Capitolo 27

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Ho sentito bene?

Mi sciolgo dall'abbraccio e balzo subito in piedi.
<<Ti prego dimmi che è di Shawn>> dico con voce spezzata mentre deglutisco freneticamente.
<<Si, è suo>> dice e io tiro un sospiro di sollievo.
<<Oh mio dio Kate, voglio dire, come cazzo è successo?>> chiedo andando avanti e indietro per la stanza.
<<I-io non, non lo so. Abb-siamo usato le p-recauzioni, ma no-n lo so.>> dice iniziando a tremare e gesticolare.

Così decido di mettere da parte la paura, la gioia, la tristezza, la confusione, l'incazzatura, insomma decido di mettere tutte le emozioni da parte e stringere mia sorella in un caloroso abbraccio.

<<Tranquilla Kate, ci sono io con te, devi solo scegliere.>> le dico mentre la stringo ancora più forte e le accarezzo la schiena.

Rimane un pó sorpresa dal gesto ma poi mi stringe a se anche lei e scoppia in un pianto liberatorio.

<<Cosa hai deciso di fare? Vuoi tenerlo?>> le chiedo quando vedo che si è calmata.
<<Non voglio uccidere un anima innocente Crys, e poi tu lo sai quanto avrei voluto avere un figlio, certo questo non era il momento adatto, ma comunque lo voglio.>> dice facendo un sorriso forzato.

Sentendo quelle parole il mio cuore si riempie di gioia.
<<Non vedo l'ora di viziare questa piccola creatura.>> le dico sorridendo e entrambe ci lasciano trasportare dalle risate.

Dopo aver passato un pó di tempo con Kate, decido di andare a schiarirmi un pó le idee.
Mi ha detto infine che lei non vuole dire ancora niente a nessuno del bambino. Forse è meglio così per il momento. Non so come potrebbero prenderla, lei ha paura della reazione di Shawn e dei nostri genitori, infatti anche io.

Apro la camera della stanza di Kate e sto per andarmene quando lei mi blocca.
<<Crys..>>
<<Si?>>
<<Grazie di tutto. Ti voglio bene.>>
Le sorrido e esco dalla stanza.

Mi sale di nuovo in mente tutto quello che sta succedendo in questo ultimo periodo e mi si forma un nodo alla gola mentre le lacrime iniziano a scendere, vorrei urlare ma non ci riesco, non riesco nemmeno a respirare. Peró continuo ad andare verso il salotto mentre mi asciugo le lacrime che peró fanno intravedere gli occhi rossi dal pianto.

Arrivo in salotto e li trovo tutti seduti lì, che mi guardano in cerca di qualcosa. Io ho la testa bassa e quindi non notano i miei occhi rossi.

<<Crys, come sta? Cosa è successo?>> mi chiede Ambar avvicinandosi.
Io indietreggio e non rispondo.

Alzo la testa e per un attimo il mio sguardo incontra quello di Shawn che sembra impaurito e preoccupato. Quando lui incontra i miei occhi pieni di pianto sussurra il mio nome.

Gli altri invece mi guardano confusi e preoccupati.
<<Scusate ragazzi, d-devo a-a-ndare.>> dico prendendo il mio skate e uscendo di casa.

Sento le urla dei ragazzi mentre mi chiamano ma non ci faccio caso visto che sono già un pó lontana dalla casa con le cuffie nelle orecchie e la musica a tutto volume.

Ho bisogno di sfogarmi, quindi decido di andare alla pista di skate dove stasera ci sarà una gara e mi iscrivo per partecipare.

Arrivata alla pista trovo già un mucchio di gente e così mi affretto a fare quello che devo fare.

Una volta finito tutto mi metto in posizione al centro della pista e inizio a fare le mie acrobazie e altro, poi si passa agli altri concorrenti fin quando non annunciamo il vincitore. Che in questo caso sono io.

Una volta che la gente torna alle proprie abitazioni mi dirigo verso i ragazzi che dirigono le gare per ritirare il mio premio. Ma qualcuno mi ferma.

Filofobia [Cameron Dallas]   ~{In revisione}~Where stories live. Discover now