Capitolo 39

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I fratelli Mikaelson a terra uno accanto all'altro. Hayley poco lontana da loro. Tutti e tre momentaneamente fuori gioco. Freya senza magia e Owen stava per diventare un guscio vuoto,senza magia ne anima. Le sue urla di dolore rimbombavano ovunque.
-Sta zitto moccioso,non ci vorrà ancora molto.-
Il giovane Mikaelson era immobilizzato con il corpo che lentamente si ricomponeva. Un ultimo e sonoro "crack" segno la fine del processo di guarigione. Le urla di dolore lentamente si affievolirono e, inaspettatamente,si trasformarono in risata. Dealrick guardò il ragazzo confuso.
-Che hai da ridere? Sei forse impazzito?-
Owen lo guardò ridendo,prima di dargli una testata,rompendogli il naso,e allontanarlo,liberandosi così della sua presa.
-Hai fatto cilecca,mi spiace. Capita sai,ci sono belle pillole che risolvono questo problema.-
Il vecchio si rialzò, più incazzato e confuso di prima.
-Come accidenti è possibile? Dovresti essere morto...-
Owen approfitto della sua distrazione per assestargli un gancio in piena faccia e buttarlo nuovamente a terra.
-Magari quel tuo braccialetto è made in Cina,si sa che non sono molto affidabili.-
E tra la rabbia di Dealrick per aver quasi sfiorato la vittoria,e le battute di Owen che lo sfotteva per essersela lasciata sfuggire,lo scontro tra i due riprese. Entrambi scagliarono contro l'altro enormi quantità di magia,nel caso del ragazzo,alternata a vari pezzi della casa,tra cui divani,pezzi di muro e altri insulti. Ma per quanto ci provassero,nessuno riusciva a sovrastare l'altro abbastanza a lungo per poter vincere. Così passarono ad un combattimento più fisico,con scambi di pugni,calci e qualche morso. Dealrick era più vecchio,quindi più forte,ma Owen compensava con la bastardagine. Usava l'ambiente circostante per colpirlo in modi,diciamo così,fantasiosi e imprevedibili. Nessuno si aspetterebbe che un nemico ti lanci contro della frutta,e poi anche il contenitore in vetro una volta vuoto. Il vecchio,furioso per venire trattato da idiota,si scagliò contro di lui ma andò a sbattere,mandando in frantumi,una lastra di vetro che Owen aveva richiamato lì con la magia,ferendosi superficialmente un po' ovunque. Tra risate e battitore da parte del giovane eretico, Dealrick si trovò ad evere gli occhi cavati con due pezzi di vetro. Le sue urla,stavolta vere urla di dolore,fecero tremare la casa. Owen intanto approfittava del suo vantaggio per infierire,usando delle travi cadute come mazza e il nemico come pallina. Infine lo impalò al muro,segnando quello che credeva il punto della vittoria. Un nemico cieco e con una trave in pancia, senza contare le varie ossa rotte,non poteva essere poi molto pericoloso. Ma Owen commise due volte lo stesso errore. Anche stavolta non finì subito il nemico,dimenticandosi della magia di Davina,che permise al vecchio di liberarsi in uno scoppio di energia che scagliò Owen a terra stordendolo. Dealrick,aveva bisogno di tempo per riprendersi,anche usando la magia, così penso bene di ricambiare il favore e trafisse lo stomaco del ragazzo,bloccandolo a terra.
-Moccioso insolente,non so come ti sei salvato dal potere del bracciale,ma voglio proprio vedere come ti salvi da questo.- Si ripulì il viso dal sangue,gli occhi ormai guariti, anche grazie all'aiuto della magia,puntarono verso i due Originali ancora svenuti.
-Avevo un piano ben studiato,doveva essere semplice,ma tu dovevi metterti in mezzo e fare l'eroe. Ti avrei ucciso velocemente,senza dolore...diamine avrei anche potuto lasciarti vivere. Ma ora è una questione personale.-
Si inginocchiò tra i due corpi a terra,posando le mani sui loro petti.
-Potrai anche essere in grado di tenermi testa con il potere della strega,ma che ne dici del potere di due Originali?- così, iniziò ad incanalarli. La pressione magica di Dealrick aumentò esponenzialmente,mentre Owen riuscì a malapena a liberarli dalla trave che lo bloccava e rialzarsi,curandosi il buco in pancia. Essere un eretico ti garantisce magia infinita,ma non ti rende imbattibile,e lui era arrivato al limite. In fondo era solo un ragazzo che possedeva la magia fa una settimana,cosa potevano pretendere? Come poteva lui,salvare gli Originali,se nemmeno loro potevano fare nulla? Con la mente già proiettata alla sconfitta e alla morte,osservava ormai impotente,il nemico rialzarsi. Percepiva ancora vita nei due corpi a terra,anche se flebile.
-È incredibile la quantità di magia che può darti un Originale,potessi imprigionate loro nel bracciale...-
Ormai versi la vittoria,il vecchio diede un calcio al volto di Klaus,che si ruppe il naso ma rimase dormiente.
-Ho passato secoli a darvi la caccia,ad ordinarvi...ora mi fate solo pena. Ho una tale quantità di potere che posso plasmare questa città a mio piacimento,posso liberare il mondo dai vampiri,e poi toccherà ai licantropi. Ma prima, toccherà a te,ragazzo.-
Owen mentalmente maledisse ogni singola battuta fatta,mentre ogni cellula del suo corpo iniziava ad urlare di dolore. Il potere di Dealrick era tale da poterlo uccidere e riportare in vita,solo per poterlo riuccidere ancora ed ancora. Il ragazzo ormai era rassegnato, tentò una difesa,ma fu tutto inutile,la sua magia ormai non bastava più, totalmente soverchiata da quella del vecchio. Così finì contro il muro,bloccato.
-Devi essere fiero,anche se hai perso, com'era inevitabile che succedesse,hai combattuto bene. Ma eri dalla parte sbagliata,peccato. Avrei potuto insegnarti molto,se solo fossi stato con me,avresti avuto più potere di quanto possa immaginare...beh ormai è andata così,addio ragazzo.-
Con queste parole gli trafisse il petto con la mano afferrandogli il cuore e torcendogli. Owen,pur provando un dolore atroce,non riusciva ad urlare ne a fare nulla. Quel maledetto vecchio se la prendeva comoda,assaporando ogni smorfia di dolore. Poi, più nulla...all'incirca. Dealrick si bloccò di colpo,il cuore di Owen stretto in mano ma senza più torcerlo. I due si guardarono negli occhi. Poi il vecchio lasciò il cuore ed estrasse la mano,girandosi e dando le spalle al ragazzo.
-Non è possibile...come puoi tu?-
Dietro di loro,Hope. La bambina aveva una mano tesa verso il vecchio,e con la sua magia ne controllava ogni movimento.
-Ho il potere della strega. Ho incanalato due Originali,eppure tu riesci a sottomettermi...come fai? Sei solo una mocciosa...-
La piccola con un movimento della mano gli ruppe entrambe le gambe,costringendolo in ginocchio.
-Non sono una mocciosa,sono Hope Mikaelson. E tu hai smesso di fare del male alla mia famiglia.-
Così alzò l'altra mano,stavolta puntandola verso Owen. Questo si riprese velocemente da ogni ferita inferta. Incredulo,guardo la piccola che gli sorrise.
-Ciao cugino.- lo salutò con la mano e un sorriso a trentadue denti. Lui rispose al saluto con la mano,più confuso del vecchio che sbraitava contro di loro.
-Maledetti,non sarà così facile,io sono l'essere più potente. Io sono colui che ha sconfitto gli Originali.-
Owen lo interruppe.
-Tu sei colui che ha "quasi" sconfitto gli Originali.-
Andò accanto alla cugina,sussurrandole qualcosa all'orecchio e lei gli rispose.
-Addio vecchio, è stato divertente.-
E gli puntò la mano contro,pronunciando un incantesimo,che fece prendere fuoco al "potentissimo" Dealrick.
-Dracarys, vecchio di merda.-
Così,colui che era "destinato" a sconfiggere i Mikaelson,venne sconfitto dai loro figli,uniti. Di lui non rimase nulla,se non la cenere,e il bracciale d'argento.
Owen scompigliò i capelli della bambina.
-Grazie dell'aiuto cugina,ma se lo sapesse tuo padre sarebbe lui ad uccidermi.-
Lei gli sorrise.
-Sei il mio unico cugino,se muori poi con chi prendo il gelato al doppio cioccolato? Piace solo a noi due.-
Il bracciale intanto,ormai nelle mani di Owen, fece brillare uno dei gioielli incastonati. L'anima di Davina,non essendo più intrappolata dal volere del vecchio,era tornata nel suo vero corpo, così come la magia di Freya.
Questa entrò nella stanza da uno dei vari buchi nei muri,spostando lo sguardo dai fratelli,ad Hayley,ad Hope e infine al figlio,che le sorrise.
-Abbiamo vinto mamma.-

Cursed BloodlineWhere stories live. Discover now