Chapter three

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Era seduta sul divano di quel lussuoso salotto che lasciava la vista ad un meraviglioso pianoforte nero lucido che contrastava perfettamente con il bosco innevato che si vedeva dalla vetrata a vista, certo era da molto che non lo suonava, troppo forse.

Una bambina, grandi boccoloni dorati, occhi blu come il mare, rideva premendo tasti a caso su quello strumento possente alla sua vista -sono brava vero?- chiese ridendo, felice come non mai, alla signora accanto a lei, era anziana, i capelli bianchi tenuti in un'acconciatura ordinata, lei sorrideva alla vista della dolce nipotina -certo tesoro, la più brava-

Ora quella bambina chissà dov'era finita... Al suo posto invece c'era un'adolescente, ora su quel divano,seduta a fissare il vuoto immersa nei suoi ricordi, non si era nemmeno accorta di una nuova presenza, entrato silenziosamente nella stanza, un morettino la osservava sorridente alle spalle, non poco tempo passò prima che anche lei se ne accorse -T-Tomlinson- disse un po' disorientata - c - che ci fai qui?-

Lui la guardò avvicinandosi continuava a sorridere -me lo hai detto tu di venire- una voce tranquilla, le passò accanto stravaccandosi sul divano -ricordi?- continuò con tono divertito, si prendeva gioco dell'insolito stato di Brittany, che subito si ricompose sistemandosi velocemente i capelli sulla spalla destra -mh- si limitò a dire impassibile

-wow ma é stupendo!- disse improvvisamente Louis scattando in piedi e quasi correndo si fiondò sul pianoforte che poco prima a era oggetto di completa attenzione della Ash -NON TOCCARLO!- si affrettò lei a gridare afferrando il braccio del ragazzo che si bloccò e voltandosi lentamente -non azzardarti a sfiorarlo - continuò lei con tono minaccioso –nemmeno per sbaglio.- era gelosa di quello strumento, gelosa della tonalità perfetta, gelosa dei ricordi che faceva riaffiorare, e nessuno avrebbe potuto suonarlo, nemmeno lei stessa, -scusa- disse il ragazzo sorpreso per la reazione della ragazza,lei gli rivolse solo uno sguardo silenzioso prima di uscire dalla stanza.

Erano si e no un paio d'ore che erano chiusi in quella camera da letto a cercare un  adattamento per le canzoni che finalmente avevano trovato. Louis era sdraiato, o per meglio dire stravaccato sul letto gigante che era nella stanza di Brit, mentre lei era irritata sulla sedia davanti alla pianola e il computer –tu dormi qui?- chiese il moro ancora incredulo per l'enorme casa in cui si trovava  e per il morbido materasso ad acqua sul quale stava saltando -si, e ora la smetti di giocare?- gli rispose in tono sgarbato, ma la sola presenza di Tomlinson a casa sua la irritava se poi si metteva a giocare e fare domande stupide era peggio, il ragazzo si sedette sul morbido letto ad acqua e iniziò a cantare Wanderwall in una tonalità differente dall'originale più lenta e dedicata

Today is gonna be the day 

That they're gonna throw it back to you 

By now you should've somehow 

Realized what you gotta do 

I don't believe that anybody 

Feels the way I do about you now

Immediatamente la bionda attaccò a suonare con la pianola che aveva davanti improvvisando note dietro la tonalità del compagno, e accompagnandolo anche con la voce nel ritornello

Because maybe 

You're gonna be the one who saves me ? 

And after all 

You're my wonderwall 

La parte successive fu Brittany a Condurla mettendoci un tono più aggressivo, e in un attimo la cover era fatta, la stanza si riempì delle loro voci che per una volta concordavano perfettamente, una canzone era stata fatta ora bisognava perfezionarla e agganciarci le altre canzoni, il che non era molto facile.

(https://www.youtube.com/watch?v=OglV9wNdTDA)

Louis si alzò dal letto sorridente quando la canzone terminò un sorriso orgoglioso, con le mani nei jeans stretti e neri si avvicinò alla ragazza –Visto!- gli disse sfilandosi le mani e lasciando intravedere un pezzo di pelle sotto la maglietta bianca per il movimento, -non era complicato- gli accarezzò leggermente i capelli, gesto che a Brittany non piacque molto, indietreggiò infatti prima che la mano del ragazzo potesse toccarla –No.- disse con tono severo al quale Louis indietreggiò deluso, voleva davvero avvicinarsi a Britt, quella ragazza Glaciale con tutti, e sola.. soprattutto sola, Ma non sola senza amici...sola dentro. E Louis lo aveva capito, lo aveva capito da quella volta che l'aveva vista nel cortile della scuola con alcuni ragazzi, rideva e scherzava, ma ad un tratto si bloccò e iniziò a fissare il vuoto con la sigaretta in mano che si consumava i loro sguardi si erano incrociati una frazione di secondo, ma era abbastanza per leggerli, e solo un buon musicista è in grado di leggere gli occhi e interpretarli.


Just Another Sunny Day [Louis Tomlinson]Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin