SEQUEL-Ventiquattro

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"Senti coso o ti svegli o ti svegli porca puttana, sono più di venti minuti che non apri gli occhi quindi fallo prima che ti uccida io con le MIE CAZZO DI MANI JEON JUNGKOOK"

Taehyung tolse nuovamente la pezza dalla fronte di suo marito, immergendola in acqua gelata e riposandola poi su di lui.
Namjoon entró e si sedette sul letto "Ho sentito urlare, cosa è successo?"

Il piccolo scosse la testa "Lo stavo minacciando di riaprire gli occhi"

Namjoon rise porgendogli poi il termometro che Tae mise subito sotto il braccio del ragazzo steso sul letto.

Quando rimasero soli, Taehyung si appoggiò alla sua spalla: sapeva benissimo che era svenuto a causa della febbre alta, ma era comunque molto preoccupato.

Jungkook aveva il cancro e Taehyung non aveva la minima idea di come poterlo aiutare; ogni giorno lo guardava e più lo faceva, più sapeva di non volerlo perdere.

"Non morire mai" disse ad un certo punto mentre una lacrima scivolava sul suo viso e il labbro inferiore, tremolante, stretto fra i denti.

"Io non voglio perderti Jungkook" disse ancora intrecciando le loro mani. "Ho donato tutto a te, anima e corpo. Non puoi morire, tu sei la mia persona. Sei il mio migliore amico. Sei il mio amante. Sei tutto per me e non te ne puoi andare, perciò combatti. Combatti accanto a me. Combatteremo insieme ma perfavore, tieni duro e non morire. Non morire amore mio."

Ad interrompere le sue lacrime il suono del termometro, il piccolo lo tirò via sbuffando nel leggere 38.9

"Ci penso io a te"

Pervert Boy|| Yoonmin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora