Capitolo 13

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Buio. Buio ovunque. Si era risvegliata in quella stanza,non sapendo per quanto tempo avesse perso conoscenza. Aveva cercato la porta,ma come pensava era sigillata con la magia. Un senso di frustrazione la assalì,si era fatta sopraffare facilmente,aveva abbassato la guardia e ora era in balia di chissá chi. Il suo pensiero corse subito ad Hope, doveva resistere e tornare a casa per lei. Rumore da oltre la porta,dei passi,qualcuno si stava avvicinando. Istintivamente lei arretrò verso il muro,con lo sguardo dritto sulla figura che aveva appena aperto la porta. Era lui,l'uomo che le aveva spezzato il collo ora le sorrideva,poggiando del cibo e una bottiglia d'acqua su di un tavolino.
-Bensvegliata,mi stavo giusto chiedendo quando saresti tornata tra noi.-
-Dove sono? Che cosa mi hai fatto?-
La voce ricolma di rabbia tradiva la sua espressione calma.
-Sei mia ospite,per il momento. Riguardo a cosa voglio...dovresti mangiare qualcosa,sarai affamata immagino.-
Le avvicinò il piatto,e la ragazza con una velocitá impressionante lo ruppe e usò una scheggia per trapassargli un occhio. O almeno questo era il suo intento. Nonostante la velocitá dell'ibrida,l'uomo fu molto più veloce a romperle il braccio buttandola poi a terra tra urla e gemiti di dolore.
-Non dovresti fare cosi,hai sprecato del buon cibo è un peccato.-
Lo sguardo di Hayley era ricolmo d'odio.
-Ti ucciderò maledetto,che cosa vuoi da me?-
-Presto lo saprá,signorina Marshall,molto presto. Il suo aiuto sará cruciale per ciò a cui aspiro.-
Il braccio stava lentamente guarendo,il dolore quasi sparito,così Hayley potè mettersi in piedi.
-E a che cosa aspiri? Vuoi usarmi come merce di scambio?-
Un sorriso più marcato segnò il volto dell'uomo.
-Si riposi,presto inizieremo,e lei dovrá essere in piena forma,le consiglio di mangiare.-
Detto questo si girò,uscì dalla stanza sigillando la porta,e lasciò nuovamente Hayley da sola,una piccola luce proveniva da una torcia che aveva portato lui. Non era molta,ma la luce bastava ad illuminare la piccola stanza quel tanto per permetterle di guardarsi attorno.
Una branda occupava un lato mente nell'altro vi erano un tavolino con uno sgabello. Le pareti erano di solido gemento e non avevano sbocchi esterni da poter forzare. L'unico modo per uscire era la porta.
Un pensiero le passò per la mente,facendole corrugare la fronte per la preoccupazione.
Hope...

Freya guardava Owen con uno sguardo a metá tra preoccupazione e stupore. Qualsiasi cosa avesse visto l'aveva sconvolta.
-Io...cosa? Che cosa hai visto nella mia mente?-
Il ragazzo si avvicinò per cercare di farla tornare in se ma lei lo scanso e con un gesto della mano lo fece volare contro il muro.
-Deve essere una prerogativa dei Mikaelson far volare le persone...dovreste aprire una societá di voli a basso costo.-
La strega si girò e si allontanò senza più degnarlo di uno sguardo.
-E dai,non era poi tanto male...-
Uscita dalla porta trovo Klaus ed Elijah ad attenderla.
-Allora sorella,che cosa hai scoperto? Sono impaziente di conoscere meglio il nostro ospite.-
Lo sguardo di Klaus volava dall'una all'altro,impaziente come suo solito.
Elijah invece era molto più rilassato,anche se era evidente che entrambi avevano udito la loro piccola discussione,o meglio lui che parlava e poi un gran baccano quando colpiva il muro.
-Devo andare,ho bisogno di incontrare una persona...-
Freya liquidò così ogni possibile domanda,e senza perdere tempo si avviò verso la porta.
Klaus non era tipo da accettare di essere ignorato,e così decise che se non avesse avuto le informazioni dalla sorella,le avrebbe avute dal ragazzo.
-Allora,sto ancora aspettando una risposta caro Owen,illuminami.
E farai meglio a dirmi tutto o quel volo di poco fa ti sembrerá un divertimento.-
Stava per posare la mano sulla sua spalla,probabilmente più per causare dolore stritolandogliela che come gesto di rassicurazione. Ed infatti poco dopo il ragazzo avvertì il dolore aumentare e Klaus spingerlo a terra...poi qualcosa di strano accadde. Il dolore cessò,e Owen vide Klaus stringersi la testa con un espressione dolorante in volto.
Elijah gli si avvicinò per poi voltarsi oltre un Owen che non capisce cosa succede.
-Freya che cosa stai facendo? Adesso smettila,basta.-
Quando anche il ragazzo si girò,vide la strega con il braccio teso.
Il volto di Klaus era una maschera di pira ira,le labbra serrate e i pugni stretti tanto da far diventare bianche le nocche. Si avvicino alla sorella,e Owen per poco non pensò che volesse colpirla.
-Spiegati.-
La strega lo guardò dritto negli occhi.
-Nessuno gli torcerá un capello fino al mio rientro,nessuno Nicklaus,nemmeno tu.-

Cursed BloodlineWhere stories live. Discover now