Capitolo 33

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Daelrick entrò di gran carriera nel loro nuovo nascondiglio,si notava la sua eccitazione.
-Bene amico mio,ora mi servirá il tuo aiuto. Solo per attivare questi due oggetti servirá una mole immensa di magia e perciò saremo visibili. Qui entri in gioco tu,fai tutto ciò che è in tuo potere per schermarsi,non siamo ancora pronti alla battagli.-
Lo stregone annuì e sistemò delle pietre bianche attorno alla stanza del rituale, lanciando un incantesimo in modo che la magia non potesse essere percepita all'esterno.
-L'incantesimo dovrebbe reggere,non so che tipo di potere possa servire ma nessuno dovrebbe percepirti. A volte dimentico che sei un eretico,deve essere comodo. Non avresti nemmeno bisogno di me,un giorno mi spiegherai perché mi sopporti.-
Daelrick gli rivolse un leggero sorriso prima di allargare le braccia e chiudere gli occhi
- Perché amico mio,io e te passeremo alla storia come coloro che hanno distrutto i Mikaelson,e poi mi devi una bottiglia del migliore vino della città. I debiti si pagano sempre.-
Iniziò a recitare la formula e così continuò per almeno un'ora durante la quale ogni singola goccia del suo potere di eretico fu prosciugata e quasi morì per lo sforzo,mentre la barriera isolante reggeva senza problemi.
Alla fine dell'incantesimo ogni pietra del bracciale risplendeva di un colore diverso e il pugnale emanava calore e freddo allo stesso tempo.
Daelrick cadde a terra,prosciugato e quasi mummificato del tutto per lo sforzo mentre l'altro gli porgeva delle sacche di sangue pronte all'uso.
-Ci sei riuscito allora? È fatta?-
L'uomo svuotò sei sacche prima di riprendersi e poter parlare.
-Sono attivi entrambi,dobbiamo solo...decidere i bersagli.-

Un raggio di sole filtra dalla finestra e colpisce il ragazzo sugli occhi. Owen seccato si gira dalla parte opposta ma a svegliarlo sono le urla di Klaus contro qualcuno.
-Beh buongiorno a me...-
Tanto valeva alzarsi,quindi si dà una lavata veloce e scende a fare colazione. In cucina trova Alexa,Klaus e Freya,questi ultimi intenti nell'ennesima discussione.
-Klaus mi pareva di essere stata chiara,non possiamo uccidere,ne torturare o fare del male in alcun modo alla sosia di Hayley,l'incantesimo è quasi sciolto,ma il legame potrebbe trasferire ogni ferita al corpo originale.-
Klaus sbuffò seccato.
-È passata una settimana Freya,in questo tempo non sei riuscita a sciogliere il trucchetto di uno stregone mediocre e noi abbiamo una serpe in seno,per quanto ne sappiamo potrebbe spiarci anche in questo momento. O magari l'incantesimo fa del male alla nostra Hayley senza che ce ne rendiamo conto.-
Freya alzò gli occhiali cielo,ormai esausta dall'ennesima discussione sempre uguale.
-Hayley sta bene,l'ho controllata anche poco fa. Si è totalmente ripresa e infatti fa storie per parlare con la sua sosia,che tra l'altro è rinchiusa magicamente in una camera,non può comunicare con nessuno. Cosa potrebbe andare storto?-
Owen intanto era entrato in cucina e aprendo un'anta scoprì cosa era andato storto.
-Sono finiti i cereali,che cavolo.-
Freya a sentire la sua voce si rallegrò e ignorò Klaus per rivolgere un grande sorriso al figlio.
- Buongiorno, dormito bene?-
Owen si stiracchiò per bene facendo schioccare la schiena.
-Benissimo finché il sole non mi ha svegliato assieme alle vostre urla. Non potevate litigare con un volume di voce più basso?-
Klaus lo bruciò con un solo sguardo.
-Scusa se le nostre parole ti hanno svegliato dal tuo bel sonno,ma a quanto pare io sono come sempre l'unico che si preoccupa per l'incolumità di questa famiglia.Ma a quanto pare nessuno di voi ha problemi a gironzolare per la città,e durante la presenza chiara di un nemico che ci vuole morti.-
Owen stava per addentare il suo toast quando il suo anello si illuminò e una forte fitta alla testa lo colpì. Vide una strada,gente che camminava ma non faceva caso a lui...no,non a lui. Non era lui a trovarsi in quella strada,in quel vicolo,era Davina. Si era totalmente dimenticato del legame che lo univa alla strega Clare,ma se lei aveva deciso di usare quel legame,allora le cose erano precipitate.
Freya non perse tempo e subito si affiancò al figlio,occhi sbarrati per la preoccupazione. Persino Klaus ora era ammutolito,mentre Alexa che fino a quel momento era stata in disparte quasi scavalcò l'Ibrido per avvicinarsi a Owen.
-Fratellino? Che ti prende?-
Il vampiro si teneva la testa che quasi gli esplodeva,e una marea di emozioni lo soverchiava. Paura,dolore,ansia...ma per cosa? Non erano sensazioni rivolte a se stessa,o almeno non del tutto. Sentiva che qualcosa gli sfuggiva ma non riusciva a capire che cosa.
-Davina... è in pericolo. Klaus va...da lei...presto.-
Il dolore cessò e il ragazzo poté finalmente riprendere fiato. Si sedette su una sedia con le due donne attorno e Klaus che gli si inginocchiò davanti.
-Dove?-
Owen non rispose.
-Dove sono?-
Sono? Sono chi? Davina era con qualcuno? Ma lui non aveva visto nessuno...
"Sono un idiota,era così ovvio..."
Queste parole risuonarono nella testa del vampiro prima che Klaus lo scrollò per le spalle.
-Dove sono Davina e Kol?-
Ecco. Ora tutto tornava. I sentimenti di Davina rivolti a qualcun'altro,erano rivolti a Kol. Era così ovvio eppure lui non ci aveva pensato.
-In un vicolo della terza strada del Quartiere Francese...-
Klaus fece appena in tempo a girarsi.
-...ma è troppo tardi.-

NOTA AUTORE
Rieccomi dopo praticamente due mesi ,vi chiedo scusa per il tempo esageratamente lungo per l'aggiornamento,ma sono stra impegnato con un corso che sto facendo che mi prende tutto il pomeriggio e la sera,la mattina studio e ho davvero poco tempo. In ogni caso ora le cose si fanno interessanti,Daelrick si muove,le pedine nella scacchiera iniziano la partita finale,e spero che vi piaccia il modo in cui si svolge questo capitolo,anche se forse la conclusione vi piacerà meno 🙈 spero che sia tutto chiaro e come sempre che vi piaccia

Cursed BloodlineWhere stories live. Discover now