14. Melodie [+14]

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Levi's pov. Martedì 26 dicembre

-Vuole qualcos'altro, signore?-

-No, va bene così. Grazie.-

Pixis si allontanò, lasciando Levi a fare zapping alla TV con il suo bicchiere di brandy. Sarebbe stato in ferie fino all'8 gennaio e non aveva niente da fare.
Più che stare alla TV, allenarsi e coccolare Kuchel, che in quel momento stava comoda sulle sue cosce, non aveva nient'altro da fare. Eccetto, come sempre, farsi una prostituta.
Prese il cellulare e scrisse un messaggio. Aspettò ad inviarlo, non ne era per niente sicuro. Anzi, non doveva farlo.
Appena vide che lei era online, spense immediatamente il cellulare. Con che scusa avrebbe iniziato a messaggiarle? Sapeva che non potevano ancora vedersi perché era "in quel periodo del mese".

Il cellulare iniziò a squillare e Levi lo prese di nuovo per controllare chi fosse. Sperando, inconsciamente, che fosse lei.

Il corvino sbuffò e rispose. -Si?-

-Buongiorno signor. Ackerman, sono Naomi.- Rispose una voce femminile.

-Hai ancora qualche problema con moduli o cose simili?-

-No, non è questo. È che... Volevo farle gli auguri per il suo compleanno.- Ammise con tono incerto la donna. -Ho pensato che ieri avesse da fare e fosse con amici e parenti, quindi non ho voluto disturbarla.-

-Grazie.- Rispose, non realmente interessato alle sue parole.

-Senta, mi stavo chiedendo se lei oggi avesse da fare...-

Levi fece finta di pensarci, in realtà rimase solo in silenzio. -No, perché?-

-Vede... Volevo chiederle se avesse voglia di prendere un caffè al bar. Insieme. Tra poco.- Disse ancora insicura.

Non aveva per niente voglia. Non voleva proprio uscire con la sua collega.
Tuttavia, pensò che un'uscita con lei sarebbe riuscita a togliergli dalla testa quella ragazza. Almeno per un po'.

-Ci vediamo tra venti minuti. Ti vengo a prendere in auto.-

Dopo qualche attimo la donna rispose e, dal tono di voce, sembrava al settimo cielo. -Certo!-

Entrambi chiusero la chiamata e Levi si spostò Kuchel dalle gambe, che fece un miagolio di disaccordo, per andarsi a preparare.

Arrivati a Trost, Levi parcheggiò l'auto in un piccolo spiazzo fuori dal bar e scese insieme alla collega.
Stava per spingere la porta a vetri del locale, ma qualcosa lo bloccò. Anzi, qualcuno.
Dietro al bancone vide un biondo dagli occhi azzurri come il mare che serviva due bicchieri ad una coppia. Era il fratello di [T/n].

-Che succede?- Chiese a quel punto Naomi, cercando di scorgere nell'espressione del corvino il motivo per cui si fosse fermato davanti alla porta.

-Cambiamo bar.-

-Perché?-

Naomi fissò Levi fare dietrofront per tornare all'automobile. -Ce ne uno migliore da un'altra parte. Sali.-

Prima che Levi potesse aprire la portiera, sentì una voce a lui familiare provenirgli da dietro le spalle. -Fratellone!-

Si girò e vide Isabel correre verso di lui. -Allora sei venuto come avevi detto!-

𝐉𝐮𝐬𝐭 𝐒𝐞𝐱... 𝐎𝐫 𝐌𝐨𝐫𝐞? «Levi x Reader»Where stories live. Discover now