Capitolo 23

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-Mi vuoi aiutare? Non ho molto tempo...-
Il ragazzo stava guardando la bambina con un'aria quasi disperata.
Non aiutava di certo l'essere inseguito dall'Ibrido Originale,aver appena spezzato il collo alla donna che ama e l'usare sua figlia.
-Va bene,dammi il libro- la piccola allungò le mani verso di lui e lo prese,la pagina dell'incantesimo giá pronta.
-Ti fará male come l'altra volta?-
L'ultima volta che la ragazzina aveva provato ad entrargli nella mente il risultato non era stato molto incoraggiante.
-No. Ora so come fare,e l'incantesimo mi aiuterá. Non preoccularti per me,cugino.-
Lei gli fece un sorriso tenero e furbo allo stesso tempo.
-Da quanto lo sai?- ricambiò il sorriso di lei,stupito.
-Qualche giorno,me li ha detto la mamma quando è passata,prima di partire per le foreste. Ora iniziamo,avevi fretta no?-
Fece coricare Owen mettendogli poi le mani sulle tempie,due dita per lato.
-Pensa al momento in cui vuoi tornare,così sará più facile per me portartici.-
Il vampirò si concentro sul momento della sua discussione al bar con quel vecchio. Si ritrovò poco dopo catapultato nel bar,come se avesse acceso la tv e stesse guardando un film. Vedeva tutto da un'altra prospettiva,e sopratutto vedeva se stesso seduto sul bancone intento a bere. L'uomo dai capelli grigi arrivò poco dopo sedendosi accanto a lui e iniziando a parlargli. Noto che fece un segno,quasi un saluto,al barman che molto tranquillamente mise un'altra bottiglia,dalla quale poi entrambi bevvero. La scena dopo era ovvia,Owen risente del veleno di lupo e inizia a tossire e sputare sangue,ma nessuno sembra considerarlo. L'uomo dai capelli grigi si allontana poco dopo all'arrivo di Elijah,ma lo vede osservarli da dietro un angolo.
-Owen,ti riporto indietro,la tua mente mi sta respingendo e non posso resistere ancora per molto.-
Fu come essere risucchiati da un forte vortice. Si sentì risucchiato e sballottato,come in uno di quegli incubi in cui sogni di cadere per trenta minuti ininterrotti e poi ti svegli di soprassalto nel letto.
Così fu il suo risveglio,ansimante e con il cuore che gli batteva forte,e la testa un po scombussolata.
Hope lo guardava soddisfatta di se,ma anche lei era provata dalla magia,ansimava in maniera pesante e il petto si alzava e abbassava in maniera frenetica.
-Hai trovato quello che cercavi?-
Il ragazzo la guardò ancora un po confuso ma annuì in maniera decisa.
-Sei stata grandissima Hope,ora so che faccia ha quello che mi ha avvelenato,e probabilmente è lo stesso che sta combinando questo grande casino.-
Intanto il corpo di Caroline a terra dava i primi segni di ripresa,con mugugni e inveimenti.
-Ok ora dovrei andare. Non vorrei essere qui quando si sveglia del tutto,ne quando arriverá tuo padre. Mi fa un po paura sai...-
Hope gli sorrise divertita.
-Mi sei simpatico,sono contenta che siamo cugini.-
Owen le ricambiò il sorriso divertita e prima di sparire le scompigliò i capelli.

Il locale era semi deserto,pochi clienti ancora occupavano le sedie mentre l'ora di chiusura era ormai imminente. Nessuno lo degnò di uno sguardo quandò entrò e si diresse spedito sul retro. Il proprietario,nonchè colui che gli aveva servito la bottiglia avvelenata,stava tranquillamente fumando poggiato al muro. La sua espressione non cambiò quando lo vide,segno che probabilmente non ricordava nulla di quanto avvenuto.
-Hey,ti ricordi di me? No,non credo. Sono quello che hai quasi ucciso con il veleno di lupo qualche giorno fa,gradirei spiegazioni o potrei dire in giro che il locale è piano di...blatte.-
L'uomo lo guardò storto.
-Sparisci ragazzino. Non sei un po troppo grande per questi giochi?-
Gli lanciò il mozzicone sui piedi e fece per tornare dentro quando il vampiro lo afferrò con forza e lo scaraventò sul muro.
-Proviamo così- gli bloccò la testa e lo guardò dritto negli occhi- ora mi dirai tutto quello che voglio sapere. Chi ti ha detto del veleno? Chi te lo ha dato? E dove lo trovo?-
L'uomo oppose una leggera resistenza alla presa del vampiro ma si arrese quasi subito. Gli occhi vuoti dell'uomo sembravano guardare oltre Owen.
-Allora? Ti ho fatto delle domande e gradirei delle risposte entro capodanno.-
L'uomo iniziò a parlare,sputando fuori parole con poco senso.
-Uomo...minaccia...ucciso...tutti morti...- lentamente,senza farsi notare,estrasse un coltelli dalla tasca e si pugnalò dritto al cuore,sotto lo squardo sorpreso di Owen,mentre cadeva a terra rantolante.
-Dannazione,perchè lo hai fatto? Stupido idiota,ti avrei lasciato vivere.-
Con le ultime forze il barman gli afferrò il colletto.
-Lui mi ha detto di farlo...se ti rivedevo...e facevi domande...dovevo uccidermi. Ho un messaggio per voi...sarete tutti...m-morti.-
La presa si allentò a la sua mano cadde a terra priva di forza,priva di vita.

Cursed BloodlineWhere stories live. Discover now