Centoventinove

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"Oh ma vaffanculo" urlai contro alla televisione, mentre questa trasmetteva una stupida serie tv sui matrimoni.

Asciugai le lacrime cadute e cambiai canale.

Erano passati quindici giorni da quando Jimin se ne era andato e quindici giorni da quando io avevo smesso di vivere.

Non avevo mangiato niente, le lacrime non smettevano di scendere e la testa di pulsare.

Ero vuoto. Totalmente.

Mi sorpresi quando, ad un certo punto, il campanello suonò.

Sbuffai, pronto ad ignorarlo, ma poi mi ricordai che magari...poteva esere Jimin.

Spensi la tv velocemente e, imprecando un poco, salii sulla sedia a rotelle.

Mi spinsi con questa fino all'ingresso dove feci un respiro profondo: non ero di certo nelle migliori Condizioni.

Maglia e pantaloni stropicciati, capelli che andavano per i fatti loro, occhi rossi, viso rigato dalle lacrime e il mio corpo ancora sporco di sangue.

Aprii quella porta e davanti mi ritrovai Taehyung.

Aprii la bocca e la richiusi un paio di volte scioccato. Aveva lo sguardo basso e ancora non mi aveva visto.

"Che Cazzo hai deciso di combinare eh Yoongi? Jimin ti semb....Yoon"

Iniziò con voce dura, ma andò sempre a calare quando lui mi guardò.

"Yoongi che hai fatto?" scossi la testa, girandomi dalla parte opposta.

Non volevo farmi vedere mentre piangevo.

"Yoongi, tranquillo. Ci sono io" mi girò il viso e mi prese fra le sue braccia.

Lo strinsi, iniziando a piangere più forte.

Nella stanza adesso si sentivano solo i miei singhiozzi e suoi continui "tranquillo, Yoongi. Si sistemerà tutto"

Pervert Boy|| Yoonmin Where stories live. Discover now