Capitolo 34 (La gita)

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<<Nash, giuro che se non spegni quella dannata cosa ti butto giù dal letto>> dico imprecando a mio fratello da più o meno 5 minuti che la sveglia sta suonando.
<<Sono le 5 e 15 alle 6 dobbiamo stare fuori scuola quindi dobbiamo alzarci.>> dice lui togliendomi le lenzuola di dosso.
<<Non fare mai più una cosa del genere che ti spezzo le gambe.>> dico minacciandolo.
<<Oh, mi scusi signorina ciclata, mi ero dimenticato che la mattina con te non si puó parlare.>>
<<Ecco bravo, quindi taci.>>

Mi alzo svogliatamente dal letto e dopo aver indossato qualcosa di comodo, fatto colazione e ricontrollato la valigia, sono pronta per salutare la mamma e i miei fratellini più piccoli.

Dopo i vari saluti saliamo tutti e quattro nella macchina di Nash e arriviamo a scuola.

<<Hey ragazzi>> ci saluta Malia per farci capire dove sono raggruppati gli altri.
Arriviamo vicino a loro e li salutiamo per poi aspettare i professori che controllano tutto l'indispensabile.

<<Sbaglio o non sei per niente emozionata per questa gita?>> mi sussurra Allison all'orecchio avvicinandosi.
Io faccio spallucce senza rispondere e mi giro nella direzione di Cameron che ha lo sguardo assente.
Vedendolo in quelle condizioni mi ricordo ció che è successo ieri e velocemente mi guardo il polso per vedere se il segno è scomparso, ma sfortunatamente è ancora visibile.

Alzo velocemente il capo e per un microsecondo il mio sguardo si incrocia con il suo, ma subito mi giro dall'altro lato.

<<RAGAZZI, SALITE SUL PULMAN!>> ci urla la professoressa di spagnolo.
Saliamo tutti e io mi siedo affianco ad Ambar.
Dietro abbiamo Nash e Cameron, avanti Allison e Lucy e affianco Hanna e Malia. Lidia e Dylan invece si sono seduti vicini. Chissà cosa sarà successo fra di loro. Devo informarmi. Al più presto.

<<Ragazzi fra 30 minuti arriveremo all'aeroporto.>> ci avvisa la prof attraverso il microfono.

<<Hey, ma che hai? Ti vedo strana>>mi chiede mia cugina avvicinandosi.
<<Niente, sto bene, perchè non dovrei?>> risposi con un sorriso fintissimo.
<<Non lo so, ma ti vedo abbastanza assente.>>
<<Non preoccuparti, è tutto okay, davvero>> dico con un altro sorriso e lei ricambia.

Dopo poco tempo mi sistemo bene sul sediolino e mi appoggio al finestrino.
<<Dopo dobbiamo parlare.>> mi dice una voce sussurrando dietro al mio orecchio provocandomi milioni di brividi.
<<Non ho niente da dirti>> continuo a sussurrare.
<<Infatti tu non devi parlare, devi solo ascoltarmi.>>
<<Non voglio ascoltarti allora.>>
<<Non fa niente, ti costringerò lo stesso.>>
<<Cameron hai rotto il cazzo.>>
<<Lo so>> dice e posso sentire la sua voce divertita, dopodiché mi lascia un bacio sotto l'orecchio e io m'irrigidisco.
Ma che cazz?

Mi ricompongo di nuovo sul sediolino e infilo le cuffie.
Dopo mezz'ora ci ritroviamo tutti all'aeroporto.
Io mi avvicino subito a Lidia.
<<Lid, allora?>> le sussurro.
<<Allora cosa?>> chiede sussurrando anche lei.
<<Dylan.>>
<<Oh.>>
<<Già>>
<<Bene.>>
<<Giusto>>
<<Okay>>
<<Vorremmo continuare così all'infinito Lidia? E che cazzo.>>
<<Abbiamo deciso di frequentarci>>
<<Finalmente>>
<<Giá>>
<<Oh ti prego, non incominciare di nuovo, me ne vado.>> dico con aria da finta terrorizzata e mi allontano con le sue risate di sottofondo.

<<IL VOLO PER LA SPAGNA PARTIRÀ TRA 13 MINUTI.>> annuncia una voce metallica.

Ci dirigiamo tutti ai nostri posti e quando vedo vicino a chi sono capitata mi blocco di scatto e torno indietro dal professore.
<<Sta scherzando vero?>> chiedo alzando il volume della voce per farmi sentire anche dalle persone interessate.
<<Cosa c'è che non va Grier?>>
<<E me lo chiede? Ha visto vicino a chi sono seduta?>>
<<No, dove sei?>>
<<Venga, le faccio vedere>> dico trascinandolo con me.
<<Ecco.>> mi fermo avanti al mio posto.
<<Oh....mi dispiace dirglielo Grier, ma per lei sarà un viaggio moooooolto duro.>> mi dice il professore dandomi una specie di pacca sulla spalla e allontanandosi.
<<Guardi che sono riuscita ad intuirlo anche da sola.>> dico allargando le braccia.
<<Così potremmo offenderci sai?>> mi dice una delle voci.
<<Cameron sta zitto.>> dico prendendo posto al centro fra Cameron e...
<<Amorino, perchè questa qui è seduta qua?>> dice LIZZY sporgendosi per guardare Cameron.
<<Lizzy non lo so e non m'interessa, sta zitta, quante altre volte dovró ripeterti che non stiamo più insieme?>>le dice e io mi giro di sbotto verso di lui soffocando una risata. La gallina se ne accorge e mi uccide con lo sguardo per poi girarsi dall'altra parte.
<<Hey Lizzy, se vuoi stare vicina a lui io mi metto al tuo posto eh, non preoccuparti>>dico continuando a ridere.
<<Non fa niente tesoro, oggi Cameron mi sta su.>> dice lei con finto sorriso e entusiasmo nella voce.
<<Giuro che se avesse detto di sì, ti avrei ammazzato.>> mi sussurra Cameron a denti stretti provocandomi milioni di brividi.
Io non gli rispondo e mi appisolo sul mio sediolino.
Sono ancora fottutamente incazzata con lui per ieri sera e non ho intenzione di dargliela vinta.

Filofobia [Cameron Dallas]   ~{In revisione}~Where stories live. Discover now