Filofobia [Cameron Dallas] ~{In revisione}~

Capitolo 65

CAMERON'S POV
Dopo tutto quello che ha dovuto subire, si è addormentata sul divano della casa di Allison. Ormai la maggior parte dei ragazzi è andata a casa, il padre ci ha chiamati dicendoci che dopodomani mattina ci sarà il suo funerale. Questa notizia l'ha distrutta ancora di più e l'ha fatta crollare in un sonno di stanchezza. Vederla così mi lacera il cuore e in più sapere che una delle nostre amiche se n'è andata mi colpisce dritto al petto.

La guardo, la guardo nella sua immensa bellezza, perché per me, nonostante tutto, rimane sempre la creatura più bella al mondo, quella che è riuscita a stregarmi il cuore con un battito di ciglia.
È stesa sul divano mentre poggia la testa sulle mie gambe e io le accarezzo i capelli, cosa che le piace tanto e la fa rilassare. Potrò sembrare un fottuto egoista anche solo per pensarle queste cose, ma averla tra le mie braccia in questo momento mi rende dannatamente felice. Felice per me e per lei, di certo non per la circostanza, perché potrei scoppiare da un momento all'altro anche io.

Nel salotto siamo rimasti io, lei, Nash, Jack, Lucy, Ambar, Shawn e Kate.

<<Dovreste andare a casa>> la flebile voce di Jack ci arriva appena all'udito. È la prima parola che ha detto stasera, è il più distrutto. Ovviamente.
<<Amico, possiamo rimanere qui con te fin quando vorrai>> lo rassicura Shawn.
<<Andate, per favore>> supplica.

Lentamente tutti si dirigono fuori e io mi affretto a prendere Crystal tra le mie braccia a mo di sposa. Non voglio svegliarla, se servirà la porterò fino e dentro al letto per non svegliarla.

<<Cam, dalla a me>> allunga le mani Nash per prenderla ma un idea mi balena nella mente.
<<Permettimi di portarmela a casa, ti prego>> gli chiedo affondando nelle iridi azzurre tanto simili a quelle della sorella.
<<Mi irrita solamente il fatto di saperla tra le tue braccia in questo momento, ma per questa volta farò un sacrificio, se dovesse lamentarsi, o qualcosa, non esitare a chiamarmi>> quasi mi minaccia puntandomi un dito contro.
<<Sei il migliore amico del mondo>> gli sorrido. Annuisce e subito mi allontano per posizionarla nei sedili posteriori della mia auto e farla stendere.
Faccio il giro ed entro al posto del conducente mentre la guardo dallo specchietto, ha l'aria di una bambina stanca. Vorrei tanto fare qualcosa per lei.
Metto in moto la macchina e attraverso le strade della città per arrivare a casa mia. Ovviamente sia i miei che mia sorella non ci sono e rimanere sempre da solo mi deprime fottutamente, ma stanotte avrò il calore di un corpo da me sempre venerato.

Parcheggio l'auto nel garage e scendo dalla macchina. Apro lo sportello posteriore e la prendo di nuovo tra le mie braccia, borbotta qualcosa di incomprensibile ma poi si lascia andare sul mio petto. Entro in casa e la porto direttamente in camera mia. L'adagio con tutta la dolcezza del mondo sul letto. Mi rialzo e mi sfilo le scarpe, per poi passare alla maglia e ai pantaloni, rimanendo solo in boxer, ma siccome stasera fa freddo, indosso solo la parte di sotto di una tuta che mi ricopre tutte le gambe. La guardo dormire quasi beatamente e le tolgo le scarpe. Decido di toglierle anche i vestiti per farla stare comoda e farle indossare una delle mie maglie, cosa che mi piace da impazzire.

Le sbottono lentamente i jeans e glie li faccio scivolare lungo le gambe. Le alzo la maglietta e lei si muove protestando ma io faccio in fretta e glie la sfilo dal capo. La guardo un istante e noto una piccola scritta quasi sotto al seno. Ha fatto un tatuaggio, ed è stupendo proprio come lei.
C'è scritto "Bee strong" contornato dalle sfumature dei colori del cielo di notte e dalle stelle luminose, è davvero spettacolare. Si piccola mia, non immagini nemmeno quanto sei forte.

Punto lo sguardo sul suo corpo e mi chiedo come cazzo sia possibile che un umana abbia tutta questa fottutissima bellezza. Stacco gli occhi dal suo corpo e prendo una delle mie maglie bianche che di sicuro gli starà enorme.