Capitolo 58

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In questo momento sto contemplando il mio armadietto, si esatto, sto avanti all'armadietto della scuola e non mi ricordo nemmeno che libro devo prendere. Stamattina mia madre e i miei fratelli sono entrati nella mia stanza con un cupcake con sopra 18 candeline. Io mi chiedo come cazzo sia possibile infilzare diciotto candeline dentro ad un coso minuscolo. Quel muffin sembrava che volesse prendere fuoco. Dopodiché siamo andati nella stanza di mio fratello Hayes a fare la stessa cosa. Ovviamente siamo gemelli, è normale che oggi compiamo tutti e due 18 anni. Ieri pomeriggio sono andata a fare shopping o con le ragazze e mi sono divertita molto. Hayes, a differenza mia, adora le feste e fare le cose in grande, ma quest'anno nemmeno lui ha organizzato nulla.
I ragazzi ci hanno mandato tutti un messaggio sul gruppo con gli auguri. Cameron mi è venuto a prendere a casa e ha saputo farmi per bene gli auguri. L'unico che non vuole contribuire a quanto pare è il mio armadietto. Non cerca proprio di darmi nemmeno un indizio su quale cavolo di libro devo prendere. 

<<Cuginetaaaaaa>> urla Taylor alle mie orecchie.
<<Quante altre cazzo di volte devo dirti che non devi urlarmi nelle orecchie la mattina?>> dico e lui mi scimmiotta.
<<Sei antipatica anche il girono del tuo compleanno>>
<<Si grazie, lo so>> dico lasciandogli un bacio sulla guancia e dirigendomi verso la classe. Finalmente mi è venuto il colpo di genio, ho filosofia, quindi sto apposto.

Entro in classe e noto il professore...dormire sulla cattedra? Uh Gesù.
Vado verso un gruppetto di ragazzi e chiedo cosa è successo al professore, ma loro non sanno niente. Di bene in meglio. Esco di nuovo dalla classe e inizio a camminare un pó per i corridoi fin quando non m'imbatto in qualcuno. Alzo la testa e Wao. Un ragazzo alto, dai capelli biondo cenere e gli occhi chiari mi scritta attentamente.
<<Sta più attenta quando cammini, Alice>> dice con voce incazzata mentre non la smette di guardarmi.
<<Scusami? Sei tu che mi sei venuto addosso, e poi Alice? Ma cosa?>>
<<Si, Alice nel paese delle meraviglie. Ora spostati>>
<<Senti, ragazzo, se mi parli di nuovo in questo modo giuro che ti prendo talmente tante di quelle volte a calci nel sedere che non potrai più camminare per una settimana intera>>
Lui ride in modo sarcastico e poi va via. Ma è idiota?

Ritorno a camminare per i corridoi, ma una ragazza della mia classe mi richiama dicendomi che il professore si è svegliato e dobbiamo tornare in aula.

-

Siamo nella pausa pranzo e ovviamente siamo seduti sulla nostra solita panchina con attorno il tavolo di legno. Io sto cercando di risolvere un problema di geometria che non ho fatto a casa. Mi sto rigirando la penna tra le mani e me le sto torturando.

Appena alzo la testa, aldilà del giardino della scuola, noto una faccia troppo conosciuta che sta parlando con Cody. Assottiglio lo sguardo per vedere meglio e....oh, mio, dio.
Quello è il ragazzo della pista di skate. Quello che ha voluto fare quella gara con me e poi mi ha fatto sfracellare per terra. Ma chi cazzo è quello.
<<Oh mio dio>> dico balzando in piedi e aggiustandomi lo zaino sulle spalle.
<<Che hai?>> mi chiede Taylor, ma io non ci penso proprio a distogliere lo sguardo da quei due. Sono pronta ad allontanarmi, ma appena il ragazzo se ne va io mi siedo e mi tranquillizzo di nuovo.
<<Ma cos'hai visto?>> mi continuano a chiedere i ragazzi.
<<Niente niente>> rispondo riprendendomi dal mio stato di trance. Cameron riappoggia la mano sulla mia coscia e nello stesso frattempo vedo Cody avvicinarsi. Deglutisco rumorosamente e lo sguardo dei ragazzi ricade di nuovo su di me. A lui si aggiunge anche Matthew e si avvicinano insieme. Quando sono di fronte al nostro tavolo si bloccano e mi guardano.
<<Crystal, possiamo parlarti?>> mi chiede Cody. Cameron stringe la presa sulla mia coscia e si gira lentamente verso di loro.
<<No>> afferma deciso.
<<L'abbiamo chiesto a lei>> risponde Matt fulminandolo con lo sguardo.
<<Io con lui non ci parlo>> affermo guardando con aria di disgusto Cody, lui se ne accorge e fa un ghigno.
<<Oh, per quello che vedo, capisco che qualcuno ti abbia già detto la verità?>> dice guardando me e poi Cameron.
<<Ma sei sicura che quel qualcuno ti abbia detto proprio tutta la verità?>>continua sorridendo maleficamente.
<<Sta lontano da lei, Christian>> ghigna Cameron stringendomi la coscia.
<<Bene, quando vorrai sapere tutto, e quando dico tutto intendo tutto, sai dove trovarci>>detto questo girano i tacchi e si allontanano.

Mi volto lentamente verso di Cameron e lo fisso.
<<Cosa intendevano?>> chiedo.
<<Crys, lo sai che sono idioti, non devi dargli ascolto>> mi dilegua. Annuisco dubbiosa e mi allontano per entrare di nuovo in classe.

-

Le ragazze mi sono venute a prendere perché tra poco andremo in una specie di centro benessere per farci belle per stasera. Ma chi cavolo ha intenzione di festeggiare? Loro hanno detto che non sarà niente di che, una cosa tra noi ragazze, una specie di giretto per la città. Stiamo andando in questo centro più che altro per rilassarci. Speriamo che funzioni.

Oggi Cameron appena mi ha vista mi ha dato una specie di pacchettino e l'ho scartato subito, era un braccialetto di oro rosa con una stella, proprio come l'aveva lui al braccio. L'ho riempito di baci e l'ho ringraziato tantissimo anche se gli ho detto che non doveva.

Siamo arrivate a destinazione e scendiamo dalla macchina. È un edificio abbastanza grande e colorato, è molto carino. Entriamo dentro e all'interno è ancora meglio, ci sono delle decorazioni celesti e blu notte che ti riscaldano la vista.

Subito una ragazza si offre di accompagnarci alla nostra sala. Appena arriviamo indossiamo i costumi e c'immergiamo nella piscina idromassaggio.

Dopo più o meno un oretta siamo pronte per la manicure e pedicure. Una cosa incredibilmente noiosa, ma facciamola.

Sono le sette e mezza e stiamo uscendo dal centro dopo aver fatto anche un paio di massaggi e trattamenti per il viso. Le ragazze hanno deciso di prendere un tè al bar sulla spiaggia.

Appena entriamo nel bar notiamo la presenza dei ragazzi insieme ad Hayes che stanno prendendo anche loro qualcosa da bere. Il mio sguardo si posa su Cameron e lo trovo assorto nei suoi pensieri. Lascio perdere e noi ci andiamo a sedere ad un tavolo. Ordiniamo e chiacchieriamo fin quando non arriva l'orario di andare a casa. I ragazzi ci passano a salutare e poi si allontanano anche loro.

<<Crystal, cosa ne dici se ci vediamo verso le 21 e 30?>> chiede Hanna mentre ci fermiamo fuori casa mia.
<<Okay per me va bene, però ragazze vi ripeto, niente di eccessivo, una cosa stupida tra di noi capito?>> dico.
Annuiscono tutte.

Entro dentro casa e vado direttamente nella mia stanza per iniziare a prepararmi.

Alle nove e mezza in punto sono pronta. Ho indossato di nuovo un vestitino bianco semplice che mette in risalto la mia pelle olivastra. Ho i tacchi neri e i capelli li ho lasciati lisci con qualche boccolo alla fine. Sugli occhi ho solo un po' di mascara e una linea sottilissima di eye-liner. Ho un rossetto color carne matto. Non ho voluto esagerare su niente quindi mi sento abbastanza comoda e carina. Ansi, mi sento addirittura bella.

Il campanello suona e mi affretto a scendere le scale. Nella strada incontro Hayes vestito tutto a puntino.
<<Dove stai andando?>> chiediamo contemporaneamente.
<<I ragazzi hanno deciso di andare a fare un giro, tu?>>
<<Stessa cosa le ragazze>>
<<Tanti auguri di nuovo sorellina, sei bellissima>> dice abbracciandomi.
<<Tanti auguri anche a te, sei stupendo anche tu>> dico ricambiando l'abbraccio.

Usciamo tutti e due fuori e troviamo diverse macchine, lui va con i ragazzi e io con le ragazze.

Ci avviciniamo ad un locale, ma contemporaneamente trovo Hayes fuori che parla al telefono. Mi avvicino a lui mentre le ragazze cominciano ad entrare.
<<Che stai facendo?>> gli chiedo
<<Niente, stavo parlando con la mamma, mi ha detto che stasera rimane dalla nonna, come mai sei qui?>>
<<Sto con le ragazze, anche tu con i ragazzi?>>
<<Si, vogliamo entrare?>>
Annuisco ed entriamo.

Appena varchiamo la soglia un coro di applausi e tanti auguri di alza e guardiamo quello che abbiamo di fronte. Quasi tutta la scuola è qui e anche tutto il nostro gruppo. Scoppiamo a ridere e ci lasciamo trascinare tra la folla per farci dare gli auguri.

Una festa a sorpresa, bene.
Ucciderò le ragazze.

Filofobia [Cameron Dallas]   ~{In revisione}~Where stories live. Discover now