Capitolo 10

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I sensi stavano tornando. Il vampiro stava riprendendo coscienza di se. Aprì gli occhi ritrovandosi sdraiato su un divano,con una sensazione di bagnato sulle dita,la mano gli pendeva verso il pavimento. Guardò in basso e vide una piccola massa di peli che gli slinguazzava allegramente le dita.
-Ehi piccolino,almeno uno dei due sembra allegro-.
Il cucciolo lo guardò scodinzolando e agitandosi allegramente.
-Si chiama Matt,lo hai giá conosciuto qualche giorno fa-
Il ragazzo alzò lo sguardo e vide una piccola massa di capelli rossi contornare un viso spruzzato di lentiggini.
-Tu sei Hope,giusto?-
La ragazza annuì.
-E tu sei quella che ha fatto male alla zia Davina,lo zio non era tanto felice-
Owen ricordò l'accaduto di poche ore prima, la ragazza che cerca qualcosa nella sua mente,la sensazione di freddo nel cervello,e una forza a lui sconosciuta che respinge violentemente la giovane strega.
-Non sapevo cosa sarebbe successo,nessuno aveva mai provato a leggermi la mente,lei come sta?-
La bambina si abbassò per prendere in braccio il cucciolo e accarezzarlo.
-Sta bene,niente che non abbia giá affrontato,ora sta cercando nei grimori un incantesimo per superare la barriera nella tua mente-
Il vampiro si alzò massaggiandosi il collo e si avvicinò alla finestra.
-Dubito che Klaus approverebbe che tu stia qui con me da sola,potrebbe immaginare che ti voglia dissanguare o chissá che altro-
La ragazzina si avvicinò a lui,porgendogli il cucciolo facendoli segno di prenderlo.
-Io mi fido di te,al nostro primo incontro quando mi hai dato il cucciolo le nostre mani si sono sfiorate,ho avuto la sensazione di...conoscerti,mi hai dato una sensazione di sicurezza quindi non credo che mi farai del male-
Owen si guardò le mani che tenevano il cucciolo. Cosa voleva dire? Lui non aveva percepito nulla.
-Ragazzina non so cosa credi di aver sentito,ma di certo non ci siamo mai incontrati e...-
Non finì la frase perchè Hope gli strinse la mano e nella mente di entrambi iniziarono a fluire immagini del passato del vampiro,alcune vecchie di quando era un bambino,poi il tutto sparì e si videro altre immagini di una cittá animata,con Owen in compagnia di una ragazza dai capelli scuri mentre si baciavano, e altre più recenti come il suo primo incontro con Elijah,durante il recupero della Quercia Bianca.
Poi qualcosa cambiò. Owen sentì la sensazione di freddo provata giá prima con Davina,mentre Hope percepì una forza che la respingeva,non potente come quella che scaglio via la strega,ma abbastanza forte da spezzare il debole legame.
Gli occupanti della casa dovevano aver percepito qualcosa,perchè le porte della stanza si spalancarono con forza e Kol Mikaelson entrò come una furia scaraventando Owen contro un muro,seguito da Davina,Hayley,Elijah e una donna bionda.
-Cosa diavolo pensavi di fare a mia nipote?- gli occhi di Kol erano contornati da delle vene nere,le zanne in mostra,minacciose.
-Zio Kol aspetta,lui non ha fatto niente,sono stata io-
Hope sembrava frastornata,si teneva alla madre e si massaggiava la testa.
-Gli ho preso io la mano per avere un contatto ed entrare nella sua mente-
Hayley prese la figlia per le spalle inginocchiandosi,il viso preoccupato.
-Perchè lo hai fatto? Sai cosa è successo a Davina quando ci ha provato,potevi farti male-
-Mamma non lo so spiegare,ma sapevo che ci sarei riuscita,ho visto qualcosa... immagini della sua vita,erano confuse ma ho riconosciuto lo zio Elijah e la zia Davina-
Lo sguardo di tutti si spostò sulla ragazza,che assunse un'aria confusa.
Poi Owen parlò.
-Non era Davina,ma era una strega Clare...-
Davina guardò il ragazzo dritto negli occhi,curiosa.
-Tu conosci la mia famiglia?-
Ora tutti guardavano lui,e Kol sembrava il più impaziente di sapere.
-Era il 1814,ho conosciuto Isabelle Clare a Londra,entrambi sapevamo la veritá sull'altro,ma ci innamorammo ugualmente. Lei aveva una figlia e io la crebbi come se fosse mia. Fummo felici per 27 anni poi Isabelle si ammalò e poco dopo morì. Non seppi più nulla di sua figlia. Se vuoi puoi chiamarmi bis-bisnonno-
Nessuno parlò. Davina guardò Owen fisso senza distogliere lo sguardo. Aveva davanti probabilmente l'unica persona al mondo che poteva parlarle della sua famiglia,una famiglia che non conosceva. Per lei doveva essere un bel colpo perchè si girò e uscì dalla stanza,seguita da Kol. Per un po nessuno aprì bocca. Poi...
-Dopo questo piacevole resoconto sulla tua vita,del dutto non richiesto,qualcuno può dirmi perchè mia figlia è riuscita facilmente a leggergli la mente mentre Davina non ha nemmeno scalfito il muro? Non che dubiti di mia figlia e della sua grandezza sia chiaro-
Klaus. Doveva essere arrivato da poco ed essere rimasto in ascolto. Lo sguardo fisso su Owen.
Questò sospirò seccato.
- Fammi indovinare. Altri incantesimi.-
Il volto dell'ibrido si allargò in un sorriso per niente rassicurante.

Cursed BloodlineWhere stories live. Discover now