Capitolo 59

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Ho un mal di testa assurdo. Non riesco nemmeno ad aprire gli occhi. Mi sento del tutto indolenzita e sto malissimo. Di ieri sera ricordo fine a quando dopo gli auguri da parte di tutti siamo andati al tavolo degli alcolici, poi, niente più.

Sto morendo schiacciata, ho una specie di masso addosso. Prendo coraggio e apro lentamente gli occhi. Mi guardò intorno e...
Oh mio dio
Oh mio dio
Oh mio dio.

Sono in intimo, con un ragazzo al mio fianco che mi abbraccia e le nostre gambe sono intrecciate. Sbircio sotto e fortunatamente lui ha i boxer. Mio dio ma chi cazzo è? Lo guardo meglio in faccia è noto che è un ragazzo dell'ultimo anno. Un giocatore della squadra. Se non sbaglio si chiama Harry. Ma adesso che cazzo me ne fotte? Mi trovo in un letto con questo ragazzo e non so nemmeno cosa diavolo abbiamo fatto. Oddio sono terrorizzata. A parte che mi trovo in un altra casa.

Mi sposto il ragazzo di dosso e mi rivesto velocemente prendendo i tacchi in mano. Esco dalla stanza, scendo le scale e apro la porta. Questo è il viale in cui c'era anche il locale, quindi più o meno ricordo la via. Mio dio, come cazzo sono finita qua? E Cameron? Gli altri? Adesso cosa racconto.

Fermo subito un taxi e detto la via di casa mia. Appena arrivo non trovo nessuno a casa.
Entro dentro e sembrano tutti dei mostri. Ci sono Hayes, Nash, Kate stesi sul divano come dei cadaveri che si lamentano per il mal di testa e intorno a loro ci sono Jack e Jenny che giocano. Mia madre esce dalla cucina con tre bicchieri d'acqua e una scatola di medicine.

<<Ma dove cazzo sei stata?>> borbotta Hayes.
Miseriaccia.
<<Ehm.... a casa di una mia amica, ho dormito lì>>
<<Chi amica?>> chiede Kate.
<<Non la conosci, stai zitta!>> dico liquidandola con un gesto della mano.

Corro velocemente in bagno e mi guardo allo specchio.
Okay, mossa sbagliata.

Mi svesto velocemente ed entro in doccia.
Quando sto per finire sento una voce conosciuta.
Cameron.
Merda.
Merda.
Merda.

Esco dal box doccia e avvolgo un asciugamano intorno al mio corpo.
Vado subito verso la mia camera e mi vesto.
Corro in cucina, ingoio una pillola per il mal di testa e bevo un bicchiere d'acqua.

All'improvviso due braccia mi avvolgono la vita da dietro.
<<Hey piccola>> sussurra Cameron lasciandomi un bacio sulla testa.
Ma perchè mi sento così tremendamente in colpa anche se non so cosa cazzo ho combinato con quel ragazzo?
<<Hey>> rispondo mentre balbetto un pó e mi giro verso di lui.
<<Che fine hai fatto ieri sera?>>
<<Sono a-andata a dor-mire a casa di....Amanda>>
<<Amanda?>> aggrotta le sopracciglia confuso.
<<Si, Amanda>>
<<E chi è Amanda?>>
<<Amanda>> rispondo con ovvietà.
Cameron alza gli occhi al cielo e mi guarda di sottecchi.
<<Stai dicendo la verità?>> parla nuovamente. Cerco di rispondergli ma in cucina entra Jack g. come un pazzo.
<<Un applauso alla mia migliore amica che è diventata maggiorenneeeeee>> continua ad urlare. Si avvicina a me e mi afferra per la vita per poi farmi fare un giro su me stessa.

Scoppio a ridere e gli lascio un bacio sulla guancia.
<<Okay Gilinsky, giù le mani dalla mia ragazza adesso>> afferma Cameron.
<<La tua che cosa?>> sbuca mia madre dal salotto.
Ops, mi ero dimenticata di lei.
<<Hey mamma, ma come sei Bella oggi?>> dico sorridendole.
<<Brutta gallina, non fare la ruffiana>> mi dilegua mia madre con un gesto della mano rivolgendo di nuovo l'attenzione a Cameron.
Incrocio le braccia al petto e metto il broncio proprio come una bambina. Mi ha chiamata gallina.
<<Allora? State insieme? E da quando?>>insiste mia madre, per capirci, quella che mi ha chiamata gallina.
<<Si Lory, stiamo insieme, da più o meno un mese>> le risponde Cameron.
Jack intanto sta cercando qualcosa nel frigorifero.
<<E quando avevi intenzione di dirmelo?>> sbuffa lei scioccata.
<<Io con te non ci parlo>> mi giro offesa
<<E perchè?>> chiede lei.
<<Mi hai chiamata gallina>>
Mi si avvicina e mi avvolge in un abbraccio accarezzandomi la testa
<<Scusami tesoro, preferisci capretta?>> sghignazza.
La guardo male e lei scoppia a ridere.
<<Possibilmente, non tenermi più nascosto niente, grazie!>> esclama schiaffeggiando la mano di Jack che si stava insinuando in una specie di dolce.
<<Ahia!>> piagnucola lui.
<<Se non taci e stai fermo ti taglio il pisellino>> lo minaccia mia madre.
<<Mamma!>> la rimprovero.
<<Oh, ora capisco da chi hai perso l'aggressività>> sussurra Jack guardandomi.
Mia madre continua a fare quello che stava facendo con un ghigno e così noi ci allontaniamo.

Filofobia [Cameron Dallas]   ~{In revisione}~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora