30. "Resta"

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Levi's pov. 11 febbraio.
-Hai capito bene. Ieri ho parlato con [T/n].- Ripeté Isabel al fratello, mettendosi comoda sul suo letto. -E ha detto esattamente "lo amo".-

Presto, la rabbia del corvino per il fatto che la sorella avesse rivelato i propri sentimenti alla ragazza, venne rimpiazzata da ansia e batticuore.
Amare uno come me...? Si domandò Levi, ancora scosso. Credeva che ormai [T/n] fosse già partita, come gli aveva detto tempo prima. Che se ne fosse andata per sempre, senza avergli detto più nulla, senza avergli neppure detto addio.

-Mi spieghi perché diavolo non sei corso da lei? Perché non le sei stato vicino quando stava male a causa di ciò che le è successo dopo la circolazione delle foto?-

-È stata lei a dirmi che era meglio non vedersi più per un po'. E poi mi aveva bloccato tutti i contatti.- Tentò di giustificarsi lui, invano.

-Lo sai che le ragazze dicono sempre l'opposto di quello che pensano, stupido fratellone!- Lo rimproverò lei. -Avresti potuto parlarle in altri modi, per esempio andando direttamente a casa sua!-

Levi rimase in silenzio, dando così il tempo alla ragazza di continuare. -Inoltre, mi ha detto che sei stato a letto con Naomi!-

-Non sono stato a letto con lei!- Negò subito, andando a sedersi sulla poltrona sotto la finestra. -Quella sera non mi ha lasciato nemmeno il tempo di spiegare.-

Isabel stava per dire qualcos'altro, ma il corvino la fermò. -Ora torna a casa.-

Lei, non dicendo nulla, si alzò dal letto e, dopo aver fissato qualche secondo l'ultimo ripiano della mensola del fratello, si piegò per rovistarci.

-Ti ho detto mille volte di non toccare i miei vinili.- Levi si posò una mano sul volto, ormai stanco e frustrato.

La rossa continuò senza far caso al fratello, finché non prese tra le mani uno di quei vinili che mise delicatamente sul giradischi affianco.

-Ho sempre pensato che la musica potesse fare miracoli.- Disse, facendo così partire il 45 giri.

Fatto ciò, si alzò e andò verso la porta. -Quindi, vedi di fermarla entro le 23 di domani prima di perderla per sempre, baka!-

Sbattè infine la porta e fece sobbalzare la povera gatta, che fino a pochi secondi prima stava dormendo.

Il corvino si lasciò andare ad un lungo sospiro, mentre veniva accompagnato dall'allegra canzone.

You think you've lost your love.
Well I saw her yesterday.
It's you she's thinking of.
And she told me what to say.
She says she loves you and you know that can't be bad.
Yeah she loves you and you know you should be glad.*

[T/n]'pov. 12 febbraio.
Girai per la quinta volta la rotella e la musica ripartì in un attimo. Chiusi gli occhi e mi feci cullare da quella melodia così nostalgica, ancora e ancora.

-[T/n], sei sveglia?-
-Cosa c'è?- Risposi un paio di secondi dopo, non muovendomi di mezzo centimetro dalla mia comoda posizione sotto le coperte.
-Oggi al bar ho sentito che stavate parlando di quel tuo... Cliente... Che mi avevi presentato tempo fa...-
Non risposi, aspettando che andasse avanti.
-Sappi che qualche giorno fa, mi pare il cinque, è passato a casa nostra. Aveva chiesto di te.-
Il mio cuore palpitò a quella notizia, non sapendo cosa pensare esattamente.
-Gli avevo detto che te n'eri andata e... Che probabilmente non saresti più tornata. Quindi forse ecco perché non ti ha più cercata.-
Ancora, non dissi nulla e lasciai che Armin continuasse a parlare.
-Io non conosco quell'uomo e non so le sue vere intenzioni nei tuoi confronti, ma... Dal suo sguardo quel giorno, sembrava veramente preoccupato per te. Non credo sia come Christopher. Ma se tu credi che ti possa far soffrire, allora farò in modo che non si possa più avvicinare a te, te lo prometto.-
Poco dopo, sentii la porta chiudersi ed io affondai la testa nel cuscino.

𝐉𝐮𝐬𝐭 𝐒𝐞𝐱... 𝐎𝐫 𝐌𝐨𝐫𝐞? «Levi x Reader»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora