17. Stai bene?

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[T/n]'s pov.
Aprii lentamente gli occhi, guardandomi intorno. Tirai su il busto facendo forza sugli avambracci e guardai fuori dalla finestra. Era buio e l'unica luce che entrava in casa era quella dei lampioni che illuminavano la strada.
Mi misi a sedere e mi girai alla mia destra, stropicciandomi gli occhi. Ero sotto le coperte, del tutto nuda, e al mio fianco c'era Christopher che ancora dormiva, anche lui nudo.

Dopo averlo guardato per qualche attimo, mi sporsi a prendere i miei jeans da terra e tirai fuori il cellulare dalla tasca.
6:22 di mattina e 19% di batteria rimasta.
Spensi subito il cellulare per non dover guardare un secondo di più la foto sul mio display e lo riposi di nuovo nei jeans, non prestando troppa attenzione ai messaggi e alle chiamate perse.

Mi facevano male i fianchi dopo stanotte. Al pensiero, feci una smorfia schifata ed ebbi la sensazione di avere ancora in bocca il sapore di quella disgustosa sostanza bianca e delle labbra di quel bastardo sulle mie.

Mi alzai a fatica e raccolsi tutti i miei vestiti sparsi sula parquet e cercai il bagno. Appena lo trovai, mi ci chiusi dentro ed appoggiai la schiena alla porta. Ispirai tutta l'aria che i miei polmoni potevano contenere e la buttai fuori lentamente dopo poco.
In silenzio, mi lavai e mi rivestii, trattenendo quell'unica lacrima che mi stava offuscando la vista da un occhio.
Appena ebbi finito uscii dal bagno e tornai in camera, notando che Christopher era ancora addormentato, beandosi del calore sotto le coperte. Era a pancia in giù con la testa rivolta verso il lato del letto ormai vuoto e sfatto, e le braccia asciutte ed allenate erano tenute sotto il cuscino.

Mi girai verso la scrivania e ci vidi il suo portatile, chiuso e spento.

Le foto sono salvate su una chiavetta. E in più, le ho salvate sull'hard disk del mio PC, come se non bastasse.

Non sapevo la password del PC. Ed anche se fosse stato acceso, le foto erano salvate su una chiavetta, di cui non avevo la minima idea di dove fosse. Ma potevo tentare. Mentre dormiva, avrei potuto cercare la chiavetta. Per quanto riguardava la password invece...

Una voce improvvisa mi fece correre un brivido lungo la schiena. -Cosa stai facendo?-

Mi girai verso Christopher, che era nella stessa posizione di prima, ma con un occhio socchiuso.

-Me ne vado...-

-Di già?- Chiese con voce impastata dal sonno.

Alzò di poco il capo, guardandomi con i suoi sottili occhi nocciola e i capelli scompigliati.
Qualunque ragazza a vederlo così avrebbe pensato "Ma quanto è sexy!" Ma nella mia mente continuavano a girare solo le frasi "Mi fai schifo. Perché sei tornato? Mi stai rovinando di nuovo la vita. Ti odio. Muori."

-Sì. I miei si preoccuperanno se non torno a casa.- Risposi e andai alla porta.

-Sta sera ti mando un messaggio di auguri, Cherry.-

Mi bloccai sulla soglia, stringendo i denti. -Capito.-

Uscii sbattendomi la porta alle spalle e me ne andai.

Tornai così a casa mia, senza pensare a niente. Non volevo più pensare a nulla.

Arrivata, entrai in casa facendo il meno rumore possibile, siccome dormivano ancora tutti. O così credevo. Infatti, appena mi tolsi le scarpe vidi mia madre scendere di corsa le scale. -Tesoro! Com'è andata?-

Mi presi qualche attimo per guardarla. Mi sorrideva, come sempre, guardandomi di rimando con i suoi bellissimi occhi azzurri, proprio come quelli di Armin. Sul suo viso non c'era traccia di una ruga o di un'imperfezione. I capelli castano chiaro invece le ricadevano morbidi sulle spalle. Avevo sempre desiderato diventare come lei. Una donna bella, gentile, altruista ed onesta.

𝐉𝐮𝐬𝐭 𝐒𝐞𝐱... 𝐎𝐫 𝐌𝐨𝐫𝐞? «Levi x Reader»حيث تعيش القصص. اكتشف الآن