Centotredici

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Almeno un centinaio, se non di più, di candele erano sparse per tutta la terrazza.

Una tavola al centro di essa, apparecchiata per due.

Yoongi mi si avvicinò, in tutta la sua bellezza, e mi prese la mano.

Mi abbassai alla sua altezza e unii le nostre labbra;  entrambi sorridemmo nel bacio.

"Vieni amore" mi condusse fino alla tavola, dove mi scostò la sedia e mi fece sedere.

"Ma che gentiluomo" scherzai e lui mi fece l'occhiolino, posizionandosi esattamente davanti a me.

Versò il vino ad entrambi e poi prese il calice, guardando il tramonto che colorava il cielo di mille sfumature. "A noi e al nostro futuro"

Le infermiere di prima entrarono con dei piatti in mano, posandoli davani a noi e inchinandosi.

"Dio" arrossii, notando che a terra vi erano anche dei petali rossi.

"Perchè arrossisci?" disse Yoongi, curioso.

"Perchè nessuno mai mi aveva trattato così. Nessuno ha mai fatto...questo per me"

Si sporse in avanti, facendo unire le nostre fronti.

"Ti meriti anche di meglio, principessa"

Iniziammo a mangiare tranquilli, parlando di cose futili.

"Amore" iniziai, prendendo un pezzetto di gambero con la forchetta e portandolo alla sua bocca. "Si?" masticò il boccone e io gli sorrisi.

"Perchè non mi racconti qualcosa di te? Non so niente praticamente"

Mi guardò per alcuni istanti, poi "Cosa vuoi sapere?"

Boccheggiai per qualche secondo.

"Non ho mai visto tuo padre. Quando eri in ospedale, vi erano tutti eccetto lui"

I suoi occhi si spalancarono e temetti il peggio.

"Vuoi davvero sapere di mio padre? La storia è lunga"

Annuii, prendendo le sue mani e sorridendogli dolce.

"Mio padre si chiama Shin e sposò mia madre quando loro erano ancora molto giovani. Dopo non molti anni nacque SeokJin e sembravano la famiglia perfetta" abbassò lo sguardo, sospirando, poi continuò.

"Mia madre però aveva notato che qualcosa in suo marito non andava ed era così infatti. La tradiva con un'altra donna, forse più giovane e bella. Mia mamma lo cacciò di casa e lui si rifece una vita con questa sconosciuta, lasciando mia madre da sola ad accudire mio fratello. Tornò due anni dopo, una notte. Le chiavi le aveva ancora e in casa vi erano solo mio fratello e lei, nonostante ci passasse molte notti anche mia nonna. La violentò senza ritegno, un vero e proprio schifo. Sai la cosa peggiore? Da quel rapporto nacqui io." Una lacrima scivolò sul suo viso, bagnando la sua guancia.

Mi alzai, forse troppo velocemene perchè sentii la testa girare, e mi sedetti in braccio a lui, stringendolo in un forte abbraccio. Presi ad accarezzargli i capelli e lui proseguì con il suo racconto.

"Mia madre non volle abortire e mi tenne con se. Mio padre invece le giurò di essere cambiato e che quello che le aveva fatto quella notte era stato uno sbaglio enorme. Le disse che la amava e che non c'era nessuna donna nel suo cuore forchè lei. Sembrava davvero cambiato, almeno, questo è quello che mi disse mia madre diversi anni dopo, ma non fù così. Quando io e Jin avevamo si e no sette anni, iniziò a picchiare mamma e poi passò a noi. E così una continua routine tutte le sere. Mio padre aveva ricattato mia madre di farla lincenziare dal lavoro se solo ne avesse fatto parola con qualcuno. Continuammo così per anni, poi un giorno rimasi da solo a casa. Jin era da un amico e mia madre a fare la spesa. Quando mio padre aprì la porta, sentii subito l'odore forte dell'alcool. Iniziò ad urlarmi contro senza pietà, tirandomi addosso tutto ciò che gli capitava alle mani. Compresa la sua cintura. Mi disse che ero nato da uno sbaglio, che ero un essere schifoso, che non ne valeva la pena sprecare soldi per me  e per darmi da mangiare. Di quella notte mi ricordo solo le urla di mia madre mentre entrava in casa e vedeva suo figlio ridotto così, del vaso che gli tirò in testa e della chiamata alla polizia. Non ricordo altro, avevo solo sei anni, ero solo un bambino" finì di parlare e iniziai a piangere pure io.

"Non hai ricevuto molto amore quando eri bambino, quindi.." mi iginocchiai di fronte a lui stringendo forte le sue mani, incatenando i nostri occhi pieni di lacrime "Ti giuro Min Yoongi, ci metterò tutto me stesso per renderti felice. Io ti renderò felice, perchè te lo meriti, più di qualsiasi altra perona al mondo"

Pervert Boy|| Yoonmin Where stories live. Discover now