Capitolo 63

4.7K 165 18
                                    

Sono passati quasi due mesi. Due mesi da quando la madre di Allison ha deciso di abbandonarci e lei è più distrutta di qualsiasi cosa al mondo. Sorride, ma si vede che è assente, a volte la trovo piangere in qualche angolino da qualche parte mentre trema come una foglia. Mi manca tanto la mia vecchia amica, quella che con un solo gesto era capace di infonderti felicità a tutta forza. Sono passati due mesi da quando cerco di evitare Cameron e lui non smette di scusarsi per essere stato un idiota. Il 28 dicembre c'è stato il compleanno di mia sorella, inutile dire che il divertimento non è mancato per niente, ma tra tre mesi, le superiori finiranno e quei bei momenti saranno solo un ricordo.

Tre giorni fa ho fatto i due tatuaggi, "fuck what people think" e "Bee strong".
Quell'altro ancora non l'ho fatto. Voglio aspettare un pó.

Mia madre appena l'ha scoperto voleva uccidermi, ma poi non ci ha fatto più caso.

Adesso sono seduta sul divano mentre guardo la televisione, infatti, la sto solo guardando. Non mi sto per niente applicando, sono nei miei pensieri, come d'altronde capita molto spesso negli ultimi due mesi.

Non posso farci niente, mi manca come l'aria, mi mancano le sue morbidissime labbra, la sue mani che mi accarezzano, le sue dolci parole, la voce rauca al mattino, il suo sbucare nella mia camera dalla finestra come se niente fosse, il suo sguardo penetrante, mi manca persino il suo essere bipolare, mi manca tutto di lui. Mi manca Cameron.

Probabilmente sono un idiota che sta esagerando, perché diciamoci la verità, tutti abbiamo pensato almeno una volta che quella doveva essere una cosa che non doveva riguardarci, ma stare con una persona che ha fatto quello, ti mette ansia e io non voglio vivere con la paura costante di essere toccata da Cameron. I miei incubi sono persistenti, ma questa volta la protagonista sono io. È una cosa straziante, tutte le notti mi sveglio con un urlo sudata con le lacrime secche sulle guance e le mani che mi tremano. Forse ha ragione lui, era ubriaco quando l'ha fatto, ma l'ha comunque fatto, questa non è una giustificazione palese. Non posso ancora crederci che quella povera ragazza ora è ancora in coma per colpa sua. È questo quello che mi fa schifo, a volte appena ci penso invece di salirmi le lacrime, mi sale l'istinto omicida. Vorrei prenderlo talmente tanto a lungo a pugni in faccia da fargli occupare il posto di Niky, se non sbaglio così si chiama.

Non posso negare però che nonostante tutto, lui stia male. Si vede, si vede tanto. Ogni giorno arriva a scuola con la testa bassa e delle occhiaie enormi. Le noto queste cose, anche piccole ma le noto. In classe è la stessa cosa, ha lo sguardo perso ogni volta, i professori in quest ultimo periodo l'hanno richiamato spessissimo. Da Nash e Hayes non viene più, se devono incontrarsi s'incontrano a casa sua oppure da qualcun altro dei ragazzi.

Ormai è letteralmente diventato ovvio che vorrei tanto perdonarlo, ma c'è una piccola parte di me che mi blocca ogni volta che lo vedo.

Ho paura, lo ammetto, ho una paura tremenda, forse è per questo che non riesco nemmeno ad avvicinarmi. Questa cosa non mi va per niente a genio. Non dovrei avere paura della persona che amo.

Si, perché nonostante tutto, io lo amo.

CAMERON'S POV
Oggi. Quasi due mesi. Due mesi che sembra di non vedere più la luce. Sono patetico, talmente che sono patetico adesso sono disteso sul mio letto a guardare il soffitto, cosa che faccio sempre in questi ultimi due mesi, a ridere. Non è una risata normale, per niente. È una di quelle risate nervose che ti viene da fare nelle lacrime, non che adesso io stia piangendo, perché purtroppo, ho finito tutti i miei serbatoi, ho prosciugato il Mississippi.

Non dormo più la notte, sono stato un idiota, potrò sembrare esagerato, ma da quando stavo con Crystal ero molto più sereno, non avevo la paura costante di fare quegli incubi in cui Niky era presente. Le mie mani sul suo corpo, il modo in cui urlava, il sangue sparso sul pavimento, i suoi sforzi per difendersi, io che continuavo a tirarle calci nello stomaco.

Filofobia [Cameron Dallas]   ~{In revisione}~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora