Capitolo 5

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Risate. Delle voci che non sentiva più da tanto tempo. Dove si trovava? Uscì dalla stanza e si trovò in un piccolo cottage,ai margini di un villaggio. Riconosceva quel posto, è li che era nato...ed è li che era morto.
-Ben svegliato,pensavo non volessi più alzarti,tua sorella è giù al fiume a prendere dell'acqua,sbrigati ad andare ad aiutarla,altrimenti chi la sente-.
Si voltò e vide un uomo robusto dai capelli grigi sorridergli,mentre lavorava della carne in un bancone.
-Padre...-
-Beh? Il gatto ti ha mangiato la lingua per caso? Sbrigati ad aiutare tua sorella,che poi mi servi qui. Oggi la caccia è andata bene e mi serve aiuto per pulire la carne prima che tua madre la porti al mercato-.
Era confuso. Non vedeva quel viso da secoli,letteralmente da secoli.
-Vado subito...padre-.
Che fosse stato tutto un incubo? Che avesse solo sognato di aver...
Arrivò al fiume immerso nei suoi pensieri e quasi non si accorse della figura china a riempire i secchi.
-Sorella,eccomi scusa il ritardo-
La ragazza si voltò,la lunga treccia nera sfiorò l'acqua,e gli rivolse un sorriso dolce.
-Sei qui...peccato,nostro padre aveva detto che se fossi tornata prima che tu ti alzassi uno dei secchi sarebbe stato tutto per te- continuando a sorridere lo schizzò con l'acqua fresca del fiume. Lei era sempre la stessa,la routine identica,forse era stato davvero un terribile incubo. Quando ebbero terminato di riempire i secchi tornarono a casa e versarono l'acqua dentro le solite botti in modo da averne grandi quantitá a portata di mano. La mattina trascorse tranquilla,mentre lui aiutava il padre a pulire la carne mentre le donne si preparavano per andare al mercato subito dopo il pranzo.
-Forza Owen è ora di pranzo andiamo,sempre che non preferisca restare qui? C'è ancora tanta carne da pulire,e la dietro ci aspetta anche il pesce- lo incalzò il padre.
-Eccomi padre,muoio di fame- si lavò le mani ed entrò in cucina,aspettandosi uno degli ottimi pasti di sua madre. Invece trovò la cucina vuota e insolitamente buia.
-Madre...state bene? Padre cosa succede?-
I suoi genitori erano li,ora non ridevano più, i loro volti erano tristi,e fu sua madre a parlare.
-Hai fame figlio? Allora vieni e nutriti-
Così dicendo si scostò il vestito dal collo,mettendo in mostra il chiaro morso di un vampiro,con le ferite ancora sanguinanti.
-Lo hai giá fatto in fondo,sará facile per te-
-Madre cosa dite? Io non volevo...-
-Tua madre ha ragione,forza bevi...mostrami che mostro è diventato mio figlio-.
Queste parole quasi urlate lo ferirono più di qualsiasi altra cosa, quella sua debolezza era costata cara alle persone che amava.
-Forza bevi e uccidici come il mostro che sei- suo padre sputò quelle parole urlate come fossero un veleno,prendendo un coltello e lanciandosi sopra il ragazzo,trafiggendogli il cuore.

Owen si svegliò di colpo. Il viso sudato per l'incubo,il fiato corto. Si guardò in torno ma non riconbbe il luogo del suo risveglio,da fuori privenivano delle voci,in particolare quella di un uomo che sbraitava contro qualcuno.
A fatica si alzò dal letto cercando di fare mente locale...era a New Orleans,su questo era sicuro,ma oltre questo ricordava solo un magazzino e un forte dolore improvviso alla schiena. Uscì dalla stanza cercando qualcuno che potesse dargli spiegazioni. Scese le scale avvicinandosi verso la fonte delle voci.
-Non dovevi portarlo qui Hayley,sei forse impazzita?-
-È stato ferito per causa nostra,ci ha aiutate Klaus, non potevo lasciarlo li a morire-
-Ferito da dei cacciatori che ci hanno attaccato dopo che a tuo dire,vi eravate incontrati per caso in cittá- la voce dell uomo era forte e sicura,e nascondeva una grande preoccupazione
-Non è sempre tutto un piano contro di noi,certe volte le cose succedono per caso-
Solo dopo qualche secondo si accorsero della sua presenza,Hayley gli rivolse un piccolo sorriso incerto...ma l'espressione di Klaus era una maschera di sospetto.
-Bene bene,visto che il nostro ospite si è svegliato potrá benissino rispondere lui alle mie domande,sempre che la sua infermiera non abbia da ridire- si voltò verso Hayely a quelle parole ma non le diede il tempo di dire nulla che lui giá teneva Owen per il collo alzato da terra contro il muro.
-Chi sei e cosa ci fai qui a New Orleans?-
Owen si aggrappò al braccio dell ibrido tentando di liberarsi, fu tutto inutile.
-Mi chiamo Owen...sono venuto qui dopo che dei cacciatori...mi avevano attaccato e...-
La scena fu interrotta da qualcuno che entrò nella stanza,posando gli occhi sui presenti.
-Così è lui quello di cui parlavate? Quello che ha salvato Hayely ed Hope?-
Hayley si voltò e andò incontro all uomo appena entrato.
-Provaci tu a far ragionare tuo fratello,a me non da retta-
-Nickalus potresti mettere giù il nostro ospite? Sono sicuro che parlerebbe più volentieri così-
-Come sempre,fratello,sottovaluti un probabile pericolo...ma per stavolta farò come volete,ma al primo segno di pericoli gli strapperò il cuore-.
Mollò la presa e si allontanò dal ragazzo,che tossiva in cerca di aria.
-È da tanto che non ci vediamo,Owen-
-È un piacere....Elijah-

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