Centodiciannove

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Aprii gli occhi, imprecando per la troppa luce.

Tastai con la mano il letto, trovandolo però vuoto.

Mi alzai a sedere e avvicinai la sedia a rotelle al letto. Con non poca fatica mi ci sedetti sopra e mi avviai verso il soggiorno.

"Jimin" lo chiamai.

Nulla.

La testa mi faceva male e della sera prima non ricordavo nulla.

"Jimin" lo richiamai, vedendo che stava seduto sul divano senza dire nulla, fissando il vuoto.

"Ei piccolo" mi sedetti accanto a lui.

In pochissimi attimi la sua mano venne a contatto con la mia guancia.

"Ti è piaciuto baciarlo?"

Lo guardai scioccato "Ma chi?" chiesi, cercando di capirci qualcosa.

"Chan! Cazzo! CI STIAMO PER SPOSARE E IO TI AMO CAZZO! SEI UN INFAME!"

Si alzò velocemente dal divano, entrando in camera e sbattendo la porta.

I miei occhi si fecero lucidi e sentii il petto farmi male.

Presi il telefono e chiamai l'unica persona di cui potevo davvero fidarmi: Seokjin.

Pervert Boy|| Yoonmin Where stories live. Discover now