❇ 13) Niente che ti assomigli

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«Mi sono presa del tempo, in cui ho avuto modo di seguire ancora i suoi eventi, prima di recensire il suo disco.
"Non abbiamo armi", contiene delle tracce da ascoltare prestando particolare attenzione alle parole di ogni singolo testo.
E per farlo, ho cercato di non fare nient'altro, se non lasciarmi trasportare nel suo mondo.
La sua scrittura, da sempre, tocca le corde più profonde dell'animo umano, ma senza mai diventare eccessivamente introspettivo o cupo.
Il suo linguaggio è semplice, le sue intenzioni sono sempre sincere.
Sempre.
La sua sicurezza è il suo fascino, perché sai chi è, e la musica si affida a lui, come la piuma si concede al vento.
In generale, i pezzi che mi hanno colpito di più sono "Le luci di Roma", "9 primavere" e "Caro Antonello", che parlano tutte della fine della storia sentimentale del cantautore.
In particolare la prima, mi ha letteralmente rapita .
Roma fa da sfondo al racconto di una storia d'amore andata male, di cui non ci si vuole liberare del ricordo.
In pochi minuti, Ermal Meta, un cantautore che a mala pena consideravo, e su cui non avrei mai scommesso nulla, è riuscito a toccare le corde profonde del mio cuore. Dentro di me, c'è ancora quell'amore che mi lega ad una persona, che però ormai è andata via, come Ermal racconta in quelle strofe.
Mi ha coinvolta a tal punto, da farmi detestare la canzone, inizialmente.
Il punto è che solo quando accetti i tuoi sentimenti, puoi imparare a guardare oltre, rinunciando a qualcuno di cui credevi non poter fare a meno.
Sono stati pubblicati inoltre, degli scatti promozionali per il tour che lo vedrà in giro per l'Italia per tutta l'estate.

Sono stati pubblicati inoltre, degli scatti promozionali per il tour che lo vedrà in giro per l'Italia per tutta l'estate

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Ermal è totalmente disarmato.
I cerotti posizionati a quell'altezza indicano la sua unica vera arma, ovvero la potenza della sua voce.
E da lì escono le parole e il suo collo è esposto perché non ha paura e anche se non parla, i suoi occhi lo fanno.
È uno scatto bellissimo.
Ermal Meta è uno sconosciuto che sa leggerti dentro.

Rockol.it by Frida Morgan

Allungai una mano verso l'altra metà del letto che avevo diviso con Fabrizio, ma lui non c'era.

Disorientata, guardai che ora fosse, erano appena le otto del mattino, nonostante mi sembrasse mezzogiorno inoltrato, per il casino che avevo in testa.
Era stata davvero una notte movimentata, al di la del sesso con Fabrizio, che non era riuscito a calmarmi, aveva solo gettato ulteriore benzina sul fuoco.
Presi il mio cellulare, che avevo poggiato sul comodino attaccato al letto, inavvertitamente avevo inserito la modalità silenzioso, e questo mi aveva impedito di vedere le decine di messaggi e chiamate di Ermal.

Non aveva gradito il mio ultimo articolo, pubblicato durante il viaggio da Bari verso Roma.

I suoi messaggi erano colmi di rabbia e rammarico, si sentiva tradito perché a suo dire, avevo spifferato la rottura della sua storia, senza il suo consenso.
Inutile dire che avevamo una visione diversa dell'accaduto, e la mia premura fu rintracciarlo il prima possibile, per chiarire il mio punto di vista.
Come avevo preventivato, non rispose a nessuna delle mie chiamate, né dei miei messaggi.

Non abbiamo armi {MetaMoro}Where stories live. Discover now