Capitolo 24; Giappone

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<<Ragazzi, siamo arrivati.>> l'autista ci fece scendere dall'auto per poi accompagnarci fino all'interno dell'edificio che avrebbe ospitato il Victoria secrets fashion show 2017.

Una volta arrivati, notai la confusione così strinsi la mano a Louis che sorrise a quel gesto. <<Stammi vicino.>> gli sussurrai.

<<Sempre.>> disse a sua volta guardandosi attorno.

Eravamo davanti all'enorme palcoscenico con sopra persone che preparavano le luci e pulivano.

<<Salve Salve ragazzi.>> un uomo sulla trentina ci venne incontro con un enorme sorriso. <<Io sono George e sono qui per rispondere ad ogni vostra domanda. Seguitemi, vi porto al vostro personale camerino.>> si voltò e a passo svelto camminò, guardai un attimo Louis che sembrava divertito e poi cercammo di arrivare al passo di George.

Cosa facile per me, ma a quanto pare non per Louis e le sue gambe corte.

<<Qui è dove puoi rilassarti, cambiarti e guardare il resto della sfilata durante le altre esibizioni.>> mi informò aprendo la porta del camerino con sopra il mio nome. <<I completi sono già lì, pronti per essere indossati, le scarpe sono state lucidate. L'unica cosa che devi fare è riscaldare la voce e prepararti per il sound check fra dieci minuti.>> sorrise chiudendo la porta lasciandoci dentro.

<<Che tipo bizzarro.>> ridacchiò Louis per poi sedersi sul piccolo divanetto beige, posto davanti al televisore. <<Quali canzoni canterai?>>

<<Ehm... Kiwi e Only angel.>> mi sedetti accanto a lui per poi prendere la sua mano e giocherellarci. <<Un pò scontato eh?!>>

<<Beh, forse un pochino.>> mi sorrise per poi lasciarmi un piccolo bacio sull'angolo della bocca e poggiare la sua testa sulla mia spalla. <<Sappi che non esco con te per le prove. Ci sono molte modelle e credo che darei di matto a forza di vederle che ti mangiano con gli occhi oppure che ci provano con te.>> scoppiai a ridere alla sua affermazione.

<<Invece credo che dovresti venire fuori proprio perché così potrò dedicarti Only angel e baciarti davanti a tutte loro.>> mi misi a cavalcioni su di lui, mettendo le mani sotto alla sua maglietta. <<Nessuno che ci vieta di farlo, il management non c'è, le telecamere sono sempre. Sul palco, io e te.>> lo baciai, un semplice bacio.

<<Mi piace la tua faccia dopo che mi baci, è come se mi dicessi che è durato troppo poco. Come se non ne avessi mai abbastanza.>> soffiò sulle mie labbra per poi sorridere.

<<Infatti, non è ho mai abbastanza.>> ripreso a baciarlo, questa volta con più foga, finché non bussarono alla porta e mi sedetti nuovamente accanto a lui. <<Avanti.>> entrò una ragazza con una cartellina in mano.

<<Siamo pronti per il sound check.>> mi avvertì sorridendo così mi alzai porgendo la mano a Louis che prese per poi andare sul palco. <<Ecco a te il microfono, partiamo con Only Angel.>> sorrisi notando Louis in piedi sotto il palco, con le braccia incrociate che si guardava attorno curioso.

Sembrava un bambino che andava per la prima volta al luna park.

Cantai la mia canzone, molte modelle che conoscevo mi sorrisero avvicinandosi al palco, mentre Louis era sia irritato che felice.

Mi spiego meglio: quando guardava le modelle aveva la faccia irritata e sembrava volesse strangolarle, poi quando guardava me sorrideva come un bambino.

<<Perfetto Harry, non ci serve altro. Le truccatrici arriveranno nel tuo camerino fra circa venti minuti.>> mi avverti di nuovo la stessa ragazza prendendo il mio microfono.

Kiwi [ Louis & Harry ]Where stories live. Discover now