alzai guardando Louis soddisfatto.

<<Sei ancora in tempo per farti la doccia, io vado.>> presi il giubbotto dall'appendi abiti davanti alla porta d'ingresso ed uscii salendo in macchina.

Oh Louis, vorrei che tu fossi la mia prima volta in tutte le cose che ho già fatto.

...

Kiwi [ Louis & Harry ]Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz