Capitolo 53

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È lunedì mattina e credo di essere uno zombie vivente. Ho detto tutto.
Mi alzo dal letto e mi dirigo direttamente sotto la doccia senza guardarmi allo specchio e affermare ciò che ho detto prima.
Oggi a scuola ci saranno dei professori dei college che ci aiuteranno a decidere e a fare domanda. Io sinceramente so già cosa voglio fare ma per il college sono un pó indecisa. Io ho sempre sognato di studiare psicologia e quindi credo che intraprenderò proprio questo cammino. Mi piacerebbe un sacco capire le situazioni della mente umana e magari prevenire anche qualche loro mossa. Mi piacerebbe un sacco sapere i problemi che affliggono un povero ragazzo. Perché si, sceglierò psicologia infantile, non una psicologia normale.

Esco dalla doccia e corro subito in camera mia con un telo attaccato addosso. Opto per un paio di jeans neri e una maglia della Nike bianca. Le converse bianche al piede e sono pronta. Vado di nuovo in bagno per lavarmi i denti e truccarmi. Liscio un poco i capelli e adesso sì che sono pronta.
Scendo di fretta le scale e dopo aver fatto colazione saluto tutti per poi uscire di casa. La mattina mi piace camminare a piedi senza sentire le lamentele di nessuno quindi vado a piedi. Ma il mio desiderio non viene esaudito quando noto Cameron con la sua macchina che mi fa segno di salire. Dopo varie esitazioni salgo in macchina e lui mi saluta con un bacio a stampo inaspettato. Credo che questa giornata è iniziata bene.
<<Buongiorno>>dice sorridendo.
<<Giorno>> gli rispondo altrettanto.
<<So che la mattina ti piace camminare per arrivare a scuola, ma dovrai abituarti perché molto spesso verrò a prenderti io>>
<<Okay va bene, ma non esagerare>>
<<Oh, io esagero e come>> mi dice baciandomi.
<<Crys, io volevo dirti una cosa>>
<<Dimmi>>
<<Beh, io ricordo cosa mi hai detto quella notte>>dice nervoso mentre riporta lo sguardo sulla strada.
<<Cosa?>>
<<Prima di addormentarti, beh sai....>> lo interrompo subito perché lo sto mettendo in difficoltà.
<<Oh, si, allora non l'ho sognato>> dico ridendo per spezzare un po' di tensione.
<<No, affatto>>
<<Beh, sappi che è vero>> gli dico sorridendo e lui ricambia lasciandomi nuovamente un bacio a stampo.
<<Alloooooora, lo so che non è la cosa più romantica, ma so anche che non ti piacciono troppo le cose romantiche, quindi te lo chiedo alla vecchia maniera proprio come un bambino. Vuoi essere la mia ragazza?>>
<<Si!>> dico baciandolo io questa volta.
Scoppiamo a ridere entrambi.
<<Piccola, se continuiamo così non ti porto più a scuola>> dice ridendo tra un bacio e l'altro.
<<Stupido>>

Arriviamo a scuola tra risate e tant'altro, ma appena usciamo dalla macchina mi sento del tutto a disagio. Gli occhi di tutti sono posizionati su di noi e tra diverse facce riesco a riconoscere quella rossa di rabbia di Lizzy.
Ci avviciniamo insieme al nostro gruppo e sono tutti un pó sconcertati. Ah certo, io e Cameron non ci siamo mai sopportati d'altronde. Oh dio, me ne ero dimenticata. E adesso che facciamo? Cameron capisce i miei disagi e mi fa l'occhiolino per poi intrecciare la mia mano alla sua.
Ben fatto Cameron, davvero, ben fatto.
<<Giorno>> diciamo io e il mio ragazzo in coro.
Mi fa ancora strano chiamarlo così.
<<Qualcuno mi spiega cosa sta succedendo?>> chiede Nash incrociando le braccia al petto.
<<Beh,Nash, sta calmo però. Io e tua sorella...stiamo insieme>>
Oh.
Mio.
Dio.
Ma questo è scemo?
Si, concordo.

Vedo Nash stringere i pugni e gli altri sbarrare gli occhi.
<<Cos'hai detto?>> chiede in un sussurro.
Menomale che Hayes è in ritardo.
<<Ma voi due non vi siete mai sopportati>> urla Lucy.
<<Beh, chi disprezza vuol comprare>> mi sorride Allison.
Nash intanto si lancia brutte occhiatacce con Cameron.
<<Tu sei il mio migliore amico, avresti dovuto dirmelo, e tu sei mia sorella. Ma andate tutti e due a farvi fottere>> dice e poi se ne va seguito da Ashley che ci lancia un occhiata di scuse.
<<Nash, aspetta>> dico rincorrendolo.
<<Per il momento lasciami stare>> dice per poi andarsene per davvero e lasciarmi lì come un idiota.
<<Bimba, lascia stare, gli passerà>> mi sussurra Cameron mentre mi lascia un bacio sul collo. Annuisco e ci dirigiamo verso l'entrata della scuola.
<<Bene bene bene>> dice una voce dietro di noi del tutto fastidiosa. So a chi appartiene quella voce. Ad una gallina.
Ci voltiamo lentamente e Lizzy con i suoi vestiti striminziti anche d'inverno non manca.
<<Così adesso state insieme>> ci sorride maleficamente.
Io non rispondo, sono già troppo annoiata. Faccio finta di sbadigliare e guardarmi le unghie.
<<Come osi tu prendermi in giro?>> mi chiede indicandomi con aria minacciosa.
<<Oh, tesoro, sai, non me ne fotte un cazzo delle cazzate che spari, quindi adesso muoviti così posso andarmene. >>
<<Beh, volevo solo dirvi che non durerete per niente, e in quanto a te, te la farò pagare per avermelo portato via>>
<<Finito? Okay ciao>> prendo Cameron per mano che stava per ribattere a quello che ha detto la gallina e lo porto dentro.
<<Io davvero ti stimo>> mi dice ridendo.
<<Lo so, chi non mi stimerebbe?>>mi sposto i capelli con fare altezzoso.
<<Okay, adesso andiamo in classe>> mi dice ridendo per poi darmi un bacio a stampo. Appena mi stacco dalle sue labbra noto in un angolo Matthew che ci osserva e abbassa subito la testa. Mi sento un pó in colpa per lui.
Scusami, perché ti senti in colpa?
Beh, non lo so, però mi dispiace.
Dovrei ricordarti che è stato lui quello a prenderti per il culo?
Madonna basta. Aveva ottime ragioni per farlo.
Sì certo, e io sono la regina Elisabetta.
Ma vai a cacare.

Filofobia [Cameron Dallas]   ~{In revisione}~Where stories live. Discover now